L’Italia ipertecnologica, l’Italia che ha battuto l’Inghilterra con il fondamentale contributo della scienza, l’Italia che per certi versi si augura che a Recife, dove venerdì si giocherà alle 13 locali, ci sia lo stesso caldo e la stessa umidità di Manaus, per stroncare nuovamente gli avversari anche sul piano fisico, l’Italia della programmazione e della concordia, quando non te lo aspetti scivola su una buccia di banana in mezzo ai pali.
Distorsione alla caviglia. Forse. O forse infiammazione al tendine tibiale. O forse fastidio che arriva fino al ginocchio. O forse un po’ di tutto questo con una contratturina muscolare in sovrappiù. Brutto guaio. Mondiale a rischio. No, per fortuna, magri rientra già con la Costa Rica. Però meglio sarebbe aspettare l’Uruguay. Comunque ieri si è allenato. Almeno un po’. Quanta vaghezza.
Possibile che con i moderni mezzi a disposizione dello staff medico azzurro, con la riconosciuta bravura dello staff medico azzurro, non si possa sapere esattamente che cosa ha Buffon? Non che la cosa in sé sia drammatica. Fra l’altro Sirigu ha dimostrato di essere all’altezza, eccome. Ma intorno al caso c’è come una nebbiolina. Anche sulle modalità dell’infortunio. In allenamento? Mentre per scaricarsi un po’ a fine sessione partecipava al gioco dei tiri in porta nella parte di tiratore anziché in quella di portiere? Un incidente, diciamo così, domestico? Boh. E’ un mistero buffo. Anzi, Buffon.
