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Il bluff della violinista, alle Olimpiadi di Sochi con un imbroglio

11 novembre 2014 | 13.49
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La favola di Vanessa Mae finisce malissimo. La Fis squalifica per 4 anni l'artista-atleta: andò ai Giochi sfruttando gare truccate in Slovenia tra cronometri fermi, cadute misteriose e piste irregolari

Vanessa Mae-Vanankorn - Infophoto - INFOPHOTO
Vanessa Mae-Vanankorn - Infophoto - INFOPHOTO

La violinista-sciatrice ha barato ed è stata squalificata per 4 anni dalla federsci internazionale (Fis). La storia di Vanessa Mae-Vanankorn, uno dei personaggi consacrati dalle Olimpiadi invernali di Sochi 2014, si è conclusa nel modo peggiore.

La 36enne artista, che ha rappresentato la Thailandia chiudendo al 67° e ultimo posto la gara olimpica di gigante, non aveva alcun diritto di partecipare alla rassegna a cinque cerchi. Per conquistare la qualificazione, la violinista ha avuto bisogno dei punteggi conquistati in 4 prove di gigante risultate poi truccate. Sulle nevi slovene di Krvavec, il 18 e il 19 gennaio, Mae-Vanankorn ha accumulato i punti necessari per iscriversi alle Olimpiadi. Le prove, organizzate su iniziativa del management dell'artista, sono state "manipolate".

Le indagini, basate su un iniziale report della federazione slovena, hanno evidenziato una serie imbarazzante di irregolarità. Le condizioni meteo a Krvavec erano talmente sfavorevoli da impedire l'organizzazione di una gara regolare. Il tracciato, contrariamente alle norme Fis, non è stato modificato tra prima e seconda manche.

Una concorrente, caduta rovinosamente, si è comunque piazzata al secondo posto, visto che il suo tempo è stato limato di 10 secondi. Un'altra atleta è partita da un punto diverso rispetto allo start ed è stato un addetto ad azionare manualmente il cancelletto e a far scattare il cronometro in netto ritardo. L'ordine d'arrivo della gara del 18 gennaio ha presentato evidenti irregolarità, mentre quello del 19 gennaio ha 'brillato' per la sintesi: 6 atlete al traguardo, tra le 8 iscritte alla start list.

L'inchiesta ha vanificato gli sforzi dell'entourage della Mae-Vanankorn, che ha provato a sfruttare l'assist fornito dal regolamento internazionale. Le federazioni che non vantano un atleta tra i primi 500 del mondo possono mandare un rappresentante ai Giochi invernali se lo sciatore in questione raccoglie un sufficiente numero di punti Fis. La 36enne nata a Singapore e cittadina britannica ha colto al volo l'opportunità offerta dalla Thailandia, paese di origine del padre, il signor Vanakorn.

A Sochi, la sciatrice-violinista ha suscitato l'attenzione di media e appassionati, al di là del 'ridotto' valore tecnico in pista. Ora, a 9 mesi dallo show, arriva il verdetto della Fis. L'inchiesta ha portato alla squalifica anche di 5 addetti, puniti con sanzioni variabili tra 1 e 2 anni: l'italiano Fabio De Cassan (delegato tecnico; stop di 1 anno) e gli sloveni Borut Hrobat, Matiaz Goltez, Vlado Makuc e Uros Sinkovec. La Mae-Vanankorn ha 3 settimane di tempo per presentare ricorso al Tas, il Tribunale d'arbitrato sportivo di Losanna. Negli ambienti della Fis, però, sono sicuri che la carriera della sciatrice sia comunque arrivata al capolinea.

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