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Falcone, Lamorgese: "Grande lezione di principi di legalità per i giovani"

23 maggio 2020 | 09.42
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La ministra dell'Interno in occasione del 28 anniversario delle uccisioni di Falcone e Borsellino.

(Fotogramma)
(Fotogramma)

"E' una giornata che è ormai nella mente e nel ricordo di tutti gli italiani e anche dei più giovani che, forse, nel 1992 non erano nati e che hanno tratto una grande lezione di principi di legalità". Lo ha affermato la ministra dell'Interno, Luciana Lamorgese, intervenuta ai microfoni di 'Rtl', in occasione del 28 anniversario delle uccisioni di Falcone e Borsellino. "Ricordare la tenacia di questo magistrato che con la sua scorta e con la giovane moglie Francesca Morvillo, ha perso la vita assassinato brutalmente proprio per quei principi di giustizia e di legalità che dovrebbero essere sempre presenti in uno stato democratico", ha aggiunto Lamorgese.

"La mafia che 28 anni fa ha assassinato il giudice Giovanni Falcone - ha chiosato il ministro - temeva soprattutto la forza, l’esperienza e la tenacia di un magistrato impegnato per anni a sezionare la struttura segreta di Cosa nostra, con le sue ramificazioni e le sue trame nel settore delle imprese e nel mondo degli appalti pubblici. Quel patrimonio di idee e di conoscenze, cementato in una cultura dell’indagine rigorosa perché condotta senza facili scorciatoie, è rimasto intatto nell’eredità che ci ha lasciato il giudice Falcone, la cui memoria è ormai nel sentimento comune dei cittadini e dei tanti giovani che nel 1992 neanche erano nati. Soprattutto a loro dobbiamo dire che lo Stato c’è. Che magistratura e forze di polizia si impegnano tutti i giorni e che fanno registrare importanti successi".

"E dobbiamo dire loro anche che la lotta contro le mafie continua con la stessa intensità, seppure in un contesto storico e sociale mutato e in continua evoluzione", aggiunge Lamorgese. "Come ci hanno insegnato i magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, anche lui temuto e per questo assassinato da Cosa nostra, le mafie sanno di poter contare su una grande capacità di adattamento - sottolinea il ministro dell'Interno - E per questo sfruttano ogni occasione utile, anche ora l’emergenza sanitaria per il Covid19, perché le opportunità di investimenti opachi rappresentano da sempre la chiave d’accesso che apre la porta all’inquinamento dell’economia sana a favore di quella illegale".

Il ministro ha parlato anche dell'attuale Fase 2, chiedendo ai giovani che, con il termine del lockdown hanno iniziato a ritrovarsi nella cosiddetta 'movida' non rispettando le cautele necessarie, di "stare attenti più che mai, perché tornare indietro sarebbe deleterio per tutti". "Nel periodo precedente alle aperture gli italiani sono stati corretti, hanno avuto grande senso di responsabilità e li ringrazio - ha detto Lamorgese - Oggi c'è la difficoltà della movida, i giovani dopo tanto tempo in casa hanno perso i limiti che si erano dati fino ad ora. Mi auguro che il senso di responsabilità riemerga nuovamente dopo questi primi momenti e che si adattino alle nuove condizioni".

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