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Crisi governo Conte, cosa succede oggi: le news

21 gennaio 2021 | 09.27
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Le ultime notizie su governo, maggioranza e opposizione, reazioni e commenti sull'attuale situazione politica

(Fotogramma)
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Le ultime notizie su governo, maggioranza e opposizione, reazioni e commenti sull'attuale situazione politica. Ieri il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, è salito al Colle per riferire al capo dello Stato, Sergio Mattarella, le sue valutazioni dopo la due giorni a Camera e Senato conclusasi con l'incasso della fiducia, al di sotto della maggioranza assoluta però a Palazzo Madama. L'incontro è durato poco meno di un'ora, Conte è poi rientrato a Palazzo Chigi.

22.37 - E' iniziata a Palazzo Chigi la riunione del Consiglio dei ministri.

22.34 - "Io penso che Conte non abbia esperienze amministrative e che abbia governato male. Non ha fatto tutto male, ma i dati economici, di mortalità, quelli del lavoro dimostrano che Conte e i suoi ministri non sono in grado". Lo ha detto il leader di Azione Carlo Calenda, ospite di 'Piazzapulita' su La7.

22.32 - "Il problema è capire se c'è davvero dentro le culture politiche presenti in Parlamento la disponibilità a dare una mano in questo momento così difficile. A quel punto si può ipotizzare una nuova partenza del governo e il presidente del Consiglio deciderà se partire con un Conte ter". Lo dice Graziano Delrio, capogruppo del Pd alla Camera, ospite di 'Porta a Porta' su Rai Uno. Quella del Conte ter, ha spiegato l'esponente dem, "è una delle ipotesi che pare più chiara e anche meno pasticciata".

21.56 - "L'ordine del giorno del Consiglio dei ministri convocato alle ore 21.45, a Palazzo Chigi, è così integrato: NOMINA di un Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri". E' quanto si legge in un comunicato di Palazzo Chigi.

21.53 - "Oggi elezioni più vicine? Purtroppo sì", risponde Andrea Orlando, vicesegretario del Pd, a 'Piazzapulita' su La7. "Sta succedendo quello che purtroppo noi temevamo. Pensavamo che oltre questo governo tutte le altre ipotesi fossero di molto difficile percorribilità. Purtroppo - ha proseguito Orlando - le cose ci stanno dando ragione. Noi non vogliamo mischiare i nostri voti con quelli di Salvini e Meloni, quindi un'ipotesi di unità nazionale non esiste. Mi pare che il M5S non rinunci ad avere Conte come riferimento. In politica se si escludono le vie che non sono percorribili restano quelle percorribili. Se c'è una crescita dei numeri attorno questo governo è evidente che si può andare avanti, ma non è che noi vogliamo andare avanti a dispetto dell'aritmetica".

20.59 - Nel centrodestra "oggi abbiamo parlato tutti lo stesso linguaggio". Lo dice Matteo Salvini a porta a porta, replicando all'osservazione di Bruno Vespa sulle diverse posizioni nel centrodestra verso ipotesi di governi di unità nazionale o di scopo per superare l'impasse politica.

20.28 - "Abbiamo fatto delle considerazioni, che per rispetto non metto in bocca al presidente Mattarella, ma l'ho trovato molto consapevole dei rischi e delle preoccupazioni" che derivano da questa situazione. Lo dice Matteo Salvini a porta a porta, dopo l'incontro dei leader del centrodestra con il capo dello Stato Sergio Mattarella.

20.10 - "Abbiamo riportato al Presidente Mattarella la situazione del paese reale, della crisi economica", abbiamo detto al Presidente "lei ha visto quello che è successo in Parlamento, il Var per il senatore che dormiva e poi sui lancia a votare la fiducia, mastelliani, ex forzisti, ex grillini, ex piddini, senatori a vita non è questo il Parlamento di cui gli italiani possono andare orgogliosi''. Lo dice a porta a porta Matteo Salvini, dopo l'incontro dei leader del centrodestra con il capo dello Stato Sergio Mattarella.

19.48 - ''L'auspicio è un governo istituzionale guidato da una personalità come Draghi, che porti fuori il Paese dalla crisi economica spaventosa", dovuta all'emergenza pandemica. "La previsione, invece, è che con il governo Conte l'agonia continua, aggravando ancor di più la nostra situazione economica...''. Marcello Pera è molto preoccupato della piega che potrebbe prendere la crisi di governo aperta dallo strappo di Matteo Renzi. Per l'ex presidente del Senato l'unico in grado di portare il Paese fuori dalle secche è Mario Draghi, che si metta alla guida di un governo di unità nazionale, altrimenti c'è solo il voto. ''Se non c'è la disponibilità di Draghi, vedo solo il voto, perché -sottolinea Pera- qualsiasi altra personalità di carattere politico avrebbe difficoltà ora a fare un governo di unità nazionale. Un uomo di partito, in questo momento, non ci riuscirebbe. Solo un grande tecnico fuori dai giochi politici come Draghi potrebbe salvarci, altrimenti non c'è altro sbocco che quelle delle urne. Anzi, secondo me, sarebbe di gran lunga meglio lo scioglimento del Parlamento adesso, in modo che ad aprile avremmo già un nuovo governo post elettorale".

19.47- "Quale crisi di governo? Il presidente del consiglio non è andato a dimettersi e non lo farà mai. La crisi che c'è è quella economica. Noi abbiamo lo stesso Pil del '99 dopo la pandemia. Di fronte a questa situazione, il mio personale suggerimento al presidente del Consiglio e tutti gli altri è: smettiamola di fare le polemiche che stanno facendo in queste ore. Se volete confrontarvi nelle sedi istituzionali noi vi abbiamo scritto, vi abbiamo fatto le proposte, ci siamo". Lo dice Matteo Renzi a Piazzapulita in onda stasera su La7.

19.36 - "Oggi il centrodestra compatto ha manifestato al Presidente della Repubblica la sua preoccupazione per la gravità della situazione politica. Perché mentre l’emergenza sanitaria ed economica si abbatte sui cittadini, il voto di martedì ha dimostrato che il Governo non ha più una maggioranza compatta. E la nostra convinzione è che il problema non sia semplicemente il Governo ma questo Parlamento, che non può risolvere i problemi della Nazione e che non può dare all’Italia una maggioranza compatta per fare le cose coraggiose delle quali c’è bisogno". Lo ha detto ai tg la leader di Fdi, Giorgia Meloni, al termine dell'incontro con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

19.34 - Il Consiglio dei ministri è convocato in data 21 gennaio 2021, alle ore 21.45, a Palazzo Chigi, per l’esame del seguente ordine del giorno: leggi regionali; varie ed eventuali. Lo si legge in una nota di Palazzo Chigi.

19.30 - La viceministra all'Economia Laura Castelli rilancia su Twitter il post di Luigi Di Maio, pubblicato dopo il presidente dell'Udc, Lorenzo Cesa, è stato indagato nell'ambito dell'inchiesta della Dda di Catanzaro sulle cosche della 'ndrangheta. "Il consolidamento del Governo non potrà avvenire a scapito della questione morale, dei valori che abbiamo sempre difeso e che sono fondanti del progetto del M5S", il tweet del ministro agli Affari esteri rilanciato da Castelli.

19.13 - A quanto apprende l'Adnkronos, questa sera dovrebbe tenersi un Consiglio dei ministri, attorno alle 22 a Palazzo Chigi, subito dopo il vertice europeo in videoconferenza sul Covid a cui sta prendendo parte il premier Giuseppe Conte. Sul tavolo, riferiscono autorevoli fonti, dovrebbe esserci la delega ai servizi, il che spiegherebbe l'assenza del pre-consiglio, la riunione preparatoria del Cdm.

19.11 - "Abbiamo preparato dei documenti e delle proposte di legge che il governo farà proprie, se vorrà accettarle. Il premier ha spiegato che le leggerà, si è detto aperto a tutto, è stato molto alla mano". Lo dice all'Adnkronos la deputata Piera Aiello, esponente del Gruppo Misto ex M5S, ricevuta oggi a Palazzo Chigi dal presidente Giuseppe Conte insieme ai colleghi Raffaele Trano ed Alessandra Ermellino, anche loro ex pentastellati del Misto non iscritti ad alcuna componente. "Abbiamo portato i temi dell'antimafia, che sono il mio pane quotidiano", prosegue Aiello, testimone di giustizia entrata nel 2018 alla Camera con il Movimento 5 Stelle. "Il presidente del Consiglio non ci ha chiesto niente, noi abbiamo votato la fiducia solo ed esclusivamente dopo aver valutato che in questo momento non è il caso di andare al voto. Del resto, come si fa a fare una campagna elettorale durante la pandemia? Prima pensiamo al bene dei cittadini. Noi non abbiamo chiesto poltrone e non ci è stato offerto nulla. Noi siamo persone libere che vogliono lavorare per gli italiani", conclude.

19.09 - "Ci fidiamo solo degli italiani, meglio investire due mesi di tempo dando la parola agli italiani e poi lavorare tranquilli per i prossimi 5 anni, non si possono rivedere le scene che hanno visto gli italiani al Senato questa settimana". Così Matteo Salvini, in un video messaggio al termine dell'incontro del centrodestra al Colle, ribadendo la necessità di andare al voto. "Con tre milioni i italiani che rischiano di perdere il lavoro, 500mila negozi e imprese che hanno già chiuso, otto milioni di studenti e un milione di insegnanti in difficoltà, non si può continuare ad assistere alla compravendita dei senatori, a un governo senza idee, senza una visione, senza maggioranza, l'abbiamo detto al presidente della Repubblica", conclude il leader della Lega.

18.45 - Il fair play potrebbe costare caro a Bruno Tabacci, che nelle elezioni 2018, per salvare Emma Bonino e la sua +Europa che rischiavano di restare fuori dalla competizione elettorale a causa della raccolta firme, cedette all'ex ministro degli Esteri il simbolo, 'salvando' i radicali. Ora Tabacci, che con il suo Centro democratico, al momento componente del gruppo Misto, lavora a diventare la 'quarta gamba' del governo Conte almeno a Montecitorio, potrebbe pentirsi del bel gesto. A meno che non riesca a raccogliere 20 deputati, tutti uniti per formare un gruppo autonomo a sostegno del premier e del suo governo. La questione è semplice. Alla Camera l'ex presidente Laura Boldrini non adottò le misure più stringenti assunte al Senato da Pietro Grasso: a Palazzo Madama per formare il gruppo sono necessari 10 senatori, ma è indispensabile si raccolgano sotto un simbolo che si sia presentato alle elezioni. Alla Camera, invece, 20 deputati possono formare un gruppo, dandosi un nuovo nome e contrassegno. Ma c'è un ma, ed è qui che spunta la possibile grana per i 'volenterosi' a cui si è appellato il presidente del Consiglio nelle sue comunicazioni alla Camera e al Senato. A Montecitorio l'unica deroga concessa per la nascita di un gruppo con meno di 20 onorevoli è stata prevista per Leu, che tuttavia aveva corso col proprio simbolo alle ultime elezioni, condizione sine qua non per ottenere il via libera dell'ufficio di presidenza. Che su Cd potrebbe piantare grane, visto che il contrassegno di Centro democratico compariva sì, ma solo all'interno del simbolo di 'Più Europa con Emma Bonino' presentatosi alle urne.

18.32 - "Caro Goffredo Bettini, in che modo il voto a due partiti europeisti è inessenziale per la vittoria degli europeisti? Avete una ben strana idea di democrazia. Chi non è con voi, è di destra. Noi non stiamo governando con gli alleati di Salvini e il Presidente del Consiglio di quel governo, tu sì". Lo scrive su Twitter Carlo Calenda, leader di Azione.

18.15 - "Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Antonio Tajani hanno manifestato al Presidente della Repubblica - a nome dell’intero centrodestra - la grande preoccupazione per la condizione dell’Italia: mentre emergenza sanitaria ed economica si abbattono su famiglie e imprese, il voto di martedì ha certificato l’inconsistenza della maggioranza. È convinzione del centrodestra che con questo Parlamento sia impossibile lavorare". E' quanto si legge in una nota del centrodestra diffusa dopo l'incontro al Colle tra Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Antonio Tajani, con il capo dello Stato Sergio Mattarella. "Il centrodestra ha ribadito al presidente della Repubblica la fiducia nella sua saggezza", si legge ancora.

18.08 - E' appena terminato al Quirinale l'incontro tra il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e i leader del centrodestra. Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Antonio Tajani sono rimasti con il capo dello Stato per un'ora circa.

17.39 - L'attuazione degli interventi previsti dal Recovery andrà portata avanti "attraverso il confronto con le parti sociali". Ne è convinto il segretario generale Uil, Pierpaolo Bombardieri che domani verificherà , nel corso del tavolo di confronto convocato dal premier, Giuseppe Conte, l'effettiva volontà del governo di portare avanti un "dialogo sociale" con cui disegnare e monitorare gli interventi legati al piano di ripresa e resilienza .

"Cercheremo di capire se l'esecutivo ha intenzione di usare il dialogo sociale, che non è concertazione, ma un metodo necessario in un momento cosi drammatico per monitorare meglio lo sviluppo di quanto sarà deciso dal Recovery plan", dice nel corso della presentazione del libro "Non sarà un pranzo di gala. Crisi, catastrofe, rivoluzione" dell'economista Emiliano Brancaccio. "Chiederemo peraltro al governo di allegare alla scheda degli interventi previsti dal Recovery l'impatto occupazionale per ciascun investimento ed un cronoprogramma reale. E sul lavoro testeremo la vicinanza o meno della posizione del governo con le nostre relativamente al superamento di certe politiche di riduzione dei salari e dei diritti. Non solo. Chiederemo anche quale sarà il percorso sulle politiche attive".

17.33 - Tre ipotesi sul tavolo e in tutti tre i casi il centrodestra sarebbe in vantaggio. E' quanto testato nel sondaggio di Alessandra Ghisleri di Euromedia Research per 'Porta a porta' su tre scenari di voto: la situazione attuale, lo scenario in cui in campo si presenterebbe il partito del premier Giuseppe Conte ed un terzo scenario in cui Conte fosse il leader del partito dei 5stelle. Nelle tre ipotesi testate il centrodestra distacca l’area di governo: 49% contro 36.5% nella situazione attuale; 46,9% contro il 38.4% nel caso in cui Conte formi il suo partito e 48.7% contro 39.6% con Conte alla guida dei 5Stelle. Anche i partiti avrebbero un effetto nelle percentuali a seconda dei tre scenari. Il Pd e i 5 Stelle, su tutti. Nel caso di una lista Conte, i dem dal 19,5% attuale scenderebbe al 10,6%, superato da Fdi. Mentre per i 5 Stelle: con un lista Conte scenderebbero al 10,4% (dall'attuale 14,6) mentre con il premier alla guida del Movimento salirebbero al 20,2%.

La Lega di Salvini, nel sondaggio della Ghisleri, rimane il primo partito (24.8% nella situazione attuale, 23.4% con Conte alla guida di una sua formazione politica e 24.5% con Conte leader M5S). Il Pd resta secondo partito italiano nella situazione attuale (19.5%) scende a terza formazione politica con il 10.6% nella seconda ipotesi con Conte capo di un suo partito ed è superato da Fdi che rimane stabile al 15.5% nelle tre ipotesi. Il Pd perderebbe di meno nel caso in cui i 5Stelle fossero guidati da Conte e si attesterebbe al 16.3% tornando seconda forza politica italiana. Il M5S ha, secondo il campione di Euromedia, avrebbe il 14.6% nel panorama attuale, scenderebbe al 10.4% con Conte alla guida di un suo partito che otterrebbe il 10.4% e salirebbe al 20.2% se l’attuale Premier guidasse il Movimento voluto da Grillo. Forza Italia oscilla d tra l’8 e il 7.3%. Italia Viva di Renzi, dopo lo strappo, avrebbe tra il 2.5 e il 2.8% sotto Azione di Carlo Calenda che otterrebbe tra il 3.7 e il 3.5%.

17.20 - "È evidente che questo consolidamento del Governo non potrà dunque avvenire a scapito della questione morale, dei valori che abbiamo sempre difeso e che sono fondanti del progetto 5 Stelle". Lo scrive Luigi Di Maio in un post su Facebook. "Tutto il nostro sostegno al presidente Giuseppe Conte", aggiunge il ministro degli Esteri M5S. "Con la stessa forza con cui abbiamo preso decisioni forti in passato, ora mi sento di dire che mai il M5S potrà aprire un dialogo con soggetti condannati o indagati per mafia o reati gravi", ha scritto ancora.

17.17 - Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Antonio Tajani sono arrivati al Quirinale, entrando con le autovetture all'interno del palazzo, dall'ingresso laterale di via della Dataria.

16.38 - "Non abbiamo tempo, dobbiamo ricostruire il perimetro della maggioranza e agire di conseguenza. Siamo in un paese che è nel pieno della pandemia, di tutto c’era bisogno tranne di una crisi di governo l’errore di Renzi è grave e rischia di costare caro”. Lo dice Anna Ascani del Pd a Zetaluiss.

16.38 - Una maggioranza Ursula è "può valere anche in Italia se c'è la volontà di tutti e ci si rende conto che questo obiettivo si può realizzare partendo da questa maggioranza". Lo ha detto il vice segretario del Pd Andrea Orlando intercettato dalle telecamere davanti alla Camera dei deputati.

16.32 - "Se Conte non riuscirà a trovare i numeri necessari dovremo pensare ad altri tipi di governo e sono convinto che il centrodestra non possa sottrarsi a dare il proprio contributo". Così il governatore di Regione Liguria e leader di Cambiamo! Giovanni Toti nel suo intervento alla trasmissione 'Oggi e' un altro giorno' di Rai 1. Secondo Toti il voto sarebbe programmabile "in una finestra estiva prima del semestre bianco - ha aggiunto - considero complesso andare ad elezioni ora, dobbiamo chiudere il Recovery Fund e i conti della sanità nelle regioni".

16.01 - "E' stato Renzi a creare questa condizione di precarietà e adesso non sa come uscirne". Lo ha detto Goffredo Bettini a Oggi è un altro giorno, su Raiuno.

15.56 - "Si sono fatte mille illazioni sul mio conto, tutte prive di fondamento. Nella mia vita amo da sempre parlare con i fatti. Ho trovato opportuno bloccare il cellulare per evitare commenti fuori luogo. Ho votato contro la fiducia al governo Conte e così continuerò a fare restando all'interno del centrodestra". Con queste parole la senatrice di Forza Italia Anna Carmela Minuto, interpellata da Affaritaliani.it, smentisce i rumor secondo i quali starebbe per lasciare il gruppo di Forza Italia a Palazzo Madama per sostenere il governo guidato da Giuseppe Conte.

15.35 - "Ora dobbiamo affrontare le emergenze. Poi vedremo, se in corso d'opera ci allarghiamo, con un'area liberale, moderata di centro, ben strutturata potremo pensare di arrivare a fine legislatura. Altrimenti il voto non ci fa paura". Lo ha detto Goffredo Bettini a 'Oggi è un altro giorno'. "La fiducia ce l'abbiamo. Se in queste settimane riusciamo a consolidare i numeri, avere maggior agio nella vita parlamentare, penso alle Commissioni, bene. Andremo avanti, si vara un Conte-ter, il presidente del Consiglio andrà da Mattarella e si farà quanto necessario. Però non è detto. Altrimenti il voto è lo sbocco naturale"..

15.31 - E' appena terminato negli uffici della Lega del Senato un vertice del centrodestra. Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Antonio Tajani, avrebbero fatto il punto in vista dell'incontro di stasera al Quirinale, con il capo dello Stato. Lega, Fi e Fdi sono al Colle dopo le 17. Intanto pranzo relax per Matteo Salvini, che con la fidanzata Francesca è stato avvistato presso il locale di proprietà della famiglia Verdini, a due passi dalla Camera.

15.14 - ''Non so come andrà a finire, perché la politica non si ripete mai uguale, è imprevedibile. La situazione non è delle migliori. Questo sostituire alla politica il pallottoliere, non porta nulla di buono. Penso che quando un Paese è in una pandemia come questa serve più solidarietà, non meno. Non puoi affidare i tuoi destini a 3-4 parlamentari uno dei quali quali si dichiara vegano e vuole il ministero dell'Agricoltura...''. Lo ha detto Pier Ferdinando Casini a 'Un giorno da pecora'.

14.52 - Sempre convinto del no al governo? "Certamente, non c'è nessuna novità, nessun cambio di rotta rispetto ai disastrosi 16 mesi precedenti che hanno visto un arretramento gravissimo della lotta alla mafia. E' facile per un Senato così applaudire Borsellino, che non opera più perché morto. Bisogna applaudire quelli che oggi lavorano, che sono scomodi. Non vedo motivi per cambiare la mia posizione". Lo dice a 'Un Giorno da Pecora' su Rai Radio Uno il senatore del Gruppo Misto Mario Giarrusso, ex M5S.

14.38 - "Ho appreso, con estremo stupore, la notizia comparsa in un articolo de Il Corriere della Sera e su Libero Quotidiano in merito ad un mio 'avvicinamento' alla attuale maggioranza di Governo. Si tratta di una notizia priva di qualsiasi fondamento. Spiace constatare che i giornalisti non si siano preoccupati, e non abbiano sentito il dovere, di verificare quella che non è altro se non una semplice illazione". Lo dichiara in una nota il senatore e coordinatore regionale di Forza Italia Lazio, Claudio Fazzone. "Sono sempre stato a disposizione di tutti e il mio telefono è sempre acceso. Sono sempre stato trasparente e leale ai valori che il mio partito rappresenta, concentrando ogni azione per mettere in campo politiche attive nell’esclusivo interesse dei territori e dei cittadini. Il trasformismo - conclude - è cosa che non mi appartiene come la mia storia personale e politica dimostrano. Per questo non posso accettare che si inneschino meccanismi di perversa lettura soprattutto in un momento in cui tutti, la stampa non è esente, abbiamo il dovere di dare ai cittadini certezze".

14.38 - "C'è un patto che va rilanciato e se i parlamentari Iv vogliono continuare a giocare in questo campo bene venga". Ma anche Matteo Renzi? "Mi piace chi sceglie con cura le parole da non dire e penso che mai come oggi sono state dette troppe parole, così è difficile ricucire". Chi ha parlato troppo? Renzi? "In tanti. Io ho preferito il silenzio". Lo dice Simona Malpezzi a Un Giorno da Pecora su Radio Rai Uno. "Noi non stiamo cercando senatori, cerchiamo di rafforzare la maggioranza. C'è una proposta in campo: rafforzare il governo con un patto di legislatura". Con chi ha rapporti in Italia Viva? "Con tutti, ma uno dei miei più cari è Eugenio Comincini". Mercoledì il governo va sotto su Bonafede? "Vedremo mercoledì. Penso che prima le persone vogliano ascoltare quello che Bonafede dirà".

14.32 - "Non vedo lo spazio per grandissimi allargamenti e mi sembra difficile che Fi possa sostenere questo esecutivo. Purtroppo non si riuscirà a fare quel che serve al paese, cioè un governo di unità nazionale. Se non lo si fa ora quando?". Lo ha detto a Rai Radio1, ospite di 'Un Giorno da Pecora', il senatore Pier Ferdinando Casini.

14.17 - "Facciamo spogliatoio e cambiamo squadra. Perché mercoledì il gioco si farà duro ed i duri cominceranno a giocare. Conte deve dimettersi, chiedere un nuovo incarico e domandare alle forze di maggioranza di rimettersi al lavoro. Puntando a tecnici d'area su giustizia, infrastrutture e scuola. Va replicata la modalità Manfredi (ministro dell'Università e della ricerca - ndr)". A parlare all'Adnkronos è l'ex ministro dell'Istruzione Lorenzo Fioramonti che spiega: "Con un passaggio del genere sono sicuro che recupereremmo l'80 per cento dei parlamentari Iv, invece di fare campagna acquisti con Forza Italia o chissà dove". "E' interesse delle forze di maggioranza attuare un'operazione del genere, magari isolando Renzi che tra l'altro di fronte ad un governo autorevole avrebbe difficoltà ad andare all'opposizione - spiega l'ex ministro dell'Istruzione - Il presidente del Consiglio sta sbagliando perché sta cercando di pescare, producendo instabilità ed un governo raccogliticcio che gioca a favore del leader di Italia viva. Per governare - rimarca - servono una maggioranza bulgara, un presidente del Consiglio e due vice, Pd e 5s, ed una squadra di tecnici d'area. Non l'ennesimo accrocco in cui il governo è appeso a senatori ex pentastellati. Mi vergogno di questo tipo di cose".

Quindi, rispetto a quanto scritto da Francesco Merlo su La Repubblica, precisa : "Io non costruisco ponti per Conte. Ho votato la fiducia e chiedo un governo autorevole mantenendo la maggioranza di centrosinistra, senza andare a pescare improbabili costruttori nel centrodestra".

14.16 - "Con le dimissioni della Ministra Bellanova in questo momento di crisi dove l'obiettivo è solo quello di sostenere tutte le aziende agricole e del nostro agroalimentare che non hanno mai smesso di lavorare nonostante l'emergenza e le difficoltà, si riapre il toto-nomi sul prossimo Ministro. La commissione Agricoltura ha lavorato sempre seriamente sui provvedimenti, apportando miglioramenti ai decreti di quest'ultimo anno e alla recente legge di bilancio". Lo dichiara la deputata del MoVimento 5 Stelle Chiara Gagnarli, capogruppo in commissione Agricoltura della Camera.

"Ci aspettiamo quindi che il prossimo ministro abbia come unico scopo la tutela e il supporto delle nostre imprese e che dia continuità al lavoro svolto finora da tutti i commissari. Il comparto agricolo e della pesca ha bisogno di una guida responsabile e competente, per questo siamo certi che il presidente Giuseppe Conte individuerà una figura all'altezza di questo compito", conclude.

14.10 - La crisi di governo tiene banco anche in rete. Tante le ricerche degli italiani negli ultimi giorni, desiderosi di sapere di più sulle ultime vicende politiche che hanno riguardato il Belpaese. Chi si aspettava un dominio su Google del primo ministro Giuseppe Conte e di Matteo Renzi probabilmente rimarrà sorpreso nel sapere che il politico più cercato negli ultimi giorni è Alfonso 'Lello' Ciampolillo, protagonista del voto al fotofinish a favore della maggioranza a Palazzo Madama. Un sì che ha fatto discutere perché passato dal 'Var' della presidente Maria Elisabetta Casellati. È quanto emerge dall’analisi dei dati tratti da Google Trends degli ultimi 7 giorni effettuata da AvantGrade.com.

13.57 - "Per la mia storia non posso certo sostenere un governo dove alla Giustizia c'è un ministro come Bonafede. Nulla di personale nei suoi confronti, per carità, ma la sua visione della giustizia è completamente diversa dala mia...''. A parlare è il senatore azzurro, Luigi Vitali, considerato uno dei papabili 'responsabili' per un nuovo gruppo parlamentare di stampo centrista con l'Udc e pezzi di Fi pro Conte. L'ex sottosegretario alla Giustizia spiega all'Adnkronos che i pontieri del premier continuano a fare scouting, soprattutto al Senato, per garantire i numeri al governo senza i renziani, ma le trattative sono finite in un pericoloso stallo, anche perchè senza un cambiamento vero nell'attuale squadra di palazzo Chigi non si va da nessuna parte.

13.38 - ''Spero che questa pandemia finisca presto, non se ne può più. La gente è allo stremo, dobbiamo tornare alla normalità. Questo non era proprio il momento di fare una crisi di governo...''. Mariano Apicella, il 'menestrello' di casa Berlusconi, non capisce le ragioni che hanno spinto Matteo Renzi ad aprire una crisi in piena emergenza Coronavirus. Non cita direttamente il leader di Iv ma insiste e dice all'Adnkronos: ''Io non sono certo un amante di Conte, ma non capisco, non c'era affatto bisogno di una crisi adesso''. Il musicista napoletano si tira fuori dalle polemiche di questi giorni sui 'responsabili', che toccano da vicino anche Forza Italia con varie 'defezioni' pro Conte e sorride: ''Se la politica va ovest, io vado ad est...''. Un pronostico sul governo? Ci sarà il Conte ter o si farà un esecutivo di unità nazionale con Silvio Berlusconi dentro? ''Se non si va alle elezioni, non vedo soluzioni'', replica Apicella, che aggiunge: ''Non credo proprio che Berlusconi farà mai accordi con la sinistra. La situazione è molto complicata''.

13.33 - "Per il Pd è decisivo correre, diamo dare risposte agli italiani, serve sostenere l'economia e rafforzare il recovery plan. Matteo Renzi ha aperto un crisi al buio e noi abbiamo evitato conseguenze drammatiche per il Paese. Ora occorre rafforzare la maggioranza per andare avanti". Così Roberta Pinotti, responsabile riforme del Pd, ai Tg.

13.25 - "Con chi è sotto indagine per associazione a delinquere nell'ambito di un'inchiesta di 'ndrangheta non si parla. Punto. Tutti sono innocenti fino a sentenza definitiva ma non tutti possono essere interlocutori in questa fase. Si cerchino legittimamente i numeri in Parlamento tra chi non ha gravi indagini o condanne sulle spalle". Lo dice all'Adnkronos Alessandro Di Battista, dopo il blitz in Calabria contro la 'ndrangheta, che ha portato alla perquisizione della casa romana del segretario dell'Udc Lorenzo Cesa, dimessosi immediatamente dai vertici del partito-

13.08 - E' una tegola che cade sulla strada dei 'costruttori', fermando i negoziati. E manda in fibrillazione il M5S, "perché va bene tutto, ma a tutto c'è anche un limite", uno degli sms che gira nelle chat dei parlamentari grillini. Il blitz in Calabria contro la 'ndrangheta, che ha portato alla perquisizione della casa romana del segretario dell'Udc Lorenzo Cesa, dimessosi immediatamente dai vertici del partito, rende ancor più complessa la partita dei 'volenterosi', da raccogliere in Senato sotto il simbolo dell'Udc, di fatto costruendo una quarta gamba al governo Conte. Quarta gamba che al momento non c'è, e che trova l'ennesima battuta d'arresto. "Siamo rimasti senza interlocutore, perché di fatto le trattative noi le portavamo avanti con Cesa", dice all'Adnkronos uno dei 'pontieri' in prima linea per mettere in salvo il governo. Convinto che il banco sia a un passo dal saltare. "Conte si è speso martedì, per il voto di fiducia in Senato - dice - ma ora è sostanzialmente fermo. Non può aspettarsi che le firme dei senatori 'volenterosi' planino spontaneamente sul suo tavolo, deve spendersi in prima persona, chiamarli uno a uno e dare garanzie che al momento non ci sono".

12.59 - "Mi auguro che domani inizi davvero una fase nuova, in cui il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali e delle parti sociali abbia come obiettivo non solo gestire l'emergenza, ma di progettare davvero un nuovo modello di Paese. Mi aspetto che si avvii finalmente un confronto su il piano da presentare all'Europa". Così il leader Cgil Maurizio Landini alla commemorazione di Emanuele Macaluso commenta la convocazione per domani da parte del premier Giuseppe Conte. "Non credo che una discussione molto importante si possa esaurire in un incontro. Credo però che sia un segnale positivo passare dalle parole ai fatti. Era stato annunciato in Parlamento e credo che adesso bisogna davvero non perdere questa occasione", dice ancora . "C’è bisogno di discutere e definire dei progetti precisi per far ripartire il lavoro e l’economia, c'è bisogno di accompagnare questo piano con delle riforme molto profonde: dalla riforma degli ammortizzatori sociali alla riforma fiscale, a quella della pubblica amministrazione, alla riforma delle pensioni", conclude elencando i temi prioritari secondo il sindacato.

