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Il rigore di Gianfranco Teotino, ‘futebol bailado e jogo bonito per tutti’

16 giugno 2014 | 15.39
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(Infophoto)
(Infophoto)

Peccato per gli orari che in Italia non sono proprio comodi. Peccato perché finora è un Mondiale meraviglioso. Sembra che il fatto di giocare in Brasile abbia come cancellato gli acciacchi e le fatiche di una stagione logorante. Sembra che proprio perché si gioca in Brasile gli dei del pallone abbiano deciso di ispirare tutti i campioni più grandi.

Aspetti Neymar? Ecco Neymar, doppietta e migliore in campo. Aspetti Robben? Altra doppietta e meraviglie a cento all’ora. Aspetti Balotelli? Gol, impegno e una dedizione da far schiattare di rabbia tutti i milanisti. Aspetti Benzema? Arrivano tre gol, tanto per iniziare. Aspetti Messi? Ecco subito servito il lampo del campione.

E ovunque piovono gol: 37 in 11 partite, mai una media così alta in tutta la storia dei Mondiali. Quattro anni fa, in Sudafrica, per dire, nelle prime 11 partite ne erano stati segnati 18, meno della metà. E’ scattata una corsa all’emulazione che rende le partite più spettacolari. E ci sono tutte le premesse perché duri. Futebol bailado e jogo bonito per tutti. Evviva il Brasile.

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