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Coppa Italia, Abete: "Il mondo del pallone vittima"

04 maggio 2014 | 16.03
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Coppa Italia, Abete:

Roma, 4 mag. - (Adnkronos/Ign) - "Il calcio è vittima di situazioni che vanno oltre: gli ultrà utilizzano gli stadi per manifestazioni di potere. E' un dato di fatto: in alcuni stadi gli ultrà hanno un ruolo inaccettabile". Così il presidente della Figc, Giancarlo Abete, all'indomani della finale di Coppa Italia tra Napoli e Fiorentina. "Sulla gestione dell'evento la responsabilità spetta alle Forze dell'Ordine e alle autorità preposte. Noi come federazione siamo sempre stati e saremo sempre favorevoli ad una stretta sulle norme e sulla loro applicazione, anche se per quanto riguarda le norme sportive, le uniche che attengono alla federazione, molti tendono poi a criticarle perché le ritengono troppo punitive".

La Federcalcio è pronta a fare la sua parte: "Siamo pronti a fare la nostra parte per invertire la tendenza, senza se e senza ma. Riflettiamo ad esempio sulla idea di dare ai club il potere di vietare a vita lo stadio a certi tifosi, come il Villarreal con chi ha lanciato la banana a Dani Alves", ha aggiunto Abete sul sito della Figc.

PESCANTE: SERVE SEVERITA' NON BASTANO I DASPO - "Se pensiamo di risolvere questi problemi con il Daspo, poi sparano per strada anziché nello stadio. Il fenomeno degli hoolingans non è nato in Italia, ma in Inghilterra e lì lo hanno abbattuto, con pochi daspo e molta severità, qui da noi scivola tutto nel sociologico". E' duro il commento di Mario Pescante, membro del Cio ed ex sottosegretario con delega allo sport, su quanto avvenuto ieri sera allo stadio Olimpico.

"Io l'ho passato questo periodo, la legge la provai a portare in Parlamento nel 2004 e la ritirai frettolosamente per la ribellione trasversale, tra chi invocava la Costituzione, la più bella Costituzione del Mondo come è noto... e chi il garantismo, ed ecco i risultati -aggiunge Pescante all'Adnkronos-. Poi bisogna aspettare la morte o del tifoso o del funzionario o di qualcuno per surriscaldarci per quattro giorni e poi tutto finisce. Il problema viene da lontano, questi personaggi sono ben conosciuti alla tifoseria, alle squadre e a chi tiene l'ordine pubblico e possono fare e disfare tutto quello che vogliono, senza provvedimenti seri. La verità è che per la violenza negli stadi si interviene solo quando c'è il momento critico".

SENSI: SPETTACOLO CHE FA MALE, C'ERANO BAMBINI TERRORIZZATI - "Io mi auguro che questi episodi, che sono stati fatti vedere in tutto il mondo, non si ripetano più. L'auspicio è che non si verifichino più certi spettacoli che fanno male. Ho visto bambini terrorizzati dagli scoppi delle bombe carta, è stato come togliere il sogno a questi bambini". Sono le parole dell'ex presidente della Roma, Rosella Sensi, all'Adnkronos, su quanto avvenuto ieri sera allo stadio Olimpico. "Quello che mi ha colpito di più allo stadio sono stati i bambini spaventati. La faccia terrorizzata ha tolto tutto quello che dovrebbe essere il senso del calcio. C'era un senso di pesantezza".

"Quanto avvenuto prima della gara, con il giocatore del Napoli, Marek Hamsik a colloqui con il capo ultrà partenope, ha ricordato l'episodio del derby del 2004 quando i capi ultrà della Roma bloccarono la gara che venne fermata in seguito alle pressanti richieste dei leader delle curve per le voci, poi rivelatesi infondate, della morte di un bambino investito da un'auto della polizia. "Ricordo l'episodio che ha portato alla sospensione del derby, un episodio molto brutto. Non erano più accadute, fino a ieri, cose del genere".

CONTE: CI INDIGNIAMO TUTTI E POI NESSUNO FA NIENTE - "Periodicamente accade qualcosa, ci indigniamo tutti e poi nessuno fa niente. Sarà così anche questa volta. Stiamo peggiorando sempre di più e il rischio è quello di andare incontro ad atti delinquenziali a cui non si potrà porre rimedio. Stiamo esasperando il tutto e chi fa parte del sistema calcio non manda segnali positivi", dice il tecnico della Juventus Antonio Conte sui fatti di ieri.

NICCHI: DA ARBITRO E SQUADRE RISPOSTA IMPORTANTE A FATTI CHE FANNO RABBRIVIDIRE - "Quanto successo ieri sera è qualcosa che fa veramente rabbrividire, per fortuna in campo i giocatori sono stati bravissimi ed hanno ascoltato quello che gli aveva detto il giorno prima anche il Santo Padre, e abbiamo avuto un arbitro di grande, grande spessore", commenta all'Adnkronos il presidente dell'Associazione italiana arbitri Marcello Nicchi. "Questa è la cosa che si deve incoraggiare perché da qui bisogna ripartire", aggiunge.

SAP: IL VERO 'CRETINO' SI TROVAVA IERI SERA ALL'OLIMPICO - "Il vero 'cretino' si trovava ieri allo stadio Olimpico di Roma, indossava una maglietta inneggiante all'assassino di un poliziotto, è stato in passato soggetto a Daspo e addirittura risulta essere figlio di un boss della camorra''. E' quanto afferma Gianni Tonelli, segretario generale del sindacato di polizia Sap riguardo a Genny 'a Carogna' che indossava la maglia con la scritta "Speziale libero", aggiungendo ''vogliamo vedere adesso la stessa indignazione dei vertici della nostra Amministrazione e del Viminale".

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