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Casaleggio: "Il nostro piano per far ripartire l'Italia"

13 giugno 2020 | 09.50
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(Fotogramma)
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Pur non essendo stato invitato agli Stati generali che si aprono oggi a Roma, Davide Casaleggio ha elaborato il documento 'Niente sarà più come prima', che contiene un piano di rilancio per l'Italia in dieci punti. Il presidente della Casaleggio Associati, nonché presidente e fondatore dell'Associazione Rousseau, spiega in un'intervista al 'Corriere della Sera' di cosa si tratta. Lo spirito "è stato di evidenziare possibili direzioni dove dirigere l'intervento dello Stato quest'anno, per raggiungere risultati importanti tra un lustro", per il Paese.

Il piano Casaleggio, che ha visto impegnati 36 esperti di vari settori, non è in contrapposizione con il Piano Colao. "No - conferma il presidente dell'associazione Rousseau - dobbiamo pensare agli obiettivi, non alle contrapposizioni. Il 2020 è l'anno in cui è necessario investire nell'economia oltre il 15% del Pil per sostenerla e rilanciarla. Dieci anni di finanziarie tutte concentrate in un solo anno che devono creare valore da redistribuire in futuro".

"Lo studio ha dimostrato che occorre digitalizzare il Paese, efficientare le risorse, sostenere la liquidità per il reddito e le aziende, investire in ricerca e sviluppo, nuova energia, sanità. Il territorio deve essere resiliente e va rivisto l'approccio sulle infrastrutture puntando sulla manutenzione e non su nuove grandi opere. L'approccio al lavoro sta cambiando e così anche la formazione".

"I sostegni all'economia - aggiunge - potranno essere utili nell'immediato e infatti sono emersi nella ricerca come uno dei dieci punti su cui gli Stati devono impegnarsi. Ma occorre avere il coraggio di guardare al futuro. Serve investire con obiettivi a lungo termine. Le aziende che oggi sopravvivono ai sussidi il prossimo anno devono poter competere ad armi pari con i concorrenti esteri grazie a una digitalizzazione del Paese e forti investimenti in ricerca e sviluppo".

"Se fino a oggi il primo obiettivo doveva essere il sostegno al reddito - prosegue il presidente della Casaleggio Associati - ora è necessario prevedere gli investimenti per garantire che un'economia ci sia ancora nei prossimi anni".

È soddisfatto di come si è mosso il governo in questa fase? "Il governo ha fatto un grande sforzo per sostenere l'economia e il reddito in questi ultimi tre mesi. Ora arriva la parte più difficile per prevenire l'impatto sistemico che avremo su alcuni settori anche in ottica di competizione internazionale".

Casaleggio risponde anche ad alcune domande sul M5S: "A condurre il Movimento sono da sempre stati gli iscritti. Se parla del capo politico l'ultimo si è dimesso e quindi per legge dovrà esserne votato il successore".

Sul limite dei due mandati elettivi, che è alla base dei principi fondativi del Movimento, il presidente dell'associazione Rousseau ribadisce: "Ho detto che se ci siamo dati delle regole all'inizio di questo percorso, bisogna fare in modo che le stesse vengano rispettate. Anche tutti i parlamentari con cui ho parlato mi hanno detto di essere d'accordo nel vedersi come cittadini prestati alla politica e non di carriera".

Alcune indiscrezioni la vogliono più isolato, con una parte del Movimento che spinge per rendere Rousseau solo un fornitore di servizi. È così? "Ho imparato a diffidare delle indiscrezioni che vengono costantemente smentite dai fatti", taglia corto Casaleggio.

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