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De Magistris contro De Luca: "Parole vergognose"

23 luglio 2020 | 13.42
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"Non rappresentano il sentimento del popolo campano e meridionale". De Luca: "Milano non si ferma, poi si sono fermati a contare i morti"

Foto Fotogramma
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"Parole vergognose che non rappresentano il sentimento del popolo campano e meridionale, fatto di grande cuore e di grande umanità, inqualificabili per il contenuto e per come sono state dette". Così il sindaco di Napoli Luigi de Magistris giudica quanto dichiarato ieri dal presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, che ha detto "Milano non si ferma, poi si è fermata a contare i morti" durante un appuntamento pubblico a Sapri (Salerno).

"Altra cosa - ha aggiunto de Magistris - è avere le proprie opinioni su come ci si è mossi durante la pandemia. Noi a Napoli abbiamo chiuso scuole e cantieri e fatto le sanificazioni prima che lo decidessero il presidente Conte e il presidente De Luca in Campania, mentre in altre parti hanno fatto scelte diverse. Ma il linguaggio di De Luca è divisivo, con quel linguaggio non si riparte, con quel linguaggio non si unisce l'Italia, con quel linguaggio non si rappresenta la voglia di riscatto del popolo meridionale. De Luca è lo stesso che ha lasciato intendere che il popolo campano è rimasto a casa perché lui ha impugnato il lanciafiamme, pensate che concezione ha della dignità del popolo campano".

Secondo de Magistris "il popolo campano è rimasto in casa perché è responsabile, perché ha capito il pericolo, ha fiutato quel che accadeva in Lombardia ed è rimasto in casa forse anche perché conosce le condizioni in cui è stata ridotta la sanità pubblica in questi anni in Campania. Adesso - ha concluso de Magistris - è venuto il momento davvero di unire il paese con un linguaggio di solidarietà e di fratellanza e non con questo frasario che serve solo per una campagna elettorale che non serve né alla Campania e né al Paese".

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