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Mascherine all'aperto, Conte: "Valuteremo obbligo"

02 ottobre 2020 | 16.33
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Il premier al termine del Consiglio europeo a Bruxelles: "Chiederemo proroga stato emergenza fino al 31 gennaio, non significa lockdown né abuso di potere". E sottolinea: "Contagi crescono contagi, tenere altissima soglia attenzione", "scaricare Immuni è imperativo morale". L'ipotesi nel nuovo Dpcm

(Foto Afp)
(Foto Afp)

L'obbligo di indossare la mascherina anche all'aperto "è una decisione che il governo non ha preso. E' stata appena adottata da qualche regione, che ha valutato la situazione come critica". Lo sottolinea il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, rispondendo, in conferenza stampa al termine del Consiglio Europeo a Bruxelles, ad una delle poche domande che è stato possibile porgli.

"Siamo in costante aggiornamento con il ministro della Salute e gli esperti - prosegue il premier - torneremo ad aggiornarci in queste ore, ci confronteremo con i presidenti delle Regioni e valuteremo. Al momento non abbiamo deliberato nessuna misura in questa direzione", sottolinea .

Ipotesi mascherine obbligatorie all'aperto nel nuovo Dpcm

Il governo chiederà la proroga dello stato di emergenza a causa della pandemia di Covid-19 fino al 31 gennaio 2021, ha poi affermato. "Non lo abbiamo ancora deliberato - dice Conte - perché vogliamo un confronto con il Parlamento. La proposta è quella di prorogare lo stato di emergenza fino al 31 gennaio. Adesso siamo in stato di emergenza, ma non significa che stiamo vivendo un lockdown, né che qualcuno sta abusando dei pieni poteri. E' una possibilità contemplata dal nostro Codice della Protezione Civile e ci consente di mantenere facoltà e poteri che sono necessari per queste situazioni".

"Significa - spiega Conte - mantenere in piedi e in piena efficienza la macchina della Protezione Civile, significa mantenere in piedi i poteri del commissario straordinario Arcuri, significa poter allestire e gestire le strutture per i malati, usare i volontari, spostare il personale medico dove c'è necessità. Questo è il senso della richiesta dello stato di emergenza. E non conviene farlo di mese in mese, quindi la richiederemo fino al 31 gennaio", conclude.

I numeri relativi ai contagi da coronavirus Sars-CoV-2 in Italia, anche se sono migliori di quelli di altri Paesi, consigliano di tenere "molto alta la soglia di attenzione"perché la "pandemia" di Covid-19 non è finita, ha detto ancora il premier.

"Dobbiamo essere tutti consapevoli che abbiamo una pandemia in corso. C'è stato negli ultimi giorni, in particolare ieri, un segnale di crescita dei contagi. Ieri abbiamo fatto tantissimi test, erano 120mila in 24 ore, ma sicuramente rimangono numeri che devono spingerci a tenere molto alta la soglia di attenzione", ha aggiunto.

"Peraltro - prosegue - abbiamo ripreso l'attività scolastica e nelle comunità scolastiche c'è un ulteriore motivo di attento monitoraggio. Noi abbiamo fatto le nostre scelte, rafforzando il sistema sanitario, facendo tanti test. Abbiamo fatto molti investimenti nella scuola per assicurare il distanziamento, abbiamo misure precauzionali che ci consentono di affrontare anche questa fase. Questo non significa che possiamo cantare vittoria", conclude Conte.

Scaricare sul proprio telefonino la app Immuni è un "imperativo morale", ha allora sottolineato Conte annunciando che presto "partirà una campagna" cui "dovrebbero aver aderito tutte le principali testate giornalistiche, pubbliche e private. Sul servizio pubblico ci contiamo, ma il fatto che abbiano aderito anche le reti private mi fa molto piacere".

La campagna, continua Conte, servirà a "promuovere la diffusione della app Immuni. E' uno strumento utile perché facilita il contact tracing", il tracciamento dei contatti con chi risulta positivo al coronavirus Sars-CoV-2, in modo da poter spezzare la catena del contagio. "Pur essendo facoltativo, non obbligatorio, è sicuramente un imperativo morale, un obbligo morale contribuire e partecipare a questo programma, perché significa rendere più efficiente il sistema di tracciamento".

"I dati - ricorda Conte - rimangono anonimi, anche la localizzazione è disattivata. Viene rispettata completamente la privacy, ma scaricando la app Immuni tutti quanti daranno la possibilità al nostro sistema di prevenzione di essere più efficiente", conclude.

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