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Open Arms, Salvini: "Ho agito con Conte, era nel programma"

29 luglio 2020 | 12.00
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Il leader leghista: "Ho difeso il Paese. Se sarò processato, lo farò con serenità". Presentate le proposte del Carroccio sulla ripartenza. Ecco la memoria di Salvini sul caso

Fotogramma /Ipa
Fotogramma /Ipa

Il caso Open Arms? "Ho agito con Conte, era nel programma". Così Matteo Salvini, oggi in conferenza stampa al Senato per presentare alcune proposte della Lega sulla ripartenza post-Covid. ''Mi aspetto che il voto di domani esprima dignità, onestà e correttezza", spiega, aggiungendo: ''Se poi dovrò andare al processo per difendere il mio Paese, non sarà il primo né l'ultimo e lo farò serenamente''. E ancora: "Non ritengo che ci sia stato alcun errore, men che meno nessun reato. Se qualcuno domani in Aula riterrà che sia stato commesso un reato, ne risponderanno in tanti, visto che sono scelte prese collegialmente con alcuni interventi presi per iscritto". Poi la battuta: ''Vuol dire che eventualmente il presidente del Consiglio mi accompagnerà un po' a Catania e un po' a Palermo e prenderemo una granita...''.

"Quello che ho fatto - aggiunge Salvini -, l'ho fatto in compagnia dell'intero governo, a partire dal presidente del Consiglio. Ritengo di aver fatto lealmente quello che c'era nel programma di governo e che gli italiani si aspettavano e la legge permetteva''.

Ecco la memoria di Salvini sul caso

Sul tema migranti, Salvini attacca: ''Ho visto un video raccapricciante sulla spiaggia di Marina di Ragusa con gente che faceva il bagno e decine di persone che con le loro borsette sbarcavano. L'unico stato di emergenza vero, al di là delle fantasie di Conte, è quello sulle nostre coste''. E sulla proroga dello stato di emergenza votata in Senato, "ieri il professor Conte ha avuto lezioni di diritto costituzionale del professor Cassese, il giorno e la notte e fra i due è il giorno e la notte, ovviamente...''.

Il leader della Lega punta il dito: "561 sbarchi in un giorno, che portano a 13.094 gli arrivi nel 2020 contro i 3.654 registrati nello stesso periodo di un anno fa. Solo nei primi 29 giorni di luglio abbiamo toccato quota 6.144 immigrati arrivati in Italia, il dato peggiore degli ultimi tre anni. E mentre il governo approva lo stato di emergenza per il Covid ma i clandestini scappano dai centri di accoglienza, c’è chi mi vuole processare per aver chiuso i porti. Difendere l’Italia non è reato: ne sono orgoglioso, lo rifarei e lo rifarò”.

Poi la presentazione del piano del Carroccio per la ripartenza: "Sono quattro proposte, una più concreta e sensata dell'altra. Abbiamo attraversato mesi di decretazione urgente, se non c'è spazione nei pensieri e nell'azione di governo, vedremo di usare le aule parlamentari per dare battaglia, se ce lo permetteranno''. Proposte già depositiate e documentate, che, assicura Salvini, "porterebbero aiuti veri ed immediati ad imprese, famiglie e lavoratori".

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