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Covid, Salvini: "Governo non pensi a richiudere"

11 ottobre 2020 | 15.52
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Il leader della Lega: "L'80% dei contagi avviene a casa"

(Fotogramma)
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"Spero che al governo non ci sia nessuno che pensi di tornare a richiudere ancora locali, negozi, bar, uffici, fabbriche e scuole perché si rischia di morire. Attento sì, distanti sì, mascherati sì però non chiusi in casa". Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, a margine della Wine Week a Milano. "L'80% dei contagi - ha sottolineato - avviene a casa, questi sono i dati, quindi è inutile andare a prendersela con chi lavora". 

"Se qualcosa bisogna sospendere io direi" che deve essere, aggiunge, "il concorso straordinario per migliaia di insegnanti fissato per metà ottobre. E una follia, quello sì, lo eviterei. Eviterei questo supplizio agli insegnanti e agli studenti".

"Noi stiamo incontrando tanta gente in gamba che si mette a disposizione per Milano. Poi per la forma, facciamo primarie, secondarie, quello che vogliamo". Stiamo incontrando tanti uomini e donne in gamba che hanno voglia di mettersi a disposizione" delle città in cui si vota l’anno prossimo, ha detto rispondendo a chi gli chiedeva se è d’accordo nel fare le primarie nel centrodestra per scegliere il candidato a sindaco di Milano. "Poi se vogliamo scegliere tutti insieme o farle scegliere alla gente, figuriamoci, noi siamo nati in mezzo alla gente".

Il leader della Lega torna, poi, a smentire fughe in avanti sul cambio di collocamento del Carroccio in Europa e un eventuale approdo nel Ppe. E' un tema che "appassiona voi, non cambiamo assolutamente nulla" ha detto a margine della Wine Week a Milano, replicando a chi gli chiedeva del possibile cambio di gruppo della Lega all’interno del Parlamento europeo. "E' un dibattito surreale, giornalistico - ha rimarcato Salvini - Non cambiamo assolutamente nulla".

Quanto al sindaco Sala, dice Salvini,"la città la dovrebbe ascoltare da 4 anni e mezzo, non da domani. Noi faremo la nostra proposta a Milano a prescindere da Sala, che era partito bene nel primo periodo e poi si è fermato". "Ci sono interi pezzi di città che aspettano il rilancio - conclude Salvini - penso agli scali ferroviari, alle lungaggini per il nuovo stadio, al rilancio del dopo Expo e delle zone universitarie".

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