Krasnaya Polyana, 17 feb. - (Adnkronos/Dpa) - "Le emozioni che stavo provando in quel momento erano molto forti, mi ha chiesto quello che qualsiasi intervistatore mi avrebbe domandato. Fare domande fa parte del suo lavoro, non voleva danneggiarmi". Lo sciatore statunitense Bode Miller, fresco vincitore domenica della medaglia di bronzo nel supergigante maschile ai Giochi olimpici di Sochi, ha usato il suo profilo su twitter per spezzare una lancia in favore della giornalista americana che intervistandolo dopo la gara gli ha ricordato la scomparsa del fratello Chelone, morto ad aprile nel sonno per una crisi epilettica, provocando la reazione commossa del campione.
"Ringrazio tutti quelli che mi hanno espresso il loro appoggio. Per favore siate cortesi con Christin Cooper, quella è stata una situazione ad alta intensità emotiva, non è stata tutta colpa sua", ha aggiunto il campione 36enne rivolgendosi ai tifosi che numerosi si sono schierati al suo fianco sui social network per difendere la privacy del campione. Il bronzo ottenuto domenica è la sesta medaglia olimpica di Miller che diventa così il secondo sciatore alpino più medagliato di sempre alle spalle del norvegese Kjetil Andre Aamodt.
