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M5S, Casaleggio: "Soldi da Venezuela fake news, ora querele"

15 giugno 2020 | 10.28
LETTURA: 7 minuti

"Tutto totalmente falso" dice all'Adnkronos sull'articolo pubblicato dal quotidiano spagnolo ABC. E sottolinea: "Mio padre mai in Venezuela per finanziamenti occulti". L'autore dell'articolo: "Il mio lavoro si basa su più fonti". Di Battista: "Attacco vile, Casaleggio quereli per difendere il padre e il Movimento". Crimi: "Fake news ridicola e fantasiosa". Il console: "Falso, è complotto dell'ultradestra". Ambasciata del Venezuela contro ABC: "Documento falso, agiremo per vie legali". La deputata venezuelana in Italia: "Soldi dal regime? Non mi sorprende". M5S, dai rapporti con Caracas al 'gelo' su Guaidò

(Fotogramma)
(Fotogramma)

Soldi dal governo venezuelano di Hugo Chavez al nascente M5S con un finanziamento in nero da tre milioni e mezzo di euro? "Tutto totalmente falso. E' una fake news uscita più volte, l'ultima nel 2016. Dalle smentite ora passeremo alle querele". Così Davide Casaleggio, all'Adnkronos, sull'articolo pubblicato dal quotidiano spagnolo ABC.

Casaleggio: "Mio padre mai in Venezuela per finanziamenti occulti"

"Quella dei presunti finanziamenti del Venezuela al Movimento 5 Stelle è una fake news semplicemente ridicola e fantasiosa - sottolinea in una nota anche il capo politico del Movimento 5 Stelle Vito Crimi - Sulla questione non c'è altro dire, se non che del lontano 2010 ricordo quando ero candidato presidente alle regionali in Lombardia. Anche allora, così come negli anni a seguire, quella che realizzammo fu una campagna elettorale fatta con pochissime risorse e mezzi, frutto di micro donazioni dei cittadini italiani. Per il resto, valuteremo se adire alle vie legali". "Certamente non ci lasciamo distrarre da certe sparate o intimidire da quei partiti e poteri che già le stanno cavalcando per cercare di indebolire la nostra posizione di baluardo a tutela degli interessi dei cittadini", continua Crimi.

"Non so da dove arrivino queste fake news ma so cos'è quello che da sempre provano a gettare sul Movimento 5 Stelle e su Gianroberto Casaleggio: fango. Anche questa volta non riusciranno a fermarci, a trascinarci in una polvere fatta di menzogne. Quante volte hanno già cercato di metterci nel calderone del 'così fan tutti' per indebolire l'opera di difficile ma profondo cambiamento che stiamo realizzando nel Paese. I partiti che oggi starnazzano dovrebbero solo tacere: gli scheletri nei loro armadi li conosciamo tutti. E quelli, al contrario di queste bufale, sono veri", conclude il capo politico del M5S.

Alessandro Di Battista parla di attacco "vile" da parte dello spagnolo ABC. "L'attacco diffamatorio del quotidiano di destra e monarchico ABC nei confronti del M5S e soprattutto di Gianroberto Casaleggio è vile - dice Di Battista all'Adnkronos - Non vi è cosa più oscena che attaccare persone non più in vita, che non possono difendersi. Mi auguro che Davide" il figlio del cofondatore del M5S e presidente dell'associazione Rousseau "quereli immediatamente, per difendere l'onorabilità del M5S e del suo grande papà".

AMBASCIATA DEL VENEZUELA - Si tratta di "un documento falso, ci sono tanti punti incongruenti in una nota che è falsa e contraffatta" dice all'Adnkronos una fonte diplomatica dell'ambasciata venezuelana a Roma, commentando l'articolo del quotidiano spagnolo ABC. "Il ministero degli Esteri agirà per vie legali contro il giornale", annuncia la fonte, ricordando che lo stesso quotidiano, nel 2016, scrisse le stesse cose a proposito del movimento spagnolo Podemos, sostenendo che avesse ricevuto un finanziamento di 7 milioni di euro. La fonte dell'ambasciata anticipa poi che il ministero della Difesa, da cui dipende l'intelligence militare cui ABC attribuisce il documento sul finanziamento in nero al M5S, condurrà una perizia su quella nota. Quell'articolo, assicurano, "sarà smontato punto per punto".

L'autore dell'articolo: "Mio lavoro si basa su più fonti"

LE REAZIONI - Immediate le reazioni sul fronte politico. "Non commento quello che non è certo, anche perché sono mesi che inseguono soldi russi che non esistono, quindi non voglio gettare la croce addosso ad altri. Se ci fossero riscontri concreti o evidenze sarebbe un problema perché il Venezuela è uno degli ultimi regimi comunisti, sanguinari, dittatoriali che ci sono al mondo" dice il leader della Lega, Matteo Salvini, durante una conferenza stampa a Castelli Calepio in provincia di Bergamo.

