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Curdi accusano la Turchia: "Usati Napalm e munizioni al fosforo bianco"

17 ottobre 2019 | 10.47
LETTURA: 3 minuti

Per l'amministrazione autonoma curda, Ankara ha fatto ricorso alle armi vietate nella città di Ras al-Ayn. Ma il ministro Difesa turco replica: "Non abbiamo armi chimiche". Conte chiama Erdogan: "Azione militare inaccettabile"

(AFP) - AFP
(AFP) - AFP

Napalm e munizioni al fosforo bianco sarebbero stati utilizzati dalle forze turche nella loro offensiva nel nord-est della Siria . A denunciarlo è l'amministrazione autonoma curda in una nota, nella quale si sottolinea come Ankara abbia fatto ricorso alle armi vietate a causa dell'inaspettata resistenza incontrata nella città di Ras al-Ayn. "L'aggressione turca sta usando tutte le armi disponibili contro Ras al-Ayn - si legge nella nota - Di fronte all'evidente fallimento del suo piano, Erdogan sta ricorrendo ad armi che sono vietate a livello globale come il fosforo e il napalm".

Poco prima era stata l'alleanza curdo-araba delle Forze democratiche siriane (Fds) ad accusare le forze turche di aver usato "armi non convenzionali". "Sospettiamo che siano state usate armi non convenzionali contro i combattenti delle Fds sulla base dei report che riceviamo dalle città assediate", ha denunciato su Twitter il portavoce delle Fds, Mustafa Bali.
"Invitiamo le organizzazioni internazionali ad inviare le loro squadre per indagare su alcune ferite provocate dagli attacchi - ha aggiunto Bali - Le strutture mediche nel nord-est della Siria non hanno esperti dopo il ritiro delle ong a seguito dell'invasione turca".

Anche secondo i medici curdi le persone ricoverate negli ospedali di Ras al-Ain, presentano "ferite per nulla comuni", che fanno temere che siano state "usate armi non convenzionali". "Il nostro personale sanitario sta ora indagando per vedere quale tipo di armi siano state usate contro di noi", denuncia Manal Mohammed, responsabile del Rojava Health Board, all'emittente Rudaw. I medici curdi "temono che siano state usate armi proibite a Sari Kani (Ras al-Ain, ndr). Le ferite che stiamo curando negli ospedali non sono per nulla ferite normali", ha aggiunto Mohammed.

Pronta la replica di Ankara. "E' un fatto noto che non abbiamo armi chimiche", ha dichiarato il ministro della Difesa turco, Hulusi Akar. "Stiamo raccogliendo informazioni che le organizzazioni terroristiche proveranno ad usare armi chimiche per poi far ricadere la colpa sulle nostre forze armate", ha sostenuto Akar, citato dall'agenzia di stampa 'Anadolu'.

VITTIME - Secondo i curdi siriani del Partito dell'unione democratica (Pyd), sono 218 i civili che hanno perso la vita a causa dell'offensiva militare lanciata lo scorso 9 ottobre dalla Turchia. Tra le vittime, denunciano su Twitter, si contano anche 18 bambini. ''Finora 218 civili sono stati uccisi a causa dei bombardamenti indiscriminati dell'esercito turco nel nord della Siria, tra cui 18 bambini'', si legge sull'account ufficiale del Pyd. ''Chiediamo alla comunità internazionale di aprire corridoi umanitari a Ras al-Ain per potere evacuare i civili e le persone ferite che al momento sono assediate dall'esercito turco e dai jihadisti estremisti'', prosegue il Pyd su Twitter.

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