'"Concordare interventi concreti, no convergenza politica né trattativa"
"Se matureranno le condizioni per un governo diverso da questo, le valuteremo con i nostri alleati. Ma un governissimo, con tutti dentro, non credo sia né possibile né desiderabile". Lo dice Silvio Berlusconi in un'intervista a 'La Stampa'.
"Noi -spiega ad esempio- voteremmo sempre quello che è il bene dell’Italia. Rinunciare ai 37 miliardi del Mes, praticamente a costo zero, sarebbe una follia. Mi pare che una buona parte dei Cinquestelle rifiuti il Mes. Quindi approvarlo non significherebbe certo consolidare questa maggioranza. Vorrebbe dire piuttosto avvicinarne la fine".
"Io per primo ho proposto, dall’inizio della pandemia, un rapporto di collaborazione istituzionale fra maggioranza e opposizione. L’ho ribadito fino a ieri facendo mie le sollecitazioni del capo dello Stato e del governatore di Bankitalia", afferma ancora.
"Con tre precisazioni -spiega-. Primo, collaborazione istituzionale non significa convergenza politica. Secondo, l’ascolto non è una concessione che il presidente del Consiglio ci fa; semmai è nell’interesse del Paese e dello stesso governo avvalersi di chi, come noi, ha esperienza e competenza, non solo politica. Qualità queste che nei partiti della maggioranza scarseggiano". Poi "ascoltare l’opposizione non può essere solo un gesto di cortesia formale. Deve tradursi nel concordare concretamente le scelte da fare".
"Quindi -conclude Berlusconi- se il governo ce lo consentirà davvero, parteciperemo a tutti gli incontri e a tutti i lavori al riguardo". In ogni caso "lo scenario di cui stiamo parlando non è una trattativa".