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Covid Napoli, oggi provvedimento De Magistris: cosa prevede

13 novembre 2020 | 08.46
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Immagine di repertorio (Fotogramma) - FOTOGRAMMA
Immagine di repertorio (Fotogramma) - FOTOGRAMMA

Sarà pubblicato nel primo pomeriggio il provvedimento anti assembramenti che il sindaco di Napoli Luigi de Magistris ha annunciato nei giorni scorsi definendolo "iniziativa clamorosa". Intervenuto a Radio 24, il primo cittadino del capoluogo partenopeo ha fatto sapere che a breve si recherà dal prefetto di Napoli, Marco Valentini, per rappresentarglielo.

Ordinanze Campania, pronte zone rosse in città con alti contagi

Nel provvedimento, ha spiegato, "metterò in campo azioni per cercare di contenere l'assembramento ma per dimostrare al Governo nazionale e al governo regionale che, dopo 20 giorni di mie sollecitazioni, ancora non ci dicono se la realtà è uguale ai dati. Quali sono queste azioni? Non lo dico, sono abituato a commentare i provvedimenti dopo. Sicuramente non chiudo singole strade e non chiudo tutta la città. Faremo un lavoro tutti quanti insieme per intervenire dove si formano gli assembramenti, lo faranno le persone che collaborano da sempre: forze di polizia, prefetto, sindaco e cittadini, perché il cittadino non è colpevole di tutta questa storia".

"L'Esercito? Se la situazione è talmente grave che c'è bisogno dei medici dell'Esercito è chiaro che concordo, ma se l'Esercito significa per controllare la gente che cammina per strada mi sembra una misura totalmente inappropriata", ha poi sottolineato. E interpellato sulle dichiarazioni del ministro degli Esteri Luigi Di Maio sulla necessità di inviare "Esercito e Protezione civile" a Napoli e in Campania, de Magistris ha risposto: "Per cosa? Se è per la gestione della parte sanitaria, allora vuol dire che c'è qualcosa che non va nell'organizzazione politica della sanità campana".

"La zona rossa non viene dichiarata per paura di rivolte? Non lo so, le interpretazioni possono essere tante e una è questa", ha detto ancora de Magistris aggiungendo: "La zona rossa la annunciò il presidente della Regione Campania in modo roboante una quindicina di giorni fa e, pochi minuti dopo, siccome fu una notizia che suscitò scalpore perché non era accompagnata da informazioni adeguate di ristoro, creò quello sconcerto. E' una lettura, ma è una lettura un po' sconcertante, perché a Napoli la maggior parte delle manifestazioni sono pacifiche. Se la situazione sanitaria è drammatica basta spiegare che bisogna fare più restrizioni, contestualmente prevedi i ristori e si va avanti".

De Magistris ha sottolineato come nelle ultime settimane ci siano state a Napoli "non meno di venti manifestazioni, tutte pacifiche. Quella", riferendosi alla manifestazione del 23 ottobre poi sfociata in disordini nei pressi di Palazzo Santa Lucia, "è stata una manifestazione particolare in cui alcune frange violente si sono infilate in un corteo pacifico. Ma non è l'unica lettura, possono essercene altre: una può essere che i dati che noi leggiamo ogni giorno non corrispondono alla realtà dei posti letto disponibili".

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