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Legge elettorale, primo sì al Brescellum

10 settembre 2020 | 17.29
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L'ok da parte della commissione Affari costituzionali della Camera solo con i soli voti di Pd e M5S

Immagine di repertorio (Fotogramma) - FOTOGRAMMA
Immagine di repertorio (Fotogramma) - FOTOGRAMMA

Parte l'iter del Brescellum alla Camera. Il testo base della legge è stato adottato oggi dalla commissione Affari Costituzionali in una seduta caratterizzata da un confronto vivace tra il centrodestra e il presidente Giuseppe Brescia. A votare il testo sono stati soltanto Pd e M5S. Italia Viva non ha partecipato al voto. Si sono astenuti Leu e Più Europa. mentre l'opposizione ha abbandonato i lavori al momento della votazione in segno di protesta.

Durante la seduta l'opposizione con l'azzurro Francesco Paolo Sisto aveva chiesto di interrompere l'esame della legge elettorale per richiedere al governo una relazione tecnica. E di fronte alla risposta del presidente Brescia di far intervenire il governo solo dopo la pausa dai lavori parlamentari per le regionali e di andare avanti comunque oggi nel voto sul testo base, si è scatenata la bagarre in commissione con le grida che dalla sala della Regina (dove era in corso la riunione) arrivavano fino al cortile di Montecitorio.

"Incommentabile stravolgimento del regolamento", attacca Sisto. E il leghista Igor Iezzi: "Prendiamo atto che la commissione non è presieduta da Brescia ma da Zingaretti visto che il Pd ha fretta di approvare questo testo".

Nella maggioranza Italia Viva non ha partecipato al voto perché, dice Marco Di Maio, "non condividiamo un percorso accelerato sulla legge elettorale, che ha bisogno di condivisione anche con le opposizioni, tanto più nella delicata fase che l’Italia sta attraversando". Mentre per Fornaro di Leu, l'astensione è motivata dal dissenso sulla soglia di sbarramento al 5% che "va significativamente rivista" perché esclude oltre 1 milione e mezzo di elettori dalla rappresentanza.

Anche Più Europa, con il radicale Riccardo Magi, non ha partecipato al voto: "Non partecipo al voto -ha spiegato Magi- non ritenendo questo modo di procedere adeguato a una riforma elettorale".

Tuttavia l'atteggiamento di Iv e Leu ha comunque consentito il via all'iter della legge elettorale non creando problemi di numeri alla maggioranza in commissione. Sebbene si tratti di una partenza con luci e ombre e con i nodi rimandati e ancora tutti da sciogliere. Un punto che l'azzurro Sisto ha rimarcato in dichiarazioni di voto: "Siete un governo di minoranza perchè senza i nostri voti, nè quelli di Leu, nè quelli di Italia Viva nè dei Radicali non avete la maggioranza per approvare questa legge".

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