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Fauci: "Covid molto più seria dell'influenza"

08 ottobre 2020 | 20.31
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Monito del virologo Usa: "Se non abbassiamo il livello di infezione rischio guai seri in inverno". Ritorno alla vita normale? "Solo a fine 2021"

(Afp)
(Afp)

Covid è una malattia molto più seria dell'influenza. Lo ha detto a Sky Tg24 Anthony Fauci, immunologo membro della task force della Casa Bianca sul Covid-19 in un’intervista in onda su Sky TG24 Mondo. "Quello a cui il presidente Trump si riferiva - ha aggiunto - è che nelle persone più giovani, in particolare nei bambini, l’influenza può essere uguale, se non addirittura peggiore, di Covid-19. Ma quando invece si prende in considerazione l’intera popolazione, non c’è nessun dubbio che Covid-19 sia una malattia molto più seria dell’influenza stagionale".

"Negli Stati Uniti l’influenza stagionale uccide circa quindici-venti mila persone ogni anno. Covid-19 ha invece già causato la morte di duecentodiecimila americani. Se si confronta, quindi, l’impatto massimo su tutte le fasce d’età dell’influenza stagionale - sottolinea Fauci - , rispetto a Covid-19, non c’è dubbio che sia molto più grave dell’influenza stagionale", ha aggiunto.

"Certamente speriamo in una piena guarigione del Presidente Trump. Se la sta cavando molto bene, ma bisogna ricordare quando si guarda ai casi di Covid-19 che la gente, anche molti giorni dopo che si sente meglio, può ancora fare un passo indietro e rimettersi nei guai. Non penso succederà, ma penso che si debba essere prudenti e seguirlo da vicino. A guardarlo ora sembra che stia piuttosto bene e speriamo tutti che continuerà a migliorare costantemente e che guarisca completamente".

Tuttavia, "penso sia un po' prematuro dire che abbiamo una cura assoluta – aggiunge Fauci parlando del presidente Trump - Gli è stato dato il Regeneron e ha risposto molto bene. Quando si ha un solo caso è molto difficile affermare una volta per tutte che stia migliorando per l'assunzione di anticorpi. E' possibile che sia il motivo per cui sta andando così bene, ma non ci dimentichiamo che ha assunto anche due altri tipi di farmaci, il Remdesivir e desametasone che è un potente farmaco corticosteroide. Non penso si possa dire che ci sia una cura, a meno che non venga testata su un grande numero di persone, dimostrando statisticamente che, se comparato a un placebo o a nessun trattamento, quella persona si sente meglio. Come ho detto, è possibile che gli anticorpi abbiamo avuto un impatto positivo sulla sua ripresa, ma rimane da vedere - spiega - se è possibile dimostrarlo in questo momento".

I numeri del contagio non fanno stare tranquillo Fauci. "Una delle cose che mi preoccupa maggiormente è che il nostro livello di base di infezione ogni giorno si aggira intorno a quarantamila nuovi casi giornalieri, un numero veramente troppo alto. Se non invertiamo la rotta e non abbassiamo il livello di infezione, potremmo ritrovarci in guai più seri in autunno e in inverno. “Per evitare che questo accada – spiega Fauci - ed è una cosa dimostrata, tutti devono seguire le direttive di salute pubblica. Vale a dire: indossare la mascherina ovunque, mantenere una distanza interpersonale di almeno 1,80 metri, cercare di fare attività all’aperto e non al chiuso, come ad esempio cenare nei ristoranti ma all’aperto, lavarsi le mani il più possibile. Credo che se tutti osserveremo queste cinque regole - ha aggiunto - potremo limitare di molto la diffusione dell’infezione negli Stati Uniti".

"Concordo con il fatto che teoricamente l’ordine di imporre a tutti l’utilizzo delle mascherine sia una cosa positiva. Uno dei problemi che, però, troviamo negli Stati Uniti - sottolinea - è dato dal fatto che quando il governo impone o suggerisce di fare qualcosa, molte persone fanno resistenza e non vogliono che il governo gli dica cosa fare. Lo spirito di indipendenza che abbiamo qui negli Stati Uniti in alcuni sensi è positivo ma a volte quando si ha troppo spirito libero non si fanno cose che invece andrebbero fatte per il bene della salute pubblica".

Altra 'arma' durante la pandemia è il vaccino anti-influenzale. "È molto importante che tutti facciano il vaccino contro l’influenza stagionale. Negli Stati Uniti la raccomandazione è che chiunque dopo l’età di 6 mesi si vaccini. Evitare di contrarre l’influenza renderebbe la situazione meno gravosa nel momento in cui si verificheranno gli inevitabili casi di Covid-19, presenti tuttora e che sicuramente in futuro continueranno a presentarsi o addirittura peggioreranno in autunno e in inverno. Il messaggio conclusivo, quindi, è che tutti negli Stati Uniti, in Italia, in Europa, ovunque, debbano vaccinarsi contro l’influenza", insiste Fauci.

Quello che vogliamo evitare, mentre ci avviciniamo ai mesi più difficili dell’autunno e dell’inverno, è un nuovo lockdown. Perché tutti sappiamo, sia negli Stati Uniti che in Italia che nell’Ue, che un lockdown ha conseguenze molto difficili sull’economia, sulla salute mentale delle persone, sullo stress, sull’occupazione. Questo è quello che vogliamo evitare. Si può però ottenere l’effetto desiderato se si seguono in maniera prudente e attenta le direttive sulla salute pubblica, allora così si può ridurre il livello di infezione senza necessariamente imporre un nuovo lockdown. Facendo quindi le cose già indicate, in maniera coerente: indossare le mascherine, evitare assembramenti ed evitare contatti stretti”.

Ma per un ritorno a una vita normale Fauci pone l'orizzonte alla fine del prossimo anno. “Se avremo un vaccino sicuro ed efficace, e penso che lo avremo, devono accadere due cose: la prima è, appunto, quella di avere un vaccino molto efficace e sicuro e la seconda è che una grossa parte della popolazione si lasci vaccinare. Se si verificheranno queste due cose e se continueremo ad applicare misure in materia di salute pubblica, ritorneremo alla normalità, parlando in maniera prudente, probabilmente alla fine del 2021. Non penso che torneremo alla normalità il prossimo maggio, giugno o luglio ma penso invece che dovremo raggiungere il terzo o il quarto trimestre del 2021. Allora potrò prendere un aereo per Roma e bere qualche espresso in uno dei vostri bar all’aperto”.

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