L'arrivo del premier accolto dall'applauso delle persone presenti all'esterno dell'edificio nonostante la pioggia: "Non mollare"
Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il ministro dell'Istruzione Lucia Azzolina sono in visita alla scuola "Francesco Gesue" di San Felice a Cancello, in provincia di Caserta. L'arrivo di Conte è stato accolto dall'applauso delle persone presenti all'esterno dell'istituto nonostante la pioggia: "Non mollare", ha urlato qualcuno rivolgendosi a Conte. Il premier e il ministro, accolti dal sindaco e dal dirigente scolastico, incontreranno i docenti e gli alunni della scuola, recentemente oggetto di atti vandalici.
Nel corso della visita il presidente del Consiglio si è informato sugli spazi e i locali di cui la scuola ha ancora bisogno, parlandone con il sindaco e con il comandante dei Vigili del fuoco. Gli insegnanti hanno ringraziato Conte per la visita all'istituto spiegano che "avere lo Stato vicino è una cosa importante". La dirigente scolastica ha ringraziato il premier per i fondi ricevuti, che hanno permesso l'acquisto di 120 tablet.
"Qui come in tanti altri posti il ritorno della didattica in presenza e il ritorno a scuola di questi bambini è una vittoria per l'intero paese", ha detto Conte, aggiungendo che "in un contesto così difficile dobbiamo anche considerare che molti non riuscivano con la didattica a distanza a seguirla in modo efficace, quindi la presenza è molto importante".
Il premier ha ammesso che "ci sono criticità che non nascondiamo, continueremo a cercare di risolverle nelle prossime settimane e nei prossimi mesi. E' un anno scolastico particolare, difficile, è una sfida che dobbiamo vincere tutti insieme". "Sicuramente - ha annunciato - nel piano di recovery nazionale dedicheremo grande attenzione e quindi una parte cospicua degli investimenti agli asili nido, scuola, università, ricerca". "E' una filiera - ha aggiunto - la filiera della formazione e dell'istruzione che è fondamentale, altrettanto fondamentale per farci tornare a crescere, per non mandare i giovani all'estero, per farci tornare competitivi. Ne va non solo della qualità di vita dei nostri cittadini e delle nuove generazioni, ma anche della competitività del sistema paese".