"Non entro nel merito di finanziamenti che non conosco quindi non spetta a me dare giudizi - ribadisce il leader del Carroccio - L'atteggiamento amichevole di parte dei Cinquestelle nei confronti del regime venezuelano mi ha sempre sconcertato, ma questo anche se fosse gratis. Se non fosse arrivata una lira, il fatto che parlamentari Cinquestelle andassero in Venezuela, si facessero fotografare con carnefici e sanguinari della dittatura venezuelana, secondo me è surreale". "Vedo un problema in questo governo, al di là di eventuali finanziamenti: l'amicizia con alcuni regimi, penso a Cina, Venezuela e Iran - conclude Salvini - mi fa vergognare di essere italiano. Cina, Venezuela e Iran sono regimi sanguinari e dittatoriali con cui non si dovrebbe andare a braccetto".

"Il M5S ha sempre avuto una incomprensibile simpatia per il regime venezuelano, tanto da isolare l’Italia a livello europeo e occidentale su questo delicato dossier - afferma Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d'Italia - Ora emerge una notizia sconcertante: secondo i documenti pubblicati dal quotidiano spagnolo ABC l'attuale presidente del Venezuela Maduro, allora ministro degli Esteri di Chavez, avrebbe fatto arrivare una valigetta con tre milioni e mezzo di euro in contanti a Gianroberto Casaleggio, guru del Movimento 5 Stelle. Se confermata, la notizia sarebbe di una gravità inaudita e spiegherebbe la particolare indulgenza dimostrata dai Cinquestelle nei confronti del regime di Maduro. Fratelli d’Italia chiede che il governo chiarisca immediatamente in Aula su questa gravissima ipotesi e che la magistratura sia celere nell'indagare sulle numerose ipotesi di reato".

Il vicepresidente di Forza Italia e del Ppe Antonio Tajani ha presentato un'interrogazione prioritaria alla Commissione Europea, e in particolare all'Alto Rappresentante Josep Borrell, con richiesta di risposta scritta, per chiedere "quali azioni intende avviare la Commissione per verificare se partiti nazionali ed europei abbiano ricevuto finanziamenti dal regime venezuelano e per quanto tempo". Tajani ricorda che "le ingerenze elettorali straniere sono una minaccia per le democrazie europee e gli unici a beneficiarne sono i movimenti anti-Ue e le forze estremiste e populiste". L'esponente di Fi chiede anche "quali azioni intende intraprendere il vicepresidente della Commissione e Alto Rappresentante per tutelare la democrazia ed i cittadini europei e garantire elezioni libere negli Stati membri". Tajani chiede infine quali azioni intenda intraprendere Borrell, "di concerto con il Consiglio Europeo, se tali finanziamenti illeciti si fossero verificati".

"Risponderemo all'interrogazione, non possiamo rispondere alle interrogazioni in sala stampa", ha detto il portavoce capo dell'esecutivo Ue Eric Mamer, durante il video briefing con la stampa a Bruxelles.

M5S, dai rapporti con Caracas al 'gelo' su Guaidò

La deputata venezuelana in Italia: "Soldi dal regime? Non mi sorprende"

Su quanto scrive oggi il quotidiano spagnolo ABC, Graziano Delrio, capogruppo alla Camera del Pd, ospite di 24 Mattino su Radio 24, afferma: "Non voglio commentare indiscrezioni giornalistiche di cui non abbiamo contezza della veridicità. Cerchiamo di fare insieme il bene di questo Paese, ogni partito ha le sue dinamiche, i suoi rapporti e le sue relazioni".

"Non commento - dice anche la ministra della Famiglia e delle Pari Opportunità, Elena Bonetti, intervenendo alla trasmissione Omnibus, su La7 - Il caso deve essere affrontato in altri contesti che eventualmente valutino la regolarità della cosa, l'effettivo essere accaduto. Io credo che oggi si possa ragionare di altri temi prioritari per il Paese. Certo sono questioni che poi verranno approfondite nelle sedi opportune e non è certo mio compito oggi farlo".

Per il segretario di Più Europa Benedetto Della Vedova, “l’accusa di finanziamento non dichiarato al M5S dal Venezuela è gravissima. Il governo sospenda gli Stati generali per consentire a Conte, Di Maio e ai ministri del M5S di chiarire la situazione e smentire che l’amicizia con Caracas abbia mai comportato alcun tipo di finanziamento direttamente o tramite Casaleggio”.

"A differenza dei grillini, noi radicali siamo sempre stati garantisti e lo saremo perfino con loro che sono la forza politica più giustizialista e manettara che l’Italia abbia mai conosciuto - dichiara Massimiliano Iervolino, segretario di Radicali Italiani - Il presunto scoop del quotidiano spagnolo Abc, stando al quale il governo di Chavez avrebbe finanziato il M5S con 3,5 milioni di dollari nel 2010, presenta un'accusa gravissima che va provata nelle aule giudiziarie. Questo episodio, però, insieme all’affaire Di Matteo, dimostra che prima o poi il giustizialismo utilizzato a fini politici si ritorce contro. Una lezione che credo imparerà anche il Movimento cinque stelle, ma sarà troppo tardi".

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