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Conte: "L'Italia ha dato grande prova di sé"

22 giugno 2020 | 13.36
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Il premier a medici e infermieri: "Non siete eroi, ma professionisti con un grande cuore". A dicembre le onorificenze per chi si è distinto nell'emergenza. Boccia: "Covid non sarà finito finché non ce lo dirà Speranza". Arcuri ai dottori: "Ci avete aiutato più di quanto pensiate". Speranza ai sanitari: "Ce l'abbiamo fatta anche grazie a voi". Borrelli: "Grazie a chi ha risposto a nostra chiamata"

(Fotogramma)
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"L'Italia ha dato grande prova di sé, quando tutto era inaspettato". Lo ha detto Giuseppe Conte alla Protezione civile alla cerimonia di ringraziamento ai medici e infermieri della task force anti-Covid. "I singoli cittadini sono riusciti rispettare regole molto restrittive, cambiare le abitudini di vita dall'oggi al domani, stravolgendole. Ma la prova ancora più bella l'avete data voi quando avete risposto all'appello, tutta l'Italia ha tratto conforto e motivo di fiducia dal vostro coraggio". "Solo con uno sforzo solidaristico potevamo uscire in qualche modo contenendo il contagio", ha sottolineato il premier.

"Non vi chiamo eroi, ma siete grandi professionisti di grande cuore. Il Paese, in tutte le sue componenti, ha reagito benissimo e se siamo qui a parlarci in questo modo è perché ci siete stati voi, grandi professionisti con un grande cuore".

Boccia:"Covid non sarà finito finché non ce lo dirà Speranza"

Arcuri ai dottori: "Ci avete aiutato più di quanto pensiate"

Speranza ai sanitari: "Ce l'abbiamo fatta anche grazie a voi"

Borrelli: "Grazie a chi ha risposto a nostra chiamata"

ZONA ROSSA - "Sfido qualunque presidente del Consiglio a pensare di poter disporre, per la prima volta dal Dopoguerra a oggi in uno Stato democratico, una zona rossa per 10 comuni del lodigiano". "E così la decisione di dire ai cittadini non uscite più di casa se non per comprovate ragioni, le misure di distanziamento, usare i dispositivi di protezione sfidando le regole base e i principi fondamentali del nostro ordinamento democratico, con implicazioni politiche, giuridiche e economiche", ha aggiunto il premier.

ANZIANI - Quelli per il coronavirus "sono decessi che non dobbiamo dimenticare, non sono numeri, sono cari, parenti, conoscenti, persone molto anziane ma non sempre così, sono le persone che hanno ricostruito l'Italia"."Nel pre Consiglio europeo ho dato il numero dei decessi per spigare ai miei colleghi che non possiamo solo tenere presente la prospettiva politica e giuridica ma anche quella morale, che ci deve muovere quando assumiamo le decisioni. Dobbiamo farlo per loro", ha sottolineato il premier.

ONORIFICENZE - "Ne ho parlato con il presidente della Repubblica, quest'anno non c'è la possibilità di attribuire le onorificenze dell'Ordine al merito della Repubblica, abbiamo rinviato al 27 dicembre e chiesto ai prefetti di segnalare le persone che si sono particolarmente distinte, ovviamente nelle professioni sanitarie ma anche della Protezione civile, le forze dell'ordine i vigili del fuoco e di tutte le categorie".

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