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Parlamento uno e trino, ecco la proposta del Pd

01 ottobre 2020 | 16.26
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Ceccanti sintetizza la proposta di riforma istituzionale elaborata dal partito e presentata dal segretario Zingaretti

(Fotogramma)
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"Un Parlamento uno e trino". Stefano Ceccanti, capogruppo del Pd in commissione Affari costituzionali della Camera, sintetizza così la proposta di riforma istituzionale elaborata dal partito e presentata questa mattina dal segretario, Nicola Zingaretti, nella sede Dem. Parlamento uno, perché in seduta comune darà e toglierà la fiducia al governo; si esprimerà sulla legge di Bilancio; sull'autorizzazione all'indebitamento; sulla conversione dei decreti legge; sulle ratifiche dei Trattati internazionali; sulle comunicazioni del presidente del Consiglio prima e dopo i Consigli europei.

Ma anche Parlamento trino, in un contesto di bicameralismo temperato, che vedrà il Senato, integrato da 21 rappresentanti delle Regioni, pronunciarsi sulla valutazione dell'impatto delle politiche pubbliche sui territori; esercitare i poteri oggi in capo alla commissione bicamerale per le Questioni regionali, che viene abolita; essere titolare del potere di inchiesta parlamentare.

Alla Camera invece l'approvazione in via definitiva di tutti i disegni di legge, esclusi quelli riservati al Parlamento in seduta comune, nonché quelli relativi a leggi di revisione della Costituzione, alle altre leggi costituzionali e alle leggi elettorali, approvati paritariamente da ciascuna Camera.

Viene introdotta la sfiducia costruttiva, l'obbligo del presidente del Consiglio di presentarsi prima al Parlamento in caso di dimissioni, la possibilità di revoca dei ministri da parte del Capo dello Stato su proposta del premier, con la stessa procedura quindi che ne disciplina la nomina.

Una proposta, spiega Dario Parrini, presidente della commissione Affari costituzionali del Senato, che rappresenta "la logica conseguenza del Sì al referendum, per aprire un percorso di riforme".

"Un ulteriore passo - aggiunge il capogruppo del Pd alla Camera, Graziano Delrio - verso l'attuazione dell'accordo di governo" e "la progressiva riconquista della centralità del Parlamento". Obiettivi, annuncia il vicesegretario, Andrea Orlando, da raggiungere attraverso il coinvolgimento di tutte le strutture territoriali del partito, "per far tornare il Paese a discutere sull'opportunità del cambio di assetto istituzionale".

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