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Covid, Lopalco: "Chi mi attacca fa politica bassa e becera"

07 settembre 2020 | 18.20
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L'epidemiologo all'Adnkronos Salute: "Certa propaganda scriteriata ha alimentato il negazionismo"

(Fotogramma)
(Fotogramma)

"Le mie osservazioni" sull'epidemia di coronavirus in Italia sono "oggettive e tecniche, non politiche". Parole che "ribadisco e sottoscrivo", spiega all'Adnkronos Salute l'epidemiologo dell'università di Pisa Pier Luigi Lopalco, consulente della Regione Puglia su Covid-19 e candidato alle elezioni regionali al fianco del governatore Pd Michele Emiliano. Ai giornali che lo attaccano lo scienziato replica punto per punto, affermando che "queste persone purtroppo la buttano in politica bassa e becera". "Se riuscissero magari a comprendere il ragionamento" alla base, "e non lo riducessero strumentalmente a slogan - dice il medico - farebbero un bene alla sanità pubblica".

"E' chiaro - esordice Lopalco - che tutte le affermazioni devono essere inserite in un contesto". E analizzando una per una le proprie dichiarazioni contestate, tiene a precisare innanzitutto di non avere "mai previsto un aumento di casi" di infezione da Sars-CoV-2 "che poi non si sia verificato effettivamente. Grazie a Dio sono circondato da un gruppo di modellisti piuttosto bravini", sorride l'esperto. Quanto alla Lombardia, prosegue, "quando devo spiegare come mai ha avuto un problema Covid così forte rispetto a Regioni pur del Nord e confinanti come Veneto e Piemonte, affermo da tecnico e ripeto che il problema è il sistema sanitario lombardo: un sistema altamente efficiente, una macchina da prestazioni che poco ha invece investito sul piano della prevenzione".

Parlando invece di "propaganda scriteriata, alimentata anche da buona parte di questi giornali", Lopalco si riferiva al dibattito sulla "morte clinica del virus", sul "virus che non esiste". In questo modo "hanno alimentato il negazionismo ed è per questo che durante l'estate in tantissimi non hanno utilizzato alcuna precauzione" per proteggersi dal contagio: "La riattivazione del virus - sostiene l'epidemiologo - deriva anche da questa campagna di propaganda scriteriata".

E poi ci sono le frasi sui virus "esigenti" che "preferiscono viaggiare in prima classe e non sui barconi": "E' un'altra di quelle previsioni che si sono avverate - rivendica Lopalco - perché sicuramente non sono stati i barconi a riportare il virus in Italia, bensì gli italiani che sono andati, non so se in prima o seconda classe, a farsi le vacanze in luoghi in cui sicuramente non c'erano i migranti poveri".

Dunque, invece di metterla sul piano di "una politica bassa e becera", per lo scienziato "bisognerebbe riflettere seriamente: se io voglio far credere alla gente che sono i migranti sui barconi a portare il virus, faccio male alla sanità pubblica, faccio una propaganda scriteriata", alimentando appunto il negazionismo che è ciò che "ha riattivato la circolazione del virus" nel nostro Paese.

Pensa di prendere provvedimenti nei confronti dei media che lo accusano di piegare alla politica le ragioni della scienza? "Macché, sono giornali che esistono oggi - ironizza Lopalco - ma fra un po' chiuderanno".

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