12.54 - "Siamo socialisti e liberi. In questi giorni non potevamo avventurarci, rispetto alla crisi, in scelte diverse. Non potevamo far saltare il tavolo nella speranza di ottenere qualcosa. Abbiamo sostenuto il governo, abbiamo pensato al Paese". Lo dice il segretario del Psi Enzo Maraio nella sua newsletter. "Restiamo dove siamo sempre stati e faremo sentire ancora la nostra voce. Lo faremo sui vaccini, sulla scuola, lo faremo per dare sostegno a chi ha più bisogno. Solleciteremo le forze di maggioranza per rilanciare l’azione dell’Esecutivo, inviteremo gli alleati a ripensare la coalizione", sottolinea tra l'altro Maraio. "Dovremo fare, ed è nelle nostre possibilità, la differenza sui temi. Sarà questa la nostra missione, la nostra scommessa. Punto su punto. Disponibili ad ascoltare ogni critica, a ricevere ogni suggerimento, indisponibili ad accettare lezioni da chi negli anni è stato timido o distratto mentre noi, con i nostri militanti, con tutti voi, tenevamo viva la tradizione socialista. Con il suo nome, con i suoi simboli", conclude il segretario del Psi.

12.39 - "Il Paese soffre di una sovrapposizione inedita di crisi: quella pandemica, quella economica e, da ultimo, quella politica, creata per irresponsabilità e sete di potere dei suoi ‘attori’ di maggioranza. Il centrodestra, con serietà, ha il dovere di contrapporre il senso della realtà e delle istituzioni traghettando il Paese fuori dalla crisi”. Lo dicono i deputati di Cambiamo! Stefano Benigni, Manuela Gagliardi, Claudio Pedrazzini, Giorgio Silli e Alessandro Sorte. “Chiedere il voto ora - proseguono - non è la risposta ai problemi del Paese. Vanno piuttosto chiamate a raccolta le energie migliori, sostenute da un largo fronte repubblicano, per un Governo di salute pubblica che risani l'Italia, che sappia indicare progetti utili per le risorse del Recovery Fund, che faccia ripartire la scuola in totale sicurezza ed eroghi veri ristori affinché nessuno sia lasciato indietro, che gestisca la campagna vaccinale con efficienza e rapidità. Non è una missione impossibile se tutti condividiamo la consapevolezza che non è più tempo di propaganda, ma di concretezza e lucidità”, concludono.

12.29 - “Parlamentari in vendita, Var in Senato, governi minestrone, alleanze solo per la poltrona. Basta, fiducia negli italiani, la parola passi a loro!'. Lo dice il leader della Lega Matteo Salvini. Oggi il centrodestra è atteso al Colle, per un incontro con il capo dello Stato.

12.25 - “Hanno ragione Giovanni Toti e Luca Zaia. Nella drammatica crisi sanitaria ed economica che stiamo vivendo, con centinaia di morti al giorno, il piano vaccinale interrotto dalle inadempienze del fornitore, oltre un milione di posti di lavoro appesi a un filo e decine di crisi industriali aperte, risulta insensata l’alternativa proposta dalla politica agli italiani: o un governicchio sorretto da occasionali transfughi oppure elezioni anticipate". Lo dichiara Mara Carfagna, vicepresidente della Camera e deputata di Forza Italia. "La sola prospettiva patriottica in questo momento - prosegue l'azzurra - sarebbe un governo di salvezza nazionale, con una guida autorevole e un sostegno largo, nel quale tutti remino nella stessa direzione. E’ una possibilità che è stata finora scartata perché va contro gli interessi dei singoli partiti e le ambizioni dei loro dirigenti, ma è la sola che salverebbe gli interessi degli italiani: delle imprese messe a rischio dalla pandemia, dei lavoratori rimasti senza reddito, delle famiglie impoverite e costrette all’elemosina dei pacchi alimentari”.

12.09 - “Un milione e 900 persone che rappresentano 292mila imprese sono a rischio chiusura: sono terrorizzato dalla filosofia che non può essere quella dei ristori, ma deve essere quella dei rimborsi e dei risarcimenti veri che consentano a queste aziende e micro imprese di vivere. Invece di occuparsi di questo Conte è il governo proseguono nella caccia alla maggioranza al ‘ndo’ cojo cojo di senatori e deputati che trovo avvilente”. Lo ha detto Giorgio Mule’, deputato di Fi e portavoce dei gruppi azzurri di Camera e Senato, a Mattino5.

11.55 - "Nei prossimi giorni è possibile allargare la base parlamentare per consolidare la maggioranza ottenuta sia alla Camera sia al Senato. Imprese e cittadini ci chiedono di andare avanti nella protezione dalla crisi economica con il nuovo decreto ristori e anche nella definitiva approvazione del Recovery plan italiano". Lo afferma il capogruppo di Liberi e Uguali alla Camera, Federico Fornaro. "L’ascolto delle ragioni delle parti sociali non deve essere un passaggio formale ma un’opportunità di arricchimento della bozza del Recovery che dovrà essere anche implementata in Parlamento con l’obiettivo di renderlo uno strumento per costruire un futuro più verde e più digitale e con una maggiore giustizia sociale", conclude Fornaro.

11.30 - Il premier Giuseppe Conte, a quanto si apprende, ha convocato per domani alle 11 i leader sindacali di Cgil, Cisl e Uil. Un incontro informale in videoconferenza che avrà sul tavolo con ogni probabilità i temi su cui i sindacati stanno spingendo in questi mesi: dal Recovery plan alla proroga degli ammortizzatori, cig ma anche nuovo blocco dei licenziamenti.

11.18 - "Alle prossime elezioni ci sarà una lista liberal democratica e riformista composta da Azione, PiùEuropa e movimenti e personalità della società civile. Questa lista si colloca già oggi tra il 5,5% e il 7%, e crescerà ancora divenendo decisiva per la costituzione di ogni governo". Lo annuncia su Twitter Carlo Calenda. "Questa iniziativa è l’unica barriera che potrà impedire la formazione di un Governo anti europeo e determinare la nascita di uno riformista. Ci vorrebbe più coraggio da parte di chi nel Partito Democratico o in Forza Italia non condivide la sottomissione ai populisti", aggiunge il leader di Azione.

11.05 - "C’è una distonia totale tra le parole del premier che si rivolge alle forze riformiste ma che nei fatti raccoglie i vari Ciampolillo. Se si volesse veramente costruire una maggioranza europeista, liberale, popolare, socialista anti populista e anti sovranista si chiamerebbero Renzi, Calenda, Berlusconi, Bonino, gli stessi della maggioranza Ursula, anche con l’obiettivo di presentarsi al termine di questa legislatura agli elettori". Lo ha detto Davide Faraone a SkyStart.

10.37 - "Ieri per senso di responsabilità nei confronti del Paese, e nei confronti di chi attende aiuti e ristori, e non certo nei confronti del Governo, anche l’opposizione ha votato lo scostamento di Bilancio. Ma c’è un dato passato inosservato, perché al di là della sbandierata intenzione del premier e della sua maggioranza di allargare i voti a loro sostegno, nessuno si è accorto che ieri la maggioranza al posto che allargarsi si è già ridotta". Lo dichiara il parlamentare della Lega, Roberto Calderoli, vice presidente del Senato.

10.02 - “E’ chiaro che in questo momento questo gruppo ha una certa capacità di attrazione. Puntiamo a superare i 20 e fare un gruppo normale all’interno della dialettica parlamentare”. Lo ha dichiarato Bruno Tabacci, presidente del Centro Democratico, ad 'Agorà' su Rai Tre.

9.47 - “Siamo disponibili a costruire una nuova compagine governativa che affronti i problemi, ma non siamo disponibili a governi raccogliticci che tirano a campare". Lo afferma il capogruppo di Italia Viva al Senato, Davide Faraone, ospite a 'The Breakfast Club' su Radio Capital.

9.42 - “Ho difeso la presenza di Iv in maggioranza fino al giorno della rottura, ma le ricuciture di solito si fanno da una parte e dall'altra. Poi in assoluto, certo, tutto in politica è possibile. Comunque non vedo in alcun modo un’alleanza strategica di Renzi con Salvini e la Meloni mentre vedo nel presente l’inquietudine di tanti parlamentari IV, eletti nel Pd". Lo dice in un’intervista al quotidiano 'Il Riformista' il capogruppo Pd a Palazzo Madama Andrea Marcucci.

9.37 - "Credo che i tempi non si prestino per un esecutivo che governa per uno, due o tre voti scappati da qualche parte". Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti nel suo intervento questa mattina alla trasmissione Radio Anch'io di Radio Rai.

9.27 - "Credo che serva, nel giro di pochi giorni, come penso pretenda giustamente il Presidente della Repubblica, un numero di parlamentari, di senatori che garantisca che i numeri vengano irrobustiti, altrimenti il rischio è che, anche con le migliori idee, non si riesca a metterle in campo". Così il presidente dell’Emilia-Romagna e della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, a Mattino 5. "Dopo di che, a mio parere – aggiunge Bonaccini - non basta nemmeno quello: serve un programma di legislatura nuovo, rafforzato, e anche una nuova squadra di governo".

9.21 - "Da parte di Conte c'è stato un atteggiamento di chiusura che io considero anche arrogante, perché in questi mesi ci ho davvero messo l'anima per il contributo che ho cercato di dare come capo delegazione di Iv al governo. Da Conte mi aspettavo un maggiore ascolto, invece c'è stata solo chiusura, spesso arroganza, fino all'ultimo momento quando gli ho mandato un messaggio per annunciargli quello che stavamo per fare e lui non mi ha nemmeno risposto". Lo ha detto la senatrice di Iv, Teresa Bellanova, ospite di 'Non stop news' su Rtl 102.5.

9.00 - "Lo spettacolo del mercato allestito a Palazzo Madama è indecoroso. Uno show triste che l'Italia non merita. I 5 stelle sono passati dall''uno vale uno' all''uno vale l'altro'. Il Pd, oramai immobile, rinuncia a ogni connotazione riformista. Chiedo a Conte: non telefonare ai senatori, telefona alla Pfizer per sapere perché hanno ridotto i vaccini". Lo dice il leader di Iv, Matteo Renzi, in un'intervista ad 'Avvenire'.

8.38 - "E' irresponsabile andare avanti con un governo che sta in piedi grazie al voto di voltagabbana attratti da promesse e prebende di ogni tipo, echeggiate perfino nel discorso di Conte in aula - Lo dice Giorgia Meloni in un'intervista al 'Corriere della Sera' - Abbiamo assistito a un mercimonio, tra le righe si leggevano nomi e cognomi di quelli a cui chiedeva aiuto in cambio di qualche rassicurazione. Un assoluto scandalo, che danneggia anche l'immagine del Paese".

8.21 - "Oggi va recuperata anzitutto la fiducia del Paese. E per ottenerla, la via maestra è quella di un vero Patto sociale". Lo dice Annamaria Furlan, segretaria generale della Cisl, in un'intervista ad 'Avvenire'. Come ci tiene a precisare, "individuare le formule politiche e le soluzioni migliori non compete al sindacato. Certo, non possiamo immaginare lunghe crisi, estenuanti, perché il Paese non sopravvivrebbe. I sindacati e le altre parti sociali - continua Furlan - debbono invece impegnarsi con le istituzioni e la politica per definire il futuro del Paese basato su protezione della salute, lavoro, sviluppo, riduzione delle diseguaglianze".

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