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Regionali Veneto, Zaia stravince e triplica la Lega

22 settembre 2020 | 06.59
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Risultato storico per il governatore e consenso alle stelle

Foto Fotogramma
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Di Vittoria Vimercati - Non ci sono avversari per Luca Zaia in Veneto, che lo incorona governatore per la terza volta e ne fa il più 'amato' della storia con circa il 75% di voti e quasi 60 punti di distacco dal suo avversario del Pd, Arturo Lorenzoni, al 16%. Non c'è partita per nessuno, nemmeno per la Lega. La lista 'Zaia Presidente' triplica quella del partito e con il suo 46% di preferenze rispetto al 'magro' 15% raggiunto dalla lista Lega Salvini Premier è già un caso.

La popolarità del 'doge' sta crescendo a dismisura dopo la gestione dell'emergenza Covid nei mesi più difficili della pandemia e l'esito delle regionali non fa che aumentare il suo peso politico nel partito guidato da Matteo Salvini, che smorza: "Per me che Zaia sia uno dei governatori più amati non d’Italia ma d’Europa è solo un motivo di vanto e di soddisfazione. Non temo e non soffro nessuna competizione interna", dice il segretario da via Bellerio. Sia Salvini che Zaia hanno sempre spiegato di avere ruoli e obiettivi diversi: il governatore vuole restare e 'contare' nel suo Veneto.

"Questo è il voto dei veneti per il Veneto", ci tiene appunto a precisare arrivando alla sede della Lega di Treviso, accolto dagli applausi di un centinaio di fedelissimi e sostenitori intorno alle 21. Tantomeno Zaia avrebbe "ambizioni nazionali e partitiche". Anzi, a suo dire, il motivo della sua popolarità è legato al fatto che i veneti "sanno che hanno un amministratore che non si distrae tutti i giorni pensando a politiche, a scalate, a correnti o a robe del genere". E la sua lista "non è in contrapposizione con la Lega, è cinque anni che la faccio".

Il suo consenso è così alle stelle che per vincere non ha nemmeno avuto bisogno di fare campagna elettorale. Dopo la notizia della positività di Lorenzoni al Covid-19, il governatore aveva anche annullato tutti i confronti tv con lo sfidante. Ma guai a chi dice che è stata la pandemia a portargli i voti. "Qualcuno dice che è stata l'occasione per prendere voti. Guardate, io prima del Covid avevo consensi altissimi, per cui non avevo bisogno di questa disgrazia per portarli a casa".

Il prossimo passaggio è già deciso: "Ora il nostro obiettivo è uno solo, portare a casa l'autonomia", che dopo il referendum del 2017 attende ancora un'intesa finale tra Governo e Regioni.

Tra gli altri candidati, è al limite della soglia di sbarramento anche il candidato del Movimento 5 Stelle, Enrico Castelletti. Secondo l'Osservatorio Elettorale del Consiglio elettorale del Veneto saranno solo tre le coalizioni che entreranno in consiglio regionale del Veneto nella prossima legislatura, con il centrodestra a conquistare circa 37-38 seggi. Cresce in Veneto anche Fratelli d'Italia, vicina al 9% dopo il 2,69% ottenuto nel 2015.

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