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Covid Italia, 20mila firme contro il governo: "Ci eravamo fidati di voi"

09 dicembre 2020 | 18.53
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(Fotogramma)
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In nove giorni è quasi giunta al traguardo delle 20mila firme la petizione su change.org 'Covid 19 - Ci eravamo fidati di voi'. L'istanza alla presidenza del Consiglio dei Ministri, che annovera tra i primi firmatari Mario Adinolfi, Ferruccio De Bortoli, Guido Gentili, Giovanni Guzzetta, Alberto Mingardi, Giovanni Orsina, Giuseppe Valditara, Marco Taradash, Sofia Ventura chiede al Governo concentrazione sulla pandemia, totale trasparenza, disponibilità di una base dati pubblica ed accessibile a tutti, la definizione di una metodologia per la gestione della terza ondata, delucidazioni sul piano vaccino anti covid. "Non è una responsabilità solo vostra, viene da lontano...ma noi abbiamo visto quello che voi, non altri, avete saputo fare e soprattutto non fare di fronte a questa tragedia", si legge nella petizione dove si afferma anche: "Non ci fidiamo più"

"Quando ci spiegavate che le mascherine servivano a poco, quando ci raccontavate che era inutile fare i tamponi ai non sintomatici. Quando avete deciso, unici al mondo, di tenere le scuole chiuse per sei mesi. Quando avete cominciato a governare per Dpcm, salvo anticiparli alla stampa. E abbiamo cantato dai balconi, ed esposto bandiere. Mentre la prima ondata produceva in Italia più morti, diretti e indiretti, che altrove. Ci eravamo fidati perché riconoscevamo le difficoltà di una situazione inaudita e imprevedibile", inizia il testo, e prosegue: "Abbiamo cominciato a dubitare quando abbiamo visto che dopo la prima ondata, a cavallo tra la fine della primavera e l’estate, giocavate agli Stati Generali, discutevate di come comprarvi rete telefonica e le autostrade, assegnavate forniture senza controllo, vi occupavate dei i banchi a rotelle. Poi avete chiuso le discoteche estive il 16 agosto; abbiamo capito che correvate dietro alle cose. E’ arrivata la seconda ondata. Non era certo difficile prevederla. Ciascuno di noi, ovunque in Italia, è stato colpito o ha notizie dirette di chi lo è stato. Adesso i comunicati e i proclami ufficiali sono meno credibili. Tutti conosciamo la realtà: l’inefficienza, la disorganizzazione, i malati respinti dagli ospedali, la carenza di informazioni e assistenza".

"Abbiamo scoperto che non avete mantenuto le promesse del vaccino antinfluenzale, neanche per le persone più a rischio; che avevate vietato di svolgere le autopsie sui defunti, contro ogni logica scientifica; che le terapie intensive non erano affatto raddoppiate come invece il Presidente del Consiglio annunciava in TV; che i tamponi erano pochi e le persone costrette a fare ore di coda e ai privati, intanto, in molte Regioni si proibiva di eseguirli; che Immuni era inutile, anche perché nessuno caricava i dati dei positivi da segnalare con l’App.; che spesso non si trovava nessuno a cui rivolgersi, che i numeri verdi erano muti, i medici di famiglia o subissati o assenti; che il tracciamento è stato abbandonato; che l’Italia ha riconosciuto alla Oms di non aver seguito il Piano pandemico nazionale perché vecchio di 15 anni".

"Ora - si legge ancora - non ci fidiamo più. Questa volta non canteremo dai balconi, né esporremo bandiere. Siamo diventati esigenti e diffidenti. Non ci lasceremo distrarre da promesse di riforma fiscale, rinnovamento della pubblica amministrazione, trasformazione digitale e lib ri dei sogni da “Stati Generali”.Non ci basteranno le promesse di ristori ipotetici mentre l’economia muore. Non ci interessano i processi e gli scaricabarile tra Stato e Regioni, ma ormai è scaduto il tempo per continuare a improvvisare. Pretendiamo che vi concentriate sulla pandemia".

"Per questo vi chiediamo: totale trasparenza su tutte le attività, i verbali, gli atti, di comitati, task force, centrali di appalto e ogni altro organo che ha operato nel quadro dell’emergenza; Disponibilità di una base dati veramente pubblica, aperta, su cui chiunque possa compiere elaborazioni e valutazioni e nella quale confluiscano tutte le informazioni disponibili sull’epidemia, fino a un livello di dettaglio che trovi l'unico limite nel rispetto della privacy delle singole persone; Di dirci come intendete fronteggiare una possibile terza ondata: quanti test, quale tracciamento, quanti posti in terapia intensiva, quanti respiratori, quanti posti Covid e non Covid negli ospedali, quanti ricoveri disponibili per persone in quarantena, quale assistenza domiciliare, anche tele-assistenza, per coloro che hanno sintomi lievi".

"Infine - conclude la petizione - dopo la tragica farsa del vaccino anti-influenzale, vogliamo conoscere in anticipo e in dettaglio il “piano” sul vaccino anti-covid. Approvvigionamento, distribuzione e somministrazione; come gestire la logistica e le difficoltà tecniche della distribuzione; i nomi dei responsabili, le scelte sulle priorità nella somministrazione, consentendo a ciascuno cittadino di conoscere e monitorare tutto in tempo reale".

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