cerca CERCA
Giovedì 28 Marzo 2024
Aggiornato: 23:19
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Bilancio 2019

Berlusconi unico 'proprietario' di Forza Italia

15 luglio 2020 | 16.41
LETTURA: 3 minuti

Con 92mln di crediti il Cav e famiglia continuano a 'salvare' i conti del partito. Il fratello Paolo ha versato 100mila euro e concesso pegno in titoli di 4mln

Fotogramma /Ipa
Fotogramma /Ipa

''Meno male che Silvio c'è'', scherza un parlamentare azzurro di lungo corso, parlando dello stato di salute delle finanze di Forza Italia. Ancora una volta è Silvio Berlusconi a salvare i conti della sua creatura politica lanciata nel '94. Secondo l'ultimo bilancio, quello chiuso al 31 dicembre 2019, il Cav resta l'unico creditore degli azzurri, nonché, di fatto, l'unico proprietario del movimento nato 26 anni fa. Basta spulciare tra le passività e leggere attentamente la voce 'debiti verso altri finanziatori', dove in realtà 'l'altro finanziatore' è uno solo: l'ex premier appunto.

Forza Italia è debitrice verso il suo fondatore per oltre 92milioni di euro. Si tratta, per l'esattezza, di 92milioni 176mila 084 euro. In pratica, Berlusconi, per garantire la sopravvivenza del partito, ha dovuto versare nelle casse forziste un contributo 'monstre' sotto forma soprattutto di fidejussioni personali. Parliamo di due tranche: una di oltre 46 milioni di euro nel 2014 e un'altra di poco più di 44 milioni nel 2015. In questo modo è riuscito ad appianare progressivamente l'esposizione debitoria verso le banche e a diventare unico 'creditore-padrone'.

Scrive il tesoriere Alfredo Messina, attuale senatore di Fi: "I 'debiti verso altri finanziatori' espongono l'ammontare di 92 milioni 176 mila 084 euro con aumento rispetto al 2018 di 723 mila 468 euro. Ricordiamo di nuovo che tali debiti sono sorti in seguito all'intervento del presidente Berlusconi che nel corso degli esercizi 2014 e 2015, a causa della escussione di fidejussioni personali da lui rilasciate in precedenti anni a diversi istituti bancari a garanzia di affidamenti da questi concessi al nostro Movimento, ha provveduto a saldare in qualità di fideiussore i debiti esistenti nei confronti delle banche interessate". In soccorso dell partito anche la famiglia Berlusconi, con il fratello Paolo (ha concesso un pegno in titoli di 4 milioni di euro e versato 100mila euro) e le aziende del leader azzurro (nel rendiconto c'è traccia di un assegno di 100 mila euro staccato da Fininvest).

Pertanto, spiega Messina, "il presidente, al momento della estinzione dei debiti di Forza Italia, è divenuto il nuovo creditore nei confronti del nostro Movimento per l'importo pari ai pagamenti da lui effettuati". Della serie: Fi è debitrice di oltre 92 milioni di euro verso il suo fondatore che fino ad ora ha garantito di tasca propria la copertura dei buchi di bilancio. Nel dettaglio, i 92milioni di euro e passa comprendono, precisa il tesoriere, anche gli "interessi maturati al 31 dicembre 2019, calcolati al tasso legale in ogni anno in vigore", stimati 1 milione 742mila 484 euro".

Nella nota integrativa c'è una griglia dove sono elencati tutti i 'debiti di Fi verso il presidente Berlusconi per saldo esposizione verso banche', comprensivi degli interessi passivi maturati. Questo significa che da un punto di vista giuridico e da quello politico, nessuno potrà accampare pretese sul 'brand' e mettere in discussione la leadership dell'attuale presidente di Fi. A salvare le casse forziste ci pensa anche la famiglia Berlusconi. In questo caso il fratello del leader azzurro, Paolo, con un pegno di 4 milioni di euro.

Chiarisce sempre Messina: ''Nei conti d'ordine figura nella voce 'garanzie (pegni, ipoteche) a/da terzi' un ammontare di 7 milioni di euro relativo al pegno in titoli di 3 milioni di euro rilasciato dal presidente Silvio Berlusconi in precedenti esercizi e ad ulteriori pegni in titoli per 4 milioni di euro rilasciati da Paolo Berlusconi a fronte degli affidamenti concessi da un istituto bancario al nostro Movimento". Paolo Berlusconi ha anche donato 100mila euro sottoforma di 'liberi contributi da persone fisiche', apposita voce contenuta nel bilancio. Tra i 'finanziatori' del movimento azzurro c'è pure la Fininvest spa, holding dell'omonimo gruppo che fa capo all'ex premier (sede di Roma in Largo del Nazareno), che ha sborsato 100mila euro. Si tratta, spiega il tesoriere, di una delle ''contribuzioni erogate in danaro da persone giuridiche'', ''tutte percepite dopo il 30 gennaio 2019''.

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza