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20enne Lobuono punta al Campidoglio: ''Sfida difficile ma giochiamo per vincere''

01 ottobre 2020 | 15.39
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Federico Lobuono (foto Adnkronos)
Federico Lobuono (foto Adnkronos)

''Sarà una sfida difficile, è chiaro. L'intero budget che noi abbiamo per la campagna è quanto il Pd spende per una affissione pubblicitaria. Noi comunque giochiamo per vincere, siamo certi che tanti romani e romane ci daranno il loro sostegno''. Federico Lobuono, 20 anni, lancia la sua candidatura a sindaco di Roma con la neonata lista 'La Giovane Roma', con la lupa capitolina e il tricolore nel logo, in un locale vicino a via Candia. Dentro una quarantina di ragazzi, quasi tutti sotto i 25 anni, un grande entusiasmo e il tutto rigorosamente in diretta Facebook. Insieme a Lobuono, si presentano anche i primi tre candidati al consiglio comunale Francesca Cazan, Nicolò Baudo, Angelica Bawalsah, ragazza italo-giordana che legge Terzani e i suoi ‘ribelli spirituali’ e il vicepresidente dell'Associazione politica, 17 anni, Paolo Federico che cita Giuseppe Mazzini (''a lui ci siamo ispirati non solo per la scelta del nome 'La Giovane Roma' ma anche per i suoi ideali'') e replica a coloro che ''ci dicono che siamo troppo giovani: ricordo che Goffredo Mameli morì qui, per difendere la Repubblica romana a soli 21 anni''.

''Dobbiamo ridare voce ai giovani e rompere una volta per tutte questa retorica dannosa per cui forse, un giorno, arriverà il nostro momento. No, non è così. Noi siamo il futuro è vero ma vogliamo incidere sul presente. Un progetto con i giovani per cambiare Roma ma coinvolgendo esperti. Persone che hanno ottenuto risultati ai quali non si può dire non sai fare niente''. Lobuono dribbla da subito l'accusa di inesperienza. ''Non sono stati i giovani a portare Roma in queste condizioni. Poi parlano tutti del nostro programma, a breve arriverà, ma qualcuno l’ha visto quello del partito democratico e quello della Lega? Noi portiamo delle proposte. Non è scritto da nessuna parte, ad esempio, che il trasporto pubblico deve essere sempre in perdita. Prendiamo Cotral: perdevano 60 milioni l'anno, ora sono in positivo di 30''.

''Nessuno ci finanzia'' - Nato a Lecce ma da anni a Roma, alle spalle la fondazione due sturt-up, Lobuono nega che dietro la Giovine Roma ci sia una grande finanziatore. ''Qualcuno è arrivato a dire che sono parente di un importante imprenditore pugliese. Io neanche lo conosco! Magari ci fosse qualcuno, noi non abbiamo un euro! Nessuno ci finanzia''.

Raggi? ''Grande coraggio su legalità ma no a Olimpiadi grande errore'' - Quanto alla sindaca Virginia Raggi, per ora unica in campo nella sfida per il Campidoglio, Lobuono sottolinea che ''sul tema della legalità penso che Virginia Raggi con lo sfratto ai Casamonica abbia avuto un coraggio che tante persone prima di lei non hanno avuto. Per il resto ho molte critiche. Sulle Olimpiadi è stato un errore non tanto nel dire di non volerle fare, è legittimo, ma sulla motivazione utilizzata. 'Noi non facciamo le Olimpiadi per paura della corruzione'. Se una città si ferma a questo è una città morta. Da parte nostra però non ci saranno polemiche, non ci saranno attacchi''.

''Siamo per il dialogo e vogliamo parlare con tutti. Anzi faccio l'invito mi piacerebbe incontrare il sottosegretario del Pd Roberto Morassut per parlare sulla possibilità di dare più poteri al sindaco di Roma, mi piacerebbe incontrare Manzella sottosegretario al Mise che ha detto che a Milano si studia il tema delle start-up nelle scuole. Sono d'accordo con lui, bisogna farlo anche a Roma''.

Dialogo con tutti, dunque, ma, assicura, ''il logo della Giovane Roma lo vedrete sulla scheda elettorale. L’obiettivo è arrivare da soli alle elezioni, cercare di far raccogliere molti consensi al progetto così da riproporlo a livello nazionale. Oggi prendiamo Roma, domani prendiamo l’Italia''. Poi conclude: ''Ci vediamo sui social e in piazza''.

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