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M5S, 3 deputati si autosospendono: "Da Casaleggio attacco vergognoso"

16 settembre 2020 | 13.15
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Berardini, de Girolamo e Romano: "Stop a ricatti economici". La replica di Rousseau: "Non rendicontano da mesi". Intanto sul sito cambia la scadenza delle restituzioni. Casaleggio Associati: "Eletti non versano contributo a noi ma a Rousseau"

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Tre deputati si autosospendono dal Movimento 5 Stelle dopo le accuse rivolte da Davide Casaleggio ai parlamentari 'morosi'. Si tratta di Fabio Berardini, Carlo Ugo de Girolamo e Paolo Romano. "Il fatto che a pochi giorni dalle elezioni Casaleggio abbia lanciato un attacco pubblico a mezzo stampa al MoVimento 5 Stelle è vergognoso e stentiamo a capire quale gioco politico possa esserci dietro una presa di posizione così netta, in una situazione che di chiaro e ben definito non ha nulla", scrivono i tre deputati in una nota congiunta.

"Gestire la piattaforma Rousseau significa gestire il potere all'interno del Movimento 5 Stelle: non solo le fondamentali votazioni (compresa quella effettuata a Ferragosto in cui ha votato il 28% degli aventi diritto) ma anche gestire (o possedere?) i dati sensibili di tutti gli iscritti del M5S, comunicazioni, candidature, liste, votazioni: uno strumento che diventa un'arma a doppio taglio nel momento in cui, unilateralmente, si decide di adottare questo genere di atteggiamento. Una distorsione, un'anomalia grave, segnalata da mesi e purtroppo mai affrontata fino ad ora (senza tenere conto dell'appello lanciato nei giorni scorsi da oltre 30 parlamentari del gruppo Parole Guerriere)", insistono i tre deputati, per i quali "è giunto il momento di chiarire una volta per tutte questi rapporti".

Rousseau replica: "Deputati autosospesi non rendicontano da mesi"

Casaleggio Associati: "Eletti non versano contributo a noi ma a Rousseau"

Sul sito cambia la scadenza delle restituzioni "Queste - proseguono - sono le proposte finora inascoltate e frutto di numerosi confronti con colleghi ed attivisti: la piattaforma Rousseau deve essere gestita direttamente dal Movimento 5 Stelle tramite un organismo eletto democraticamente e trasparente su ogni spesa; il Movimento 5 Stelle si deve dotare di una struttura organizzativa chiara, democratica ed efficace, superando il modello fallimentare dei facilitatori. Occorre fissare a stretto giro una data per gli 'Stati Generali', stabilendo a priori le 'regole del gioco', modalità ed obiettivi, solo dopo una reale forma di condivisione con la nostra base; il Movimento deve utilizzare i soldi sui territori a supporto dei nostri gruppi locali e dei consiglieri comunali (che dovevano essere i nostri 'eroi' in prima linea) per la formazione, la tutela legale ed eventi".

"Nei mesi scorsi abbiamo provato in tutti i modi ad avviare una discussione per chiarire i rapporti tra l'Associazione Rousseau ed il Movimento, riportare al centro i valori fondamentali e coinvolgere la base nelle scelte fondamentali senza votazioni calate dall'alto, il tutto in nome di quella democrazia e trasparenza che da sempre animano (o avrebbero dovuto animare) i valori del MoVimento. Nessuna risposta è, purtroppo, mai arrivata", si legge ancora nella nota firmata da Berardini, de Girolamo e Romano. "In attesa che questo appello, esteso ai tanti colleghi che volessero condividere pubblicamente questi punti per dare un forte segnale, venga preso seriamente e concretamente in considerazione, non resta che prendere una decisione sofferta quale ultimo grido di aiuto, autosospendendoci con effetto immediato dal MoVimento 5 Stelle. È il momento - concludono - di disegnare insieme una chiara indicazione della rotta da seguire se non vogliamo naufragare definitivamente e scomparire dai territori".

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