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Comunali, ex pm Ingroia sconfitto a Campobello: "Hanno vinto paura e rassegnazione"

05 ottobre 2020 | 20.24
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(Foto Fotogramma)
(Foto Fotogramma)

Sconfitto a Campobello di Mazara l'ex pm antimafia Antonio Ingroia. Nella cittadina del Trapanese, dove l'affluenza alle urne è stata del 54,48 per cento, si avvia alla riconferma il sindaco uscente Giuseppe Castiglione, che, su 11 sezioni scrutinate su 14, incassa il 65,67 per cento delle preferenze. Per Ingroia solo il 19, 08 per cento voti, mentre il terzo candidato Vito Gaspare Passanante si ferma al 15,25 per cento. "Nelle terre di Matteo Messina Denaro vince la paura. La paura di cambiare, la paura della mafia, la paura del ricatto, la paura di pagare i prezzi della legalità", commenta Ingroia.

"Volevamo cambiare Campobello - continua l’ex pm antimafia - per salvarla e farla rinascere, per darle delle concrete opportunità di riscatto visto che, secondo le cifre ufficiali degli ultimi 6 anni, il comune di Campobello di Mazara sta letteralmente 'morendo' con tutti i giovani che vanno via e l’economia è in caduta libera. Per farla rinascere - prosegue Ingroia - avevamo bisogno di un voto libero dalla morsa della mafia e dei comitati d’affari. Solo la metà dei cittadini si è recata a votare. Questo è già un dato molto significativo. Credo che oggi abbia vinto la rassegnazione e la paura".

Giorni prima del voto l’ex magistrato Antonio Ingroia aveva fatto un appello alle istituzioni, lanciando un "allarme legalità e correttezza" del voto. "Ci sono precedenti, ancora al vaglio degli inquirenti che raccontano di come esista un mercato dei voti a Campobello che viene stimato in 30 euro a voto - dice -. Meno persone vanno a votare e più aumenta il peso specifico di chi compra i voti. Decenni di amministrazioni ambigue e un clima di ricatto hanno realizzato questo risultato. Noi volevamo rendere liberi i cittadini di Campobello. Liberi dall’ambiguità, dal malaffare, dalla cattiva amministrazione, dalla mafia. Dalla mafia perché più volte durante questa campagna elettorale gli altri candidati hanno sminuito i nostri appelli di legalità contro il condizionamento mafioso, spesso raccontando di un paese il cui vero problema non sarebbe la mafia. Ha perso Campobello e la Sicilia intera", conclude Ingroia.

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