Gara senza storia quella tra la numero uno del ranking e la danese conclusosi dopo 1 ora e 18 minuti di gioco, per la statunitense si tratta di una vittoria che la proietta nell'Olimpo del tennis: 18 trionfi nelle prove dello Slam come Chris Evert e Martina Navratilova. Davanti a lei la tedesca Steffi Graf, 22 successi e l'inarrivabile Margaret Court, 24. Big al tappeto all'Us Open, k.o. Djokovic e Federer. Finale tra gli outsider Cilic-Nishikori
Diciottesimo successo in una prova dello Slam, sesto trionfo agli Us Open, Serena Williams si conferma inossidabile e vince la finalissima di Flushing Meadows superando 6-3, 6-3 Caroline Wozniacki.
Gara senza storia quella tra la numero uno del ranking e la danese conclusosi dopo 1 ora e 18 minuti di gioco, per la statunitense si tratta di una vittoria che la proietta nell'Olimpo del tennis: 18 trionfi nelle prove dello Slam come Chris Evert e Martina Navratilova. Davanti a lei la tedesca Steffi Graf, 22 successi e l'inarrivabile Margaret Court, 24.
Una sfida a senso unico con la Williams che dopo aver annullato una palla break nel primo game dell'incontro strappa nel secondo il servizio alla numero 10 del ranking, servizio perso dalla danese altre due volte nel corso del set con il punteggio finale di 6-3. La gara è nettamente in salita per Wozniacki che nel primo gioco della seconda partita subisce un altro break che chiude di fatto l'incontro. La Williams mette a segno diversi ace e prime vincenti che spezzano le deboli speranze della danese che sul 3-1 cede nuovamente il servizio. Il match è un monologo della Williams che chiude il secondo set 6-3. Per la tennista 33enne si tratta del terzo successo consecutivo agli Us Open.
"Il numero magico 18? E' da tempo che provo a raggiungerlo, fin dall'inizio dell'anno. Non credevo che sarei realmente stata in grado di arrivarci", spiega la Williams a fine gara. "Onestamente non credevo che quest'anno sarei riuscita nell'impresa di vincere una prova dello Slam. Mi sento onorata e molto orgogliosa per quanto fatto, non ho parole", aggiunge l'americana che ha impiegato solo 40 minuti per portare a casa il primo set contro la Wozniacki in finale agli Us Open per la seconda volta dopo quella persa contro Kim Clijsters nel 2009. "La sfida non è stata facile -prosegue la numero uno del mondo-. Caroline è partita bene supportata da un buon servizio. I primi scambi sono stati prolungati e c'è stato da soffrire".
Rende merito alla superiorità della sua avversaria la Wozniacki: "Quando è in palla non è piacevole giocarci contro, è così forte. Aveva un ottimo servizio e mi ha messo subito pressione, ero nervosa e non sono riuscita a mettere in atto il piano che mi ero prefissata. Ho provato a rientrare in partita ma non ci sono riuscita, ha giocato nettamente meglio di me".
