Alex Schwazer vuota il sacco durante l'audizione fiume alla procura antidoping del Coni, durata circa 6 ore. Il marciatore azzurro, squalificato per tre anni e mezzo (fino al 30 gennaio 2016) dopo la sua positività all'Epo alla vigilia delle Olimpiadi di Londra, è stato convocato dopo gli ultimi sviluppi dell'inchiesta condotta dalla procura di Bolzano e deve rispondere della presunta violazione degli articoli 2.3 (mancata presentazione o rifiuto, senza giustificato motivo, di sottoporsi al prelievo dei campioni biologici, previa notifica in conformità con la normativa antidoping applicabile, o comunque sottrarsi in altro modo al prelievo dei campioni biologici) e 2.5 (manomissione o tentata manomissione in relazione a qualsiasi fase dei controlli antidoping) del codice Wada.
Accompagnato dal legale Gerhard Brandstaetter, Schwazer è stato messo sotto torchio dal procuratore capo della procura antidoping, Tammaro Maiello, e dal suo vice Mario Vigna. Il marciatore azzurro ha risposto alle 110 domande che gli sono state poste dagli inquirenti e, secondo quanto si apprende, avrebbe fatto il nome di alcuni atleti che negli anni avrebbero frequentato il medico Michele Ferrari, inibito a vita. Alcuni passaggi dell'audizione hanno riguardato anche Carolina Kostner, l'azzurra del pattinaggio ed ex fidanzata di Schwazer, già ascoltata dalla procura e a rischio squalifica per complicità e omessa denuncia. La procura antidoping ora incrocerà le dichiarazioni di Schwazer con quella della Kostner nelle rispettive audizioni per verificare i fatti. Il marciatore azzurro è apparso agli inquirenti estremamente credibile e collaborativo.
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