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Italia-Slovenia, Mattarella: "Futuro non si costruisce cancellando passato"

13 luglio 2020 | 19.04
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Fotogramma /Ipa
Fotogramma /Ipa

"Vi ringrazio molto. Ringrazio innanzitutto il presidente della Regione per l’ospitalità e per l’iniziativa di accoglierci. Sono molto lieto di essere in questo palazzo per rendere omaggio alla Regione Friuli Venezia Giulia. Vi ringrazio per la vostra presenza. Oggi abbiamo segnato - credo - un momento importante, pensando al futuro ma anche al presente con la libertà e la democrazia che caratterizzano sia di qua che al di là del confine. Ma il futuro non si costruisce cancellando il passato o senza tener conto del passato, perché il futuro si inserisce sul passato. ". Lo ha detto il capo dello Stato Sergio Mattarella, oggi a Trieste per incontrare le associazioni degli esuli, al termine di una giornata con il presidente sloveno per la riconciliazione dei due popoli.

"Sono contento di questo incontro con voi perché conclude questa giornata che è davvero importante", ha detto ancora Mattarella, secondo cui ''un'adeguata riflessione storica che avete auspicato -una ricerca seria e approfondita - libera come deve essere la ricerca storica, non la ricerca dei governi ma degli studiosi di storia, sui fatti, sulle realtà, su ciò che la documentazione e i fatti presentano e suggeriscono - è molto importante e va incoraggiata per completare quella svolta che ha fatto uscire dal cono d’ombra la drammatica vicenda dell’esodo degli esuli dalle vostre terre".

"E questo - sottolinea Mattarella - è un adempimento importante: sollecitare che la ricerca storica sia fatta in questo modo, approfondita, libera, completa. È il modo anche per mettere insieme, in comune, con le altre nazionalità, quel che è avvenuto e come lo si valuta, non perché vi sia un,unica verità soltanto, ma perché si confrontino le ricostruzioni, i dati, i fatti. Naturalmente, sulla storia si collocano anche alcune esigenze concrete in cui si traduce la storia con le sue conseguenze".

"Conosco i problemi che mi avete posto. Ne abbiamo parlato al Quirinale qualche mese fa in una bella giornata di Ricordo. È importante - ha aggiunto Mattarella - avere un primo incontro sollecitamente a palazzo Chigi con il governo per affrontare concretamente i vari problemi che sono diversi e che attendono soluzioni. In questo i ministri qui presenti sono consapevoli e sensibili e io farò la mia parte di esortazione, di suggerimento e sollecitazione che il mio compito consente".

"Vi sono delle cose particolarmente rilevanti - ha detto ancora il presidente della Repubblica - che riflettono ed esprimono la tragedia che tante famiglie hanno vissuto allora, perdendo tutto. E questa è una condizione che richiede che si pensi a come fare perché questo non avvenga mai più e si pensi anche a come sostenere - non dico ricompensare, perché questo non è possibile-ma alleviare le conseguenze negative di quel che è avvenuto ai nostri concittadini. E questo è l’impegno di cui abbiamo parlato quando ci siamo visti e che io desidero sottolineare".

"Trieste è una città straordinaria, come tutta questa regione di confine che ha dentro di sé una quantità di esperienze, di riflessi culturali, di filoni; queste zone nella nuova Europa non sono, come un tempo sono state purtroppo, un problema di contrapposizione, ma sono una ricchezza per l’Unione europea perché sono zone nevralgiche del tessuto connettivo dell’Europa", ha aggiunto il Capo dello Stato.

"Questo - ha sottolineato il presidente della Repubblica - consente una prospettiva sotto ogni profilo: culturale, sociale, anche economica che va adeguatamente valorizzata e utilizzata. E quindi mettiamo insieme il passato, l’esigenza di intervenire per alleviare le conseguenze del passato e le sue conseguenze negative sul tanti nostri concittadini, il presente da impostare, il futuro che abbiamo di fronte. Vi ringrazio molto, grazie per le vostre considerazioni e per la vostra presenza. A presto".

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