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Salvini 'sfiducia' Azzolina e lancia attacco a Conte, Fdi e Fi frenano

17 settembre 2020 | 06.53
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Leader Lega 'dichiara guerra' al governo ma alleati temono effetto boomerang, 'così ricompattiamo M5S-Pd'

(Fotogramma)
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"La disastrosa gestione della scuola dell'Azzolina sta tenendo in tensione famiglie, studenti e personale. Il governo non ha alibi e l'incapacità di chi lo rappresenta pesa ormai irrimediabilmente sulla vita e sulla formazione dei nostri ragazzi". Come annunciato nei giorni scorsi, Matteo Salvini presenta al Senato la mozione di sfiducia nei confronti del ministro dell'Istruzione e lancia l'attacco al governo in Aula, scegliendo il tema della scuola, principale suo cavallo di battaglia in questa campagna elettorale per le regionali. Da settimane il numero uno del Carroccio sta chiedendo la testa di Lucia Azzolina, perché ''inadeguata e incapace'' di assicurare una riapertura delle scuole in sicurezza.

Il vero obiettivo è palazzo Chigi. Salvini punta il dito sulla ministra per colpire più in alto, ovvero Giuseppe Conte, alla vigilia del voto referendario e delle elezioni del 21-21 settembre. Gioca d'anticipo e pigia il piede sull'acceleratore: già martedì chiederà nella conferenza dei capigruppo di palazzo Madama la calendarizzazione del provvedimento. Una mossa per mettere pressione anche agli alleati, che però tentennano e prendono tempo. Non certo perché soddisfatti dell'operato dell'Azzolina ma preoccupati dal possibile effetto boomerang: il loro timore è che una sfiducia ad personam possa alla fine ricompattare la maggioranza giallorossa e rafforzare Conte.

Fdi, per bocca di Ignazio La Russa, lo dice chiaramente all'Adnkronos: ''Un voto di sfiducia al governo e, in particolare, a un componente di questo esecutivo, non si nega mai, anche se personalmente ritengo che, salvo alcune eccezioni, le sfiducie ad personam non sono quasi mai utili, perché finiscono indirettamente per avvantaggiare il resto dell'esecutivo stesso...''. Se il partito di Giorgia Meloni frena sul testo leghista, Fi tace, ma la sostanza non cambia: il centrodestra si ritrova diviso. In casa degli azzurri, su input di Silvio Berlusconi, si invita alla cautela, perchè il rischio è di lanciare un assist a Conte e ridargli ossigeno. E poi c'è un'altra questione da non sottovalutare negli attuali equilibri interni al centrodestra: Fi e Fdi, per diverse ragioni di opportunità politica, non intendono andare a traino di Salvini, preferiscono smarcarsi quando possono e questa è una di quelle occasioni.

Non pochi parlamentari forzisti e meloniani pensano che "ancora una volta Salvini abbia voluto fare di testa sua e sparare nel mucchio senza tener conto del bersaglio finale''. Sia Fdi che Fi, infatti, ritengono che la colpa della ''disastrosa gestione della scuola post Covid" sia "non solo colpa dell'Azzolina ma dell'intero governo". E non è escluso che alla fine presentino una propria mozione con lo stesso dispositivo (la richiesta di dimissioni dell'Azzolina) ma più ampia, che coinvolga il governo Conte nel suo complesso.

Non a caso La Russa sottolinea: ''Sono dell'avviso che oltre all'enorme incapacità e alle tante colpe dell'Azzolina, la responsabilità di questa disastrosa riapertura delle scuole sia da attribuire al premier Conte e al governo nel suo complesso".

''E' facile prendersela solo con la ministra'', dice a mezza bocca un big azzurro. In attesa della linea di Berlusconi, Forza Italia, raccontano, avrebbe messo a punto una propria mozione di sfiducia molto più ampia di quella depositata dalla Lega, che coinvolge tutto il governo, non solo il ministro dell'Istruzione, ma sta riflettendo sull'opportunità di presentarla per evitare di fornire un assist al già traballante esecutivo Conte, ricompattandolo.

Intanto, in attesa di un chiarimento con gli alleati, Salvini tira dritto per la sua strada. "Servono risposte immediate, non c'è più tempo e senza ripartenza in sicurezza della scuola non riparte l'intero Paese", si legge nel documento firmato da tutti i senatori della Lega. Pronta la replica dei 5 stelle che accusa il Carroccio di fare propaganda: ''Mentre il Paese intero con unità e consapevolezza sta affrontando una delle più grandi sfide degli ultimi anni come quella dell'apertura delle scuole dopo emergenza Covid, c'è un partito che per meri fini propagandistici deposita una mozione di sfiducia a carico della ministra dell'Istruzione. Tutto ciò rasenta l'assurdo''.

Anche il Pd non ci sta e controbatte al numero uno di via Bellerio: ''La Lega tifa per il disastro, la mozione di sfiducia contro la ministra Azzolina è incredibilmente strumentale. È ancora il tempo di lavorare insieme per il buon funzionamento delle attività scolastiche". "Salvini, come al solito, cerca di fare lo sciacallo'', avverte il capogruppo Pd in Senato Andrea Marcucci.

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