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Roma, Raggi: "Bis? Ancora non ho sciolto la riserva"

11 giugno 2020 | 13.05
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La sindaca: "Siamo ancora in piena crisi economica e sociale, è il momento di lavorare a testa bassa, le poltrone non sono un argomento che deve essere toccato adesso"

(Fotogramma)
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Ricandidatura? ''E' un tema sul quale non mi sono ancora espressa, non ho sciolto alcuna riserva. Molti cittadini me l'hanno chiesto ma questo è il momento della responsabilità e bisogna continuare a lavorare. Siamo ancora in piena crisi economica e sociale, è il momento di lavorare a testa bassa, le poltrone non sono un argomento che deve essere toccato adesso''. Così la sindaca di Roma Virginia Raggi intervenendo a 'L'Aria che tira' su La7.

Incontro ieri con Grillo per ricandidatura? "Non c'è stato nessun incontro, io e Beppe ci sentiamo spesso ma non è un tema di cui parliamo. Abbiamo un paese in ginocchio'' ribadisce.

Appoggio del Pd in caso di ricandidatura? ''La domanda in questo momento non ha alcun senso di realtà - replica Raggi - A volte il Pd dovrebbe fare pace con sé stesso. Noi immaginiamo che il Pd sia un partito di sinistra ma su Roma per quanto riguarda Atac, che ho trovato sull'orlo del fallimento, il Pd ha votato un referendum per privatizzarla. Mi chiedo: il Pd è di sinistra o cosa''.

La sindaca di Roma parla anche di come la città sta vivendo questa fase. ''A metà aprile - spiega - avevamo erogato già oltre 25mila buoni pasto, quando alcune città italiane, tra le più grandi, stavano ancora cercando di maneggiare le domande che arrivavano. Ad oggi, in base a una tabella Anci pubblicata oggi, Roma capitale ha erogato oltre 70mila buoni pasto, andando a supportare 200mila persone. Roma capitale ha fatto tutto quello che doveva fare e molto di più. Se in base alle regole non si ha diritto al buono spesa, noi abbiamo dato il pacco alimentare''.

''Dagli ultimi dati - aggiunge Raggi - Poste ci dice che ha in giacenza oltre 10mila buoni spesa. Il che vuol dire che alcune persone che si agitavano forse non ne avevano così diritto se non lo hanno ritirato perché è in giacenza alle Poste''.

Quanto alla gestione in Lombardia, "faccio il sindaco di Roma e non mi voglio ergere a giudice del lavoro degli altri - mette in chiaro - perché ciascuno di noi ha cercato di fare il massimo a supporto della propria popolazione. Dico solo che non mi piacciono i processi mediatici, soprattutto nei confronti di chi ha operato in buona fede. Ci sono i giudici e giudicheranno loro''.

''Nello stesso tempo in questi anni passati si è assistito allo smantellamento progressivo della sanità pubblica in favore di quella privata - sottolinea la sindaca di Roma - Tutto questo ha determinato un peggioramento di alcune pre-condizioni di partenza, se poi non ci sono i posti negli ospedali pubblici nel momento in cui c'è una epidemia il danno si paga''.

Parlando degli sgomberi, Raggi dice che ''il centrodestra mistifica, sa bene che gli sgomberi non li fa il sindaco ma la Prefettura. Su CasaPound la battaglia è stata diversa. Ho sempre evidenziato che in quell'immobile, di proprietà del Demanio, da 20 anni c'era una occupazione illegale. Il Demanio ha preso a cuore la questione e si è rivolto alla Procura che ha notificato un provvedimento di sequestro. Adesso la Prefettura si occuperà di inserirlo nel piano sgomberi e il Comune, come sempre, darà massima assistenza a tutte le fragilità presenti. La destra mischia un po' le mele con le pere per fare un po' di confusione''.

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