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Ricerca: febbre Dengue, cellulari aiutano a prevedere epidemie

07 settembre 2015 | 21.06
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(Foto Infophoto)
(Foto Infophoto)

E' possibile prevedere le epidemie di febbre di Dengue grazie ai cellulari. Lo assicura un gruppo di ricerca americano dell'Harvard T.H. Chan School of Public Health, in uno studio pubblicato su 'Pnas'. Gli scienziati hanno utilizzato gli archivi dei telefonini per stabilire diffusione e tempistiche della febbre tropicale che recentemente ha colpito Salvatore Girone, uno dei due marò italiani trattenuti in India.

I ricercatori hanno analizzato i dati di una grande epidemia di Dengue in Pakistan scoppiata nel 2013 e li hanno comparati con il modello da loro messo a punto, basato sulle informazioni climatiche e sui dati sulla mobilità, ottenuti grazie alla localizzazione delle chiamate. In collaborazione con Telenor Research e Telenor Pakistan, sono state analizzate le informazioni di quasi 40 milioni di cellulari. Il risultato è stato una serie di modelli della mobilità interna al Paese, rivelata dalle chiamate, che hanno potuto essere utilizzati per predire la diffusione geografica e le tempistiche delle epidemie più recenti.

La Dengue è causata da un virus veicolato dalle punture di zanzare del genere Aedes e le persone esposte all'infezione sono aumentate molto negli ultimi anni, a causa del cambiamento climatico e della maggiore mobilità. La malattia può portare a febbre improvvisa e molto alta, sanguinamento, shock e può causare la morte. Secondo l'Organizzazione mondiale della sanità, i numeri della Dengue sono sottostimati: si parla di 390 milioni di nuove infezioni ogni anno.

"Accurati modelli predittivi sono necessari per il contenimento del virus - sottolinea Caroline Buckee, tra gli autori dello studio - Visto che i cellulari raccolgono continuamente informazioni, queste devono poter essere usate in tempo reale per i programmi di controllo nazionale".

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