cerca CERCA
Martedì 23 Aprile 2024
Aggiornato: 21:49
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Niente psicologo per Costa Rica, il segreto è il sociologo

03 luglio 2014 | 17.56
LETTURA: 2 minuti

(Xinhua)
(Xinhua)

Se il Brasile ricorre allo psicologo per aiutare i suoi giocatori in difficoltà, la Costa Rica va controcorrente e si affida a un sociologo. La nazionale centroamericana, fra le più grandi rivelazioni del Mondiale in Brasile, ha scelto il colombiano Jaime Perozzo per "unire il gruppo da un punto di vista sociale anziché strettamente psicologico", ha spiegato lo stesso sociologo all'agenzia tedesca Dpa. Perozzo è uno stretto collaboratore del ct costaricence Jorge Luis Pinto da oltre un decennio.

Nel mondo del calcio, sempre più legato alla psicologia per aiutare i giocatori a superare le proprie debolezze, può sembrare una stranezza. Ma l'idea della Costa Rica non è del tutto nuova nello sport in generale. Nel basket si è rivolto a un sociologo anche il celebre coach Phil Jackson, che nella sua carriera da allenatore ha conquistato per 11 titoli Nba: 6 con i Chicago Bulls e 5 con i Los Angeles Lakers.

"Pur rispettando il lavoro degli psicologi, noi sociologi vediamo il gruppo e le sue diverse sfaccettature in maniera più completa. Se si rafforza l'aspetto sociale, si fortifica il concetto dell''io per gli altri'", ha evidenziato Perozzo. Il lavoro in ottica Mondiale dello psicologo colombiano con la Costa Rica è iniziato due anni e mezzo fa con lo slogan: 'Il Brasile è il nostro obiettivo'.

Il suo compito non è ancora terminato, visto che i 'Ticos' hanno superato alla grande il 'gruppo della morte', battendo ed eliminando l'Italia, e dopo avere centrato una storica qualificazione ai quarti sabato sfideranno l'Olanda sognando la semifinale. "Nelle mie mansioni rientrano molteplici aspetti e il lavoro non si può interrompere a metà dell'opera. C'è sempre un'occasione buona per imparare", ha sottolineato il sociologo della Costa Rica.

"In tutto questo tempo abbiamo dimostrato ai ragazzi che si può sempre compiere un ulteriore passo avanti e che superarsi è sempre un obbligo morale perché un limite non esiste", è il credo di Perozzo. La svolta è arrivata proprio durante la fase a gironi: "E' lì che abbiamo cominciato a crescere perché la squadra ha acquisito un'idea tattica, un impegno sociale e un obiettivo".

La Costa Rica avrebbe quindi sviluppato una "intelligenza di gruppo" che secondo il sociologo ha giocato un ruolo determinante nei sorprendenti successi della squadra. "Questa intelligenza di gruppo permette ai giocatori di sapere sempre cosa fare", ha spiegato Perozzo. I giocatori hanno potuto apprendere da lui come gestire le avversità: "E' una delle cose più difficili", ha ammesso lo specialista colombiano, che si autodefinisce "il vecchio del gruppo che tutti ascoltano e con cui tutti si confidano perché esiste un vincolo affettivo molto grande".

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza