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Slalom, ennesimo quarto posto Gross non ce la fa per 5 centesimi

22 febbraio 2014 | 20.21
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Slalom, ennesimo quarto posto Gross non ce la fa per 5 centesimi

Krasnaya Polyana, 22 feb. - (Adnkronos/Ign) - Mario Matt ha vinto la medaglia d'oro nello SLALOM SPECIALE MASCHILE ai Giochi olimpici invernali di Sochi. L'austriaco ha chiuso le due manche col tempo di 1'41"84, precedendo il connazionale Marcel Hirscher (1'42"12) di 0"28 e il norvegese Henrik Kristoffersen (1'42"67) di 0"83. Grande delusione per l'azzurro Stefano Gross, quarto al traguardo che vede sfumare la medaglia di bronzo per soli 5 centesimi. Escono nella seconda manche Manfred Moelgg e Giuliano Razzoli, campione olimpico 4 anni fa a Vancouver.

- BIATHLON - La Russia ha vinto la medaglia d'oro nella staffetta 4x7,5 km di biathlon maschile. Il quartetto padrone di casa si è imposto con il tempo di 1h12'15"9, precedendo la Germania di 3"5 e l'Austria di 29"8. Quinto posto per il quartetto azzurro staccato di poco meno di un minuto.

- PATTINAGGIO DI VELOCITA' - L'Olanda oro nella staffetta maschile di pattinaggio velocità. Il terzetto olandese, composto da Sven Kramer, Jan Blokhuijsen e Koen Verweij, con il tempo di 3'37"71 nuovo record olimpico, ha superato, nella finale disputata all'Adler Arena Skating Center, la squadra coreana (3'40"85) formata da Hyong Jun Joo, Cheol Min Kim e Seung Hoon Lee. Bronzo alla Polonia che ha sconfitto nella finalina il Canada. Olanda sul gradino più alto del podio anche nella stessa specialità femminile. Il terzetto olandese, composto da Irene Wust, Jorien Ter Mors e Marrit Leenstra con il tempo di 2'58"05 nuovo record olimpico, ha nettamente sconfitto, nella finale disputata all'Adler Arena Skating Center, la squadra polacca (3'05"55) formata da Katarzyna Wozniak, Luiza Zlotkowska e Katerzyna Bachleda-Curus. Bronzo alla Russia che ha sconfitto nella finalina il Giappone. Per l'Olanda sono state delle Olimpiadi trionfali in questa disciplina, dove hanno conquistato ben otto medaglie d'oro su dodici a disposizione.

- SNOWBOARD - Il russo Vic Wild ha vinto la medaglia d'oro nella finalissima dello slalom parallelo maschile battendo lo sloveno Zan Kosir, in ritardo di 12 centesimi al traguardo. Il bronzo va all'austriaco Benjamin Karl che ha battuto l'azzurro Aaron March, quarto. Altra beffa per l'Italia al femminile. L'austriaca Julia Dujmovits è oro nella finale dello slalom parallelo femminile. La Dujmovits ha avuto la meglio nella 'big final' sulla tedesca Anke Karstens che conquista l'argento. Il bronzo va a un altra tedesca, Amelie Kober, vincitrice della finalina per il 3-4 posto contro l'azzurra Corinna Boccacini.

- E un altro tris e Marit Bjoergen diventa la donna d'oro delle Olimpiadi. La 33enne norvegese ha trionfato nella 30 km mass start conquistando il terzo titolo nei Giochi di Sochi. L'exploit ha consentito alla fuoriclasse di conquistare la sesta medaglia d'oro in un'ineguagliabile carriera a cinque cerchi.

La Bjoergen, che oggi ha preceduto le connazionali Therese Johaug e Kristin Stoermer Steira, a Sochi ha conquistato 3 ori come la biatleta bielorussa Darya Domracheva e come il russo Viktor Ahn, signore dello short track. Con il bottino raccolto sulle nevi di Krasnaya Polyana, la norvegese aggiorna il curriculum olimpico che ora comprende 6 ori, 3 argenti e un bronzo.

Nessuna donna, nei Giochi invernali, ha vinto altrettanto. La fondista russa Lyubov Yegerova si è ritirata con 6 ori e 3 argenti. L'azzurra Stefania Belmondo, come Raisa Smetanina, si è messa al collo 10 medaglie ma non può competere in materia di titoli olimpici. Numeri e primati, almeno per ora, non scaldano la Bjoergen. ''Non sto pensando a quante medaglie ho. Magari ci penserò alla fine della mia carriera, ma in questo momento non mi importa'', dice la 'cannibale', che a Sochi ha steccato solo nella 30 km.

''Quella gara -dice ora- mi ha regalato enormi motivazioni''. Le avversarie-amiche non possono far altro che inchinarsi. ''Marit è un'atleta fantastica, è davvero grande. Io mi ispiro a lei'', dice la Johaug, costretta ad accontentarsi dell'argento. ''Sapevo che Marit avrebbe fatto la differenza sull'ascesa finale, io sono soddisfatta della mia prova e sono felice di salire sul podio con due compagne di squadra'', aggiunge.

''Siamo rimaste noi 3 a giocarci la vittoria -dice la Steira- e il vantaggio acquisito sulle altre ci ha sorpreso. Abbiamo collaborato e siamo arrivate in fondo''. La Bjoergen, in teoria, può puntare in futuro al record assoluto di ori olimpici. Davanti a lei resistono due monumenti dello sport norvegese: Ole Einar Bjoerndalen (8-4-1) potrebbe aggiungere altro metallo pregiato alla sua bacheca con l'ultima staffetta del biathlon e staccare ancor più nettamente Bjoern Daehlie (8-4), che ha fatto la storia del fondo. Per coronare l'inseguimento, la fuoriclasse dovrebbe proseguire fino ai Giochi di PyeongChang 2018: ''Quattro anni sono tanti e io non ringiovanisco. Voglio farmi una famiglia'', dice prima di lasciare uno spiraglio aperto: ''Se avrò ancora le motivazioni, potrei anche andare...''.

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