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Sindaco Messina: "Hotspot abusivo, pronto a denunciare Lamorgese"

18 luglio 2020 | 19.22
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Cateno De Luca torna all'attacco: "La struttura di Bisconte va demolita"

(Fotogramma)
(Fotogramma)

Si dice pronto a denunciare il ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese, per omissione e abuso se l'hotspot di Bisconte a Messina non sarà demolito. Il sindaco della città dello Stretto, Cateno De Luca, torna all'attacco e dopo aver annunciato ieri l'ordinanza con cui disponeva la chiusura della struttura oggi ha pubblicato l'atto. Lo schema di ordinanza sindacale è stato inviato ieri sera alla Prefettura. "In nottata è arrivata una nota dal Palazzo del Governo con la quale si comunicava che 'si fa riserva di esaminarne il contenuto ai fini della conformità ai presupposti normativi e di fornire successivo riscontro'", spiega il primo cittadino, aggiungendo di aver provveduto "qualche ora fa all'adozione e pubblicazione" dell'ordinanza "non avendo ricevuto altre notizie in merito". 

"L’hotspot di Bisconte è collocato nel posto sbagliato, oltre a essere abusivo e a rappresentare un pericolo per la pubblica e privata incolumità - dice De Luca -. Se dopo il termine previsto dall’ordinanza per la demolizione di tale obbrobrio, nulla cambierà, denuncerò tutti per omissione e abuso, dal ministro Lamorgese a scendere". La decisione del primo cittadino è arrivata dopo la fuga dall'ex caserma Gasparro di alcuni migranti, che sono riusciti a fare perdere le proprie tracce. Nell'ordinanza il sindaco, oltre a fissare un termine ultimo di 5 giorni per la dismissione dell’hotspot, ordina alle Autorità amministrative competenti di dare esecuzione all'ordinanza. Inoltre, impone ai Dipartimenti comunali di procedere alle verifiche sull’abusivismo della struttura che "è priva della conformità urbanistica necessaria". 

"L’ordinanza entrerà in vigore alle ore 00.01 del 25 luglio prossimo – conclude il primo cittadino -. La mancata osservanza degli obblighi, comporterà le conseguenze sanzionatorie previste dall’art. 650 del Codice penale, se il fatto non costituisce addirittura reati più gravi. Io nel mio territorio rappresento la massima autorità amministrativa e sanitaria e ciò vale anche per i soggetti che dimorano temporaneamente presso l’hotspot. Esigo di conseguenza che si rispetti quanto disposto". 

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