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Dimissioni Conte, nasce gruppo ‘Europeisti’: fuori Lady Mastella

27 gennaio 2021 | 09.01
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L'annuncio della presidente Casellati in Aula

Dimissioni Conte, nasce gruppo ‘Europeisti’: fuori Lady Mastella

È ufficiale: il nuovo gruppo di ‘Responsabili’ al Senato pro Conte è nato. Si chiama Gruppo Europeisti-Maie-Centro democratico. Lo ha annunciato la presidente, Elisabetta Casellati. Ne fanno parte 10 senatori: Maurizio Buccarella, Adriano Cario, Andrea Causin, Saverio De Bonis, Gregorio De Falco, Raffaele Fantetti, Tatjana Rojc, Gianni Marilotti, Ricardo Merlo, Maria Rosaria Rossi. Manca dunque l’ex azzurra Sandra Lonardo. "Il gruppo - si legge in un comunicato - è costituito da senatori che hanno una comune sensibilità europea ed hanno riconosciuto il ruolo fondamentale del Presidente Conte rispetto alla gestione della crisi".

Con le dimissioni del premier Giuseppe Conte la crisi di governo è entrata nella fase cruciale. Nel giorno in cui iniziano le consultazioni del presidente della Repubblica Mattarella, sono diversi gli scenari all'orizzonte: dal Conte ter fino alle elezioni. Ora come ora, di fatto, con la nascita del nuovo Gruppo non cambiano però gli equilibri della maggioranza in Senato. I dieci senatori che hanno dato vita alla nuova formazione hanno infatti tutti quanti votato la fiducia al governo il 19 gennaio scorso, contribuendo al raggiungimento dei 156 voti che hanno permesso l'approvazione della risoluzione presentata dalla maggioranza sulle comunicazioni del presidente del Consiglio Conte. Inoltre i senatori Gianni Marilotti e Tatjana Rojc facevano già parte del centrosinistra in quanto provengono dal Gruppo delle Autonomie e dal Pd. Per il resto Raffaele Fantetti, Maurizio Buccarella, Adriano Cario, Saverio De Bonis e Ricardo Merlo erano nel Misto componente Maie; Gregorio De Falco nel Misto componente Azione; Andrea Causin e Maria Rosaria Rossi in Forza Italia.

Capogruppo di Europeisti-Maie-Centro democratico è stato nominato Raffaele Fantetti, vice capogruppo Andrea Causin. "L'auspicio da tutti condiviso - si legge ancora nel comunicato - è che nasca al più presto un governo di legislatura che sia fondato su un patto programmatico, che abbia come priorità il contrasto alla pandemia, impostando in modo molto più efficace un piano vaccinale in grado di garantire la salute dei cittadini italiani unitamente ad una loro forte protezione sia sociale che economica". "L'europeismo come valore fondante ha aspetti molto concreti e solidali per l'Italia - ha dichiarato Fantetti - sta ora a noi essere all'altezza del momento per definire subito il migliore Prr finanziato dai fondi europei abilmente negoziati dal presidente Conte". “Non chiamateci responsabili - ha aggiunto Ricardo Merlo, sottosegretario agli Esteri e presidente Maie - perché tutti votavamo già la fiducia al governo Conte. La formazione di questo gruppo non ha nulla a che vedere con ciò che è successo in altre occasioni in Parlamento, quando alcuni parlamentari sono passati da sinistra a destra in 24 ore”. “Il nostro è un gruppo formato da persone che hanno in comune una chiara visione europeista e che credono nel progetto per l’Italia del presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Vogliamo contribuire ad arginare certe derive euroscettiche, perché ormai è chiaro che senza l’Europa il nostro Paese sarebbe più debole e isolato. Sono convinto che il gruppo crescerà – ha concluso Merlo – si stanno già portando avanti interlocuzioni con diversi senatori".

A consegnare stamattina prima delle 9 tutta la modulistica con relative firme degli aderenti sono stati gli ex azzurri Maria Rosaria Rossi e Andrea Causin, e Raffaele Fantetti della componente Maie-Italia 23.

"Sì, in effetti sono fuori dal Gruppo che sarebbe nato in Senato. Non ho mai firmato'', aveva conferma to in mattinata all'Adnkronos la senatrice. Il colpo di scena si sarebbe consumato ieri sera alla fine di una giornata convulsa per l’'Avvocato del popolo' che decide di lanciare un appello finale a tutti coloro che hanno "a cuore le sorti della repubblica, in nome di un governo di salvezza nazionale".

