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Covid, Sgarbi sbotta alla Camera: "Italia fascista e repressiva"

06 ottobre 2020 | 12.59
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Il critico d'arte e deputato contro la proroga dello stato di emergenza

Foto Fotogramma
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''L'idea che la prevenzione sia il nome che si dà alla repressione e all'idiozia e alla minaccia di nuovi provvedimenti è tutta nelle parole di Zingaretti, che ha detto: 'toglieremo dalla vita sociale coloro che sono positivi'. Come è possibile che un malato non stia nella vita sociale quando guarisce dopo 10 giorni. Quale misura repressiva, fascista e intollerabile, viene adottata da questa gente, a partire dal bravissimo e divertente presidente De Luca e da quelli che lo imitano? Perché lo stato di emergenza non c'è in Albania, in Svezia, in Francia e Germania? Perché c'è solo qui? Che Europa è la nostra? In nome di chi parliamo? Non potete parlare dell'Europa ma di un'Italia ristretta, chiusa e fascista, in cui chi è malato deve essere cacciato...''. Senza mascherina, Vittorio Sgarbi parla alla Camera, dopo le comunicazioni del ministro della Salute Roberto Speranza, e torna ad attaccare il governo Conte per la proroga dello stato di emergenza Covid. In particolare, se la prende con Nicola Zingaretti e alza la voce denunciando ''un'Italia fascista''.

''Questa -sottolinea il critico d'arte e deputato del Misto- è una malattia grave, ma, come prova Sileri, è una malattia da cui si guarisce e si è in ottima forma, non è necessariamente una malattia normale. Occorre individuare i rischi reali e non esagerarli con una psicosi collettiva che impone agli italiani la paura di camminare da solo in un bosco... C'è qualcosa di folle...Persino l'Aprea è preoccupata per Trump, come se fosse grottesco che Trump si ammali. Si è ammalato e guarirà. E' guarito Berlusconi, è guarito Briatore...''

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