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Berlusconi 'si affida' a Colle: "No Conte-ter: unità nazionale o voto"

23 gennaio 2021 | 21.01
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Cav 'rivela' stop Pd-M5S a esecutivo istituzionale e lancia messaggio a Salvini-Meloni

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"Mi pare che la paralisi politica si trascini senza sbocchi. Vorrei che governo e Parlamento lavorassero ogni giorno sul Recovery Fund, sul piano vaccinale, sui ristori alle categorie più colpite dalla crisi, sulle strategie per far ripartire il Paese quando finalmente la tragedia del Covid sarà alle nostre spalle". Invece, "l'attenzione del governo e dei partiti della maggioranza è tutta concentrata sulla caccia a qualche senatore disposto a cambiare schieramento...''. Con una nota a metà pomeriggio Silvio Berlusconi manifesta tutta la sua preoccupazione per come si stanno mettendo le cose: la maggioranza appare troppo sfilacciata, la crisi sembra arrivata a un punto di non ritorno, mentre il Paese ha assolutamente bisogno di stabilità.

Il presidente di Fi, che in questi giorni, apprende l'Adnkronos, avrebbe visto in Provenza Gianni Letta per fare il punto della situazione, è convinto che con un governo così debole non si può andare avanti, ma sarà il Colle a indicare la strada da seguire, soprattutto se, come sembra, il quadro politico dovesse precipitare tra mercoledì e giovedì prossimi, in occasione della presentazione in Parlamento (prima alla Camera e poi al Senato) della relazione Bonafede sulla giustizia.

Il Cav dice a chiare lettere di aver invocato ''da mesi soluzioni di alto livello e l'unità sostanziale del Paese'', ma di essere stato ''finora inascoltato''. Bisogna fare presto, in questo momento così delicato serve un governo forte, poi vediamo se ci si arriverà con il voto o in altro modo, va ripetendo in queste ore l'ex premier, che 'si affida' alla saggezza del Colle, smentendo soccorsi azzurri per mantenere a galla un Conte bis riveduto e corretto o dar vita a un Conte ter.

Forza Italia, assicura nel suo comunicato ufficiale Berlusconi, è pronta a un governo di salute pubblica con tutti dentro, ultimo tentativo per scongiurare elezioni anticipate, ma Pd e M5S si sono messi di traverso. Il leader azzurro chiama in causa direttamente la maggioranza (''la mia proposta di unità nazionale è stata esclusa, però, dal Pd e M5S'').

Nello stesso tempo, raccontano, Berlusconi parla a nuora perché suocera intenda, rivolgendosi pure agli alleati Lega e Fdi, che frenano su un esecutivo istituzionale (anche se i rumors parlano di un Matteo Salvini aperto a questa opzione, costretto a 'inseguire' Giorgia Meloni decisa a votare).

Berlusconi è pronto ad ogni evenienza, gioca come sempre su più tavoli tenendosi aperta ogni strada, anche il voto, lasciando intendere ancora una volta che andare alle urne non è certo la priorità adesso: ''Una paralisi di due mesi per le elezioni farebbe meno danni rispetto ad una paralisi di due anni di non-governo. Ma è evidente che il Paese ha bisogno di concordia e di efficienza, non di paralisi che, lunghe o brevi che siano, in questo momento non farebbero il bene dell'Italia".

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