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Di Maio: "Tanto odio verso di Silvia Romano, ma l'Italia è altro"

17 maggio 2020 | 22.26
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"E' una parte minoritaria di persone" che si sta "rivolgendo a lei in quel modo osceno"

Di Maio:

"Io sono convinto che l'Italia non sia quella parte minoritaria di persone che si sta rivolgendo in quel modo osceno contro Silvia Romano. L'Italia è altro". Così il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, in collegamento con 'Che tempo che fa', aggiungendo che la giovane "non si deve scusare con nessuno se ha sorriso quando ha rivisto l'Italia e quando ha rivisto la sua famiglia". La Farnesina, spiega, "si sente parte della sua famiglia". L'esponente M5S poi si rivolge agli haters della ragazza tenuta in ostaggio per 18 mesi dai terroristi: "Quelle persone dovrebbero vergognarsi per come si sono comportate questa settimana contro Silvia Romano. Io mi chiedo: ma quelle persone hanno dei figli?". E chiede, poi, "alla parte sana del Paese chiedo di difenderla". "Non mi risulta un riscatto" per la liberazione di Silvia Romano, ribadisce, "altrimenti avrei dovuto dirlo". "C'è stata l'intervista a un presunto portavoce dell'organizzazione terroristica che aveva rapito Silvia, che diceva che era stato pagato un riscatto... Perché in questo Paese la parola di un presunto terrorista vale più di quella di un governo?", rimarca Di Maio.

REGENI - La verità per Giulio Regeni, aggiunge Di Maio, "è una priorità" per il governo. L'obiettivo, ha spiegato il titolare della Farnesina, è "far emergere la verità" e "portare avanti il processo".

FASE 2 - "Mi fido molto degli italiani. Gli italiani hanno dimostrato, in questi due mesi di lockdown, di avere una grande responsabilità. Poi c'è sempre qualche irresponsabile". "Domani e dal 3 giugno, ristabiliamo i principi di uno Stato liberale e democratico. Questo è molto importante", ha aggiunto il titolare della Farnesina. "Lavoreremo alla promozione turistica per riuscire a salvare ciò che si può salvare dell'estate" ha detto il ministro degli Esteri, il quale ha anche ringraziato il collega Dario Franceschini, titolare del Mibact, per il suo operato.

La scelta di affidare ai governatori la competenza per la gestione "di questa fase 2 non è uno scaricabarile, ma è la fiducia in chi conosce il proprio territorio". "Noi come Governo, adesso, non dobbiamo più lavorare sull'oggi ma sull'orizzonte economico e di sviluppo sociale del Paese dei prossimi anni, che dovrà affrontare una crisi economica", ha aggiunto. "C'è la consapevolezza di stare progettando con i provvedimenti di oggi i prossimi anni del Paese".

UNIONE EUROPEA - "È il momento in cui gli egoismi nazionali non aiutano il futuro dell'Europa", dice a 'Che tempo che fa' il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. "Questi sono i giorni in cui si sta scrivendo il futuro della Ue" e "ci sono ancora alcuni Paesi del Nord arroccati sul loro ramoscello: ma non hanno capito che se cade l'albero cadono anche loro", ha aggiunto.

MOVIMENTO CINQUE STELLE - "In questo momento il lavoro all'interno del Movimento è quello di cercare e poter dare ognuno il proprio contributo", dice a 'Che tempo che fa' il ministro degli Esteri ed ex capo politico del M5S, Luigi Di Maio. "Storicamente il Movimento 5 Stelle ha tante anime che convivono", prosegue il titolare della Farnesina, sottolineando come il Movimento debba conservare la sua "vocazione a governare".

"BOSS IN CELLA, NON C'E' CRISI CHE TENGA" - "Non si può approfittare della crisi sanitaria per mettere fuori i boss che erano in regime di 41bis" ha detto a 'Che tempo che fa' Luigi Di Maio, ministro degli Esteri. A proposito della polemica tra il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede e il pm Nino Di Matteo, l'ex capo politico 5 Stelle osserva: "Per il ministro Bonafede parlano le leggi. Ha approvato una legge anticorruzione che ha ricevuto i complimenti della Ue e leggi che hanno inasprito" le pene per i reati di "voto di scambio politico mafioso. Sono contento anche che abbia approvato un decreto, la settimana scorsa, che sta rimettendo dentro dei boss di mafia".

"A CONTE? NON GLI DIREI MAI 'STAI SERENO'" - "Non direi mai 'stai sereno'" al premier Conte per ovvie ragioni... ", scherza il ministro degli Esteri Luigi Di Maio a 'Che tempo che fa', rispondendo a una domanda sulla tenuta dell'esecutivo. "Siamo tutti impegnati a lavorare in questo governo. Una squadra - prosegue il titolare della Farnesina - nata a settembre che a gennaio si è trovata ad affrontare un fatto inedito. E credo che questo abbia cementato il rapporto tra di noi". Di Maio sottolinea: "Al netto di alcune differenze di vedute, nella maggioranza c'è la consapevolezza di star progettando con i provvedimenti di oggi i prossimi anni del Paese".

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