Questo è un calcio di rigore contro il luogo-comunismo di chi pensa che Blatter sia sempre e comunque il male del calcio. Contro il fondamentalismo alla Maradona, pronto ad emettere la sua fatwa giornaliera nei confronti di chiunque non sia fedele alla sua religione. Contro il falso perbenismo alla Platini, il profeta del fair play finanziario che intrattiene rapporti diplomatici e d'affari al limite del lecito con gli emiri del Qatar, proprietari del Paris St. Germain e cacciatori con ogni mezzo dei voti necessari per ottenere i Mondiali del 2022.
Sarà perché è alla ricerca del consenso e della maggioranza necessari ad ottenere il suo quinto mandato da presidente, ma in realtà tutto quanto stanno facendo Blatter, e la Fifa nel suo insieme, in occasione di questo Mondiale brasiliano è assolutamente positivo. L'introduzione della goal line technology e dell'utilizzo dello spray per segnare la distanza delle barriere in occasione dei calci di punizione. La sanzione esemplare affibbiata a Luis Suarez il morsicatore, campione del mondo di antisportività, esempio negativo per tutti quelli che si appassionano per questo gioco. La commossa lettera di solidarietà fatta pervenire ai familiari del povero Ciro Esposito. Il ripetuto plauso all'ambiente da festa vera che si è creato qui in Brasile per il Mondiale e ai successi ottenuti da un calcio prevalentemente offensivo.
E infine ieri l'intervista rivoluzionaria allo stesso sito della Fifa in cui preannuncia l'imminente via libera, nell'ambito di un processo di modernizzazione anche tecnologica dello sport più amato del mondo, alla moviola in campo: la possibilità per gli allenatori di chiedere un paio di volte per tempo una verifica a gioco fermo su un'entrata assassina, su un rigore assegnato, su un fallo commesso fuori o dentro l'area. Una rivoluzione. Uno choc assolutamente sorprendente se si pensa da chi proviene, ma non per questo meno positivo.
