Roma, 24 feb. - (Adnkronos/Dpa) - Gli atleti russi avrebbero usato il gas xenon per migliorare le loro prestazioni a Sochi e nelle precedenti edizioni delle Olimpiadi invernali. E' quanto sostiene l'emittente radiotelevisiva tedesca Westdeutscher Rundfunk, affiliata alla Ard. Secondo la Wdr gli atleti russi avrebbero inalato il gas che, come evidenziato da alcuni studi accademici, provocherebbe un aumento dell'eritropoietina, nota anche come Epo.
Il ricorso a pratiche e prodotti in grado di aumentare artificialmente la quantità di Epo nell'organismo è vietato dall'agenzia mondiale antidoping. Secondo l'emittente tedesca lo xenon sarebbe utilizzato dagli atleti russi da diversi anni. Nell'inchiesta della Wdr si sostiene anche che il ricorso al gas in questione in ambito sportivo sarebbe stato raccomandato da esponenti dei ministeri russi dello Sport e della Difesa ''con l'obiettivo di migliorare le performance degli atleti'' e in quanto lo xenon ''non è monitorato dalla Wada''.
''La nostra commissione che monitora la lista delle sostanze vietate affronterà presto la questione. L'argomento sarà trattato già nella prima riunione dopo le Olimpiadi'', ha assicurato il presidente dell'agenzia mondiale antidoping, Craig Reedie, alla Wdr. L'ex n.1 della Wada, Richard Pound, non ha dubbi: ''Rendiamoci conto senza alcun dubbio che si tratta di doping. Non si può dire che le regole non sono chiare''.