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Dl rilancio, c'è l'accordo politico: domani il Cdm

12 maggio 2020 | 15.12
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E' quanto assicurano fonti di Palazzo Chigi. Mef: "Tutti i nodi risolti, nessun problema di coperture". Secondo quanto emerge da una bozza 10 mld per proroga Cig, 3 mld per la sanità pubblica e 2,5 per turismo e cultura. Verso stop Irap a giugno. Raggiunta un'intesa anche sui migranti

Immagine di repertorio (Palazzo Chigi)
Immagine di repertorio (Palazzo Chigi)

Sul decreto rilancio l'intesa politica c'è, si lavora sul testo che domani approderà in Cdm. E' quanto assicurano fonti di Palazzo Chigi. "L'accordo politico sulle misure contenute nel decreto è stato raggiunto - viene spiegato - È ancora in corso il pre-consiglio che ultimerà nelle prossime ore l'esame delle varie norme. L'elevato numero di norme e la complessità di misure sta dilatando i tempi del pre-consiglio. Il Consiglio dei ministri è rinviato a domani".

"Tutti i nodi sono stati sciolti", avevano affermato poco prima fonti del Mef in una nota. E in merito ad alcune indiscrezioni circolate nelle ultime ore, si precisava che non c'è alcun problema di coperture riguardo al decreto stesso".

"I nodi sono stati ormai tutti sciolti, si tratta di un decreto essenziali con 55 mld'', ha assicurato dal canto suo anche Roberto Speranza, ospite di 'Di Martedì su La7, senza sbilanciarsi comunque sui continui rinvii del Cdm previsto per approvare la 'manovra economica' anti-Covid-19.

A quanto apprende l'Adnkronos da autorevoli fonti di governo, l'intesa politica sulle misure contenute nel decreto rilancio comprende anche l'accordo sulla regolarizzazione dei cosiddetti lavoratori 'invisibili', al centro di un lungo braccio di ferro all'interno del governo.

"Con il decreto da 55 miliardi di euro finalmente potremo uscire dalla fase emergenziale e potremo dedicarci al rilancio del made in Italy e del turismo", ha affermato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio a 'Fuori dal coro' su Rete 4 sottolineando la necessità "di comprare il made in Italy" ma anche "di creare i presupposti per fare arrivare in Italia dei turisti dall'estero". "Ho sentito tanti operatori - sottolinea Di Maio - che hanno segnalato il pericolo che alcuni paesi possano fare accordi tra di loro per scambiarsi i turisti. Noi il flusso maggiore arriva dai cittadini tedeschi. Ieri ci siamo messi in contatto con la Germania che ci ha assicurato che non faranno accordi bilaterali ma lavoreremo tutti insieme a criteri europei per cui i turisti si possano muovere in tutta Europa con dei criteri in modo tale che l'Italia possa vincere ancora volta la sfida di attrarne il più possibile. Domani ci sarà una riunione importante a Bruxelles sui criteri e non ci saranno accordi bilaterali", aggiunge il ministro.

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