cerca CERCA
Martedì 23 Aprile 2024
Aggiornato: 08:45
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Referendum, Di Maio: "Fronte del No? Solo establishment"

23 agosto 2020 | 18.27
LETTURA: 2 minuti

"Iniziamo con la campagna referendaria, questa è una battaglia del Movimento e di tutti i cittadini"

(Afp)
(Afp)

"In questi giorni sta nascendo il fronte del No al referendum. E' un fronte interno alla politica, è un fronte di establishment, di coloro che hanno da perdere dal taglio". Lo dice il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, sul referendum sul taglio del numero dei parlamentari in una diretta Fb.

"Noi non avremmo chiesto agli italiani se erano d'accordo" sul taglio "perché credo che la stragrande maggioranza dei cittadini sia d'accordo. Ma alcuni parlamentari hanno chiesto il referendum, dopo che avevano votato all'unanimità sul taglio".

"Ora che alcuni parlamentari di alcune forze politiche siano contro il taglio dei parlamentari ce lo aspettiamo ma tutti i cittadini che incontro e che ho incontrato in questi anni ci hanno sempre detto che il numero dei parlamentari era troppo elevato".

"Mai come in questo momento c'è bisogno di far sentire la voce degli italiani rispetto al sì" al taglio dei parlamentari, perché ci sarà "una voce dei Palazzi che sosterrà il No" dice Di Maio.

"Ho registrato questo video perché iniziamo con la campagna referendaria e dai prossimi giorni io sarò nei territori in tutta Italia insieme agli altri dei 5 Stelle. Questa è una battaglia del Movimento che abbiamo portato sempre avanti ma è una battaglia di tutti i cittadini".

"Il taglio dei parlamentari - sottolinea - è solo l'inizio di un percorso che porterà a rivedere la legge elettorale. Una legge che permetta ai cittadini di essere rappresentati e al Paese di essere governato nel migliore dei modi".

"Qualcuno dice che il taglio è populismo, è un attentato alla democrazia. Perché non siamo preoccupati da un punto di vista della rappresentatività? Perché quando fu fatta la Costituzione noi non avevamo i consigli regionali, comunali o provinciali. Venivamo dal fascismo" e non era ancora stata costruita la rete istituzionale sui territori, "ora abbiamo tanti strumenti in Italia che permettono ai cittadini di eleggere i propri rappresentanti. Tanto che la stessa Nilde Iotti, 36 anni fa, diceva che i parlamentari sono troppi" visto che ci sono anche i consigli regionali, provinciali e comunali.

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza