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Scuola, M5S: "Basta fondi a paritarie, non sono priorità"

17 giugno 2020 | 11.47
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Dal Blog delle Stelle la domanda a Pd e Iv: "Volete davvero mettere la pietra tombale sulla scuola statale laica e aperta a tutti?". Italia Viva replica

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"Da giorni su diversi quotidiani italiani è un susseguirsi di dichiarazioni e prese di posizione da parte di alcuni esponenti del governo e parlamentari, anche di maggioranza, intenzionati ad aumentare gli stanziamenti a favore delle scuole paritarie, la cui gestione non è di competenza dello Stato. È in corso il tentativo di approfittare della crisi per ribaltare le priorità e a giudicare da alcuni degli emendamenti al decreto Rilancio, ora all’esame della Camera, per raddoppiare i fondi già previsti per le paritarie. Non abbiamo alcuna intenzione di cedere su questo punto: dare più soldi alle paritarie, che il governo ha già sostenuto per consentire loro di far fronte alle problematiche causate dalla pandemia, significa darne di meno alla scuola pubblica: impossibile per il MoVimento 5 Stelle accettare una cosa del genere!". Lo si legge sul Blog delle Stelle, in un post a firma di Gianluca Vacca e Bianca Laura Granato, rispettivamente capogruppo del M5S nelle commissioni Cultura di Camera e Senato.

“Il sistema paritario è stato concepito con la legge 62/2000: una norma discutibile innanzitutto per lo stravolgimento e la manipolazione che – con il passare del tempo – se ne è fatto, ignorando il dettato del già citato art 33 della Costituzione e dando la stura a un anomalo quanto continuo finanziamento dello Stato a favore di questi istituti. E mentre per le paritarie il sostegno statale aumentava - si legge ancora sul Blog - sulla scuola statale si abbatteva la scure dei tagli inaugurata dall’allora ministra Gelmini e proseguita con la gran parte dei suoi successori: 10 miliardi di tagli ai quali si è aggiunta la crisi economica, con il risultato di mettere in ginocchio il nostro sistema di istruzione”. “Da qui la domanda che rivolgiamo alle colleghe e ai colleghi parlamentari, in particolare del Pd e di Italia Viva, che propongono di dare nuovi fondi alle paritarie: volete davvero mettere la pietra tombale sulla scuola statale laica e aperta a tutti? Credete veramente che venga prima la scuola privata e paritaria rispetto a quella statale?", concludono Granato e Vacca.

LA REPLICA DI ITALIA VIVA - “Il M5s sembra usare il tema paritarie per deviare l'attenzione da altro. Piuttosto, si attengano ai fatti, ai numeri: parliamo di 12 mila scuole in tutta Italia, con 160 mila dipendenti e 900 mila studenti. Basterebbero questi dati per capire che se le paritarie chiudessero e i 900 mila studenti dovessero rivolgersi alle statali, il sistema scolastico statale non sarebbe in grado di garantire il servizio a tutti. E questo senza considerare i posti di lavoro che andrebbero persi". Lo dichiara Gabriele Toccafondi, capogruppo di Italia Viva in Commissione Cultura alla Camera.

"Forse - continua - ai 5 Stelle farebbe bene anche rileggere il pensiero dei costituenti sul tanto citato articolo 33. Dai resoconti emerge, infatti, chiaramente che la loro intenzione non era impedire allo Stato interventi in aiuto delle paritarie bensì non riconoscere l'obbligo di aiutarle. Dopo sei mesi di chiusura totale – da marzo a settembre – in una fase di emergenza reale, senza aiuti gli asili, per esempio, non riusciranno a riaprire. Con le nuove regole del Cts poi, a settembre si rischia di dover raddoppiare aule, spazi e insegnanti, e le paritarie non hanno le risorse per farlo".

“Se c’è un settore in cui davvero 'uno vale uno' è proprio quello che riguarda i ragazzi. Che frequentino la scuola statale o la scuola paritaria abbiamo il dovere di aiutarli tutti. Con meno ideologia e più buonsenso, con meno populismo e più politica”, conclude Toccafondi.

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