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Ancelotti: “Ai Mondiali l’Italia non è favorita ma è rispettata”

27 maggio 2014 | 15.59
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Carlo Ancelotti
Carlo Ancelotti

“La Spagna è la favorita insieme al Brasile. L’Italia può fare bene, ha forza ed energia, ma sulla carta non è la favorita”. Lo ha detto Carlo Ancelotti, tecnico del Real Madrid, parlando dei Mondiali in occasione della cerimonia di consegna del premio Enzo Bearzot al Salone d’Onore del Coni.

”L’Italia è sempre molto rispettata e giocarci contro non è mai facile. Ho parlato con i miei giocatori, spagnoli e portoghesi, e tutti la rispettano. Io faccio tanto tifo per gli azzurri e sono convinto che Prandelli farà il massimo”, ha aggiunto Ancelotti, prima di soffermarsi sulla situazione del calcio italiano.

”Il nostro calcio è sempre competitivo dal punto di vista tecnico-tattico, ma mancano le infrastrutture e un ambiente positivo. Al top in questo momento c’è l’Inghilterra che negli anni ottanta aveva più problemi dell’Italia, ma li hanno risolti. Io considero l’Inghilterra un paradiso per le infrastrutture, la cultura e l’ambiente intorno alle partite. In Italia poi c’è un problema di qualità perché non c’è la possibilità di investire come anni fa. I grandi presidenti hanno deciso di non investire più come prima, quindi le grandi risorse vanno trovate da un’altra parte. Il Real non ha un presidente che mette tanti soldi ma la società è ben strutturata e ha 120mila soci che sono un ottimo organo di controllo. Cosa serve al calcio italiano per tornare ad alti livelli? Un po’ di pazienza e qualche soldino...”, ha risposto Ancelotti.

Inzaghi e il Milan - “Inzaghi ha un entusiasmo straordinario e voglia di fare, ha le caratteristiche giuste per allenare il Milan”, dice Ancelotti. “Inzaghi ha già fatto esperienza nel settore giovanile, conosce l’ambiente. E se diventerà l’allenatore del Milan buona fortuna”, ha aggiunto Ancelotti.

Ancelotti ha anche elogiato Clarence Seedorf: “Alla fine credo che il suo lavoro lo abbia fatto, perché ha preso il Milan in un momento molto difficile e ha fatto un buon girone di ritorno. Poi -ha evidenziato il tecnico emiliano- la società ha il diritto di valutare come meglio crede”. Ancelotti ha poi risposto con un secco “no” a chi gli ha domandato se ci sia stata la possibilità di un suo ritorno al Milan.

”Ho iniziato adesso con il Real -ha detto ancora-, poi si fa presto a dire che Ancelotti salta se non vince la finale di Champions... La vittoria ha tanti padri, la sconfitta uno solo. E quando si perde è sempre colpa dell’allenatore. Io comunque sto molto bene al Real Madrid e spero di continuare. Il prossimo anno dovremo ripresentarci ed essere competitivi come in questa stagione”.

La stagione della Roma - “La Roma ha fatto un’ottima stagione, nonostante avesse un allenatore nuovo è riuscita a stare in lotta fino alla fine”. Ex giocatore della Roma, Ancelotti dedica anche un pensiero al suo ex compagno di squadra Agostino Di Bartolomei a pochi giorni dal ventennale della sua scomparsa, il 30 maggio. “E’ sempre nei nostri pensieri e nei miei. Cosa potrebbe dare al calcio di oggi? Quello che diede nel calcio di allora: qualità, esperienza, serietà, professionalità. Un’immagine positiva per tutti i giovani’’.

Allenare la nazionale - “Allenare la Nazionale del proprio paese è sempre un traguardo”, dice. Poi una battuta: “Mi piace ancora stare sul campo tutti i giorni, mi diverte tantissimo il rapporto quotidiano con la squadra. Quando penserò di non divertirmi più chiamo la Figc...quando scade il contratto di Prandelli?”.

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