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Conte: "Dl Semplificazioni a inizio prossima settimana"

04 luglio 2020 | 11.34
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Il premier al Consiglio generale della Uil: "Semplificazione più coraggiosa che sia stata fatta nel nostro Paese". Da lunedì riparte il tavolo sulla riforma fiscale. E Conte risponde alle critiche: "Noi governo attendista? Un bla bla bla costante"

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Di fronte all'emergenza coronavirus "non dobbiamo abbassare la guardia ma neanche vivere nel terrore". Lo ha affermato il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, parlando al Consiglio generale della Uil. Nella gestione dell'emergenza coronavirus il ruolo dei sindacati per il premier è stato "fondamentale" sia per la definizione dei protocolli di sicurezza sui luoghi di lavoro sia per l'elaborazione dei provvedimenti economici, con "uno sforzo enorme e incredibile che ancora ci vede impegnati affinché si risolvano i ritardi e le criticità che restano".

Il decreto legge semplificazioni, ha quindi annunciato Conte, verrà approvato all'inizio della prossima settimana "Noi siamo quelli, e lo vedrete a inizio settimana, della semplificazione più coraggiosa che sia stata fatta nel nostro Paese. Noi siamo quelli del patto di rilancio più ambizioso che sia stato mai realizzato".

"Un'altra priorità su cui siamo già al lavoro è quella della riforma fiscale, una riforma fiscale organica che manca da 50 anni nel nostro Paese. La settimana prossima a Chigi ripartirà il tavolo della riforma fiscale", che "non si fa in una riunione, in pochi giorni, bisogna farla bene, ma il Paese ne ha assoluto bisogno", ha sottolineato Conte. "Il nostro intervento procederà lungo tre direzioni - ha spiegato il premier - la semplificazione; il contrasto all'evasione fiscale, anche tramite la promozione dei pagamenti digitali; e l'aumento dei redditi disponibili in favore di chi lavora e di chi produce".

"Noi governo attendista? Un bla bla bla costante"

Si sono registrati "profondi ritardi soprattutto per quanto riguarda la cassa integrazione in deroga anche a causa di complicazioni amministrative che hanno coinvolto più livelli istituzionali, comprese le Regioni", ha detto ancora il premier, continuando: "Siamo consapevoli e determinati ad intervenire per riformare anche istituti che si sono rivelati, anche per la stratificazione nel corso del tempo, particolarmente farraginosi. Il governo è intervenuto con il decreto Rilancio per semplificare la procedura".

E sulla scuola, "avete fatto degli scioperi, il governo non si è mai lamentato, l'ultimo lo avete fatto sulla scuola, dove ci fate molto penare, dove l'attenzione del governo è massima, dove il confronto forse è ancora più serrato che in altri comparti".

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