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Eterologa, sì delle Regioni alle linee guida. Lorenzin: necessaria legge del Parlamento

04 settembre 2014 | 11.49
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All'ospedale Careggi di Firenze i primi colloqui e le prime visite per le coppie che vogliono l'eterologa. A novembre il primo intervento. Dall'anonimato ai limiti d'età, ecco le linee guida approvate dalle Regioni

 (Infophoto)
(Infophoto)

"Le Regioni hanno deciso all'unanimità di andare avanti con le linee guida affinché l'eterologa diventi una realtà e si colmi il vuoto legislativo". Lo ha annunciato il presidente del Veneto, Luca Zaia, lasciando la conferenza delle Regioni.

In conferenza stampa, al termine della riunione, il presidente delle Regioni, Sergio Chiamparino, ha spiegato che "l'orientamento è sostanzialmente che il ticket che si paga per la fecondazione omologa, sia la base anche per l'eterologa".

"Il ministro della Salute, che ho incontrato con Stefano Caldoro, si è mostrata d'accordo con le linee proposte, dato anche che tengono conto del suo decreto - ha informato Chiamparino - Le condivide a pieno anche nella parte in cui si prevede che nei Lea siano incluse tutte le tecniche di Pma. Ovviamente per concretizzare questo c'è bisogno che il Parlamento legiferi e colgo l'occasione per fare un appello molto accorato al Parlamento affinché sulla base di questo accordo metta mano alla materia". "Riteniamo - ha aggiunto - che ci siano le condizioni per legiferare in tempi brevi. Nel frattempo le singole Regioni cominciano a operare e l'orientamento è di farlo assimilando l'eterologa all'omologa".

"La legge del Parlamento è necessaria dal punto di vista funzionale, operativo e pratico" ha commentato il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. Il ministro ha spiegato che la legge parlamentare è necessaria per due motivi: "Per dare una copertura economica alle Regioni che in questa fase andranno un po' random, ma dopo avranno bisogno di una stabilizzazione strutturale; e il secondo motivo è quello che ci sta a tutti più a cuore, è un tema di sicurezza, e riguarda l'istituzione del registro nazionale dei donatori". Il registro, ha spiegato ancora il ministro, "ci permette la tracciabilità dei gameti e soprattutto la certezza che uno stesso donatore non faccia più di un tot di donazioni da cui possano nascere un numero imprecisato di bambini".

A novembre prima eterologa all'ospedale Careggi di Firenze - Il primo intervento di fecondazione eterologa potrebbe svolgersi all'ospedale Careggi di Firenze entro il prossimo mese di novembre. Lo ha detto Elisabetta Coccia, professore associato del dipartimento di ostetricia e ginecologia del policlinico universitario