Lady Mastella, a quanto apprende l’Adnkronos da fonti parlamentari della maggioranza, si sarebbe tirata fuori dopo un acceso botta e risposta con Maria Rosaria Rossi sul simbolo del costituendo gruppo. Raccontano che Lonardo avrebbe voluto inserire accanto al logo del Maie e del Centro democratico anche il suo simbolo ‘Noi campani’ con cui si era presentata alle ultime regionali in Campania a sostegno di De Luca ma l’ex forzista Rossi si sarebbe opposta. Al punto di minacciare di lasciare il tavolo delle trattative, rischiando, con un senatore in meno necessario a creare il gruppo come da regolamento, di mandare tutto all'aria.

Alla fine, ad avere la meglio, riferiscono le stesse fonti, sarebbe stata Rossi che avrebbe trovato in zona Cesarini due ‘responsabili’ (uno al posto di lady Mastella) per garantire la nascita del Nuovo contenitore politico pro Conte. Rossi smentisce nettamente questa ricostruzione ma chi ha partecipato attivamente alle trattative conferma le tensioni sulla questione del simbolo.

"Al Colle faremo il nome di Conte"

"E’ nato al Senato il nuovo gruppo Europeisti-Maie-Cd costituito dai senatori che hanno una comune sensibilità europea e che hanno riconosciuto il ruolo fondamentale del presidente Conte rispetto alla gestione della crisi in relazione al rapporto con l'Europa. Il capogruppo, eletto all’unanimità, è il senatore Raffaele Fantetti". E’ quanto si legge in una nota del gruppo Europeisti-Maie-Cd.

"La priorità -dichiarano il capogruppo Fantetti e il suo vice Andrea Causin - è che nasca un governo di legislatura che sia fondato su un patto programmatico che abbia come priorità il contrasto alla pandemia proseguendo in modo spedito con il piano vaccinale per garantire la salute ai cittadini italiani ma anche una forte attenzione alla ripresa sociale ed economica del Paese. Per questo indicheremo al Quirinale la nostra preferenza per un nuovo incarico al Presidente Conte".

"C’è la consapevolezza – continuano i Senatori - che la situazione del Paese che è uguale a molti altri Paesi europei è tragica e per l'Italia è ancora più grave perché abbiamo un sistema di piccola-media impresa, artigiana e commerciale, che soffre particolarmente delle chiusure degli stop and go per cui il primo obiettivo del Governo è quello di lavorare a testa bassa con grande qualità per superare questo periodo pandemico e tornare alla normalità possibilmente prima dell'estate", concludono Fantetti e Causin.

Pontieri al lavoro per gruppo alla Camera

Costituito il gruppo di 'responsabili' pro Conte al Senato, ora tocca a quello 'gemello' della Camera sotto l'insegna del 'Centro democratico' di Bruno Tabacci. Sono in corso contatti, telefonate, incontri, per cercare di far partire oggi l'operazione 'costruttori' anche a Montecitorio dove, per regolamento, servono venti deputati.

Molto attiva è l'ex azzurra Renata Polverini, avvistata stamane a palazzo Madama: la 'neo responsabile' di 'Cd' è stata a lungo a colloquio con i senatori della nuova formazione centrista 'Europeisti-Maie-Cd' formalizzata oggi a palazzo Madama, Ricardo Merlo e Andrea Causin.

"Dopo un confronto aperto sui temi e le proposte che abbiamo portato avanti fin dall'inizio del nostro mandato parlamentare, abbiamo deciso di aderire alla componente del Gruppo Misto Centro Democratico. Un sostegno che nasce dalla certezza che le nostre battaglie non saranno ostacolate e che anzi acquisiranno maggior forza politica. La lotta alla criminalità organizzata e il sostegno incondizionato alle istituzioni e alle politiche antimafia, la sicurezza della Repubblica e delle sue strutture e reti strategiche, l'efficienza sanitaria, il rafforzamento del ruolo geopolitico del Paese e la giustizia sociale saranno i cardini del progetto che in questa componente intendiamo rappresentare e portare avanti". Lo dichiarano le deputate del Gruppo Misto Piera Aiello e Alessandra Ermellino.

"Non si tratta quindi di un appoggio incondizionato né di un sostegno a un progetto di sopravvivenza politica di corto respiro. Non abbiamo chiesto nomine né poltrone. Piuttosto il rilancio di una visione che non può conciliarsi con il sovranismo e tantomeno può sperare di concretizzarsi in seno a un governo debole e privo di un chiaro orizzonte politico. È questa la prospettiva che ha motivato la nostra decisione", concludono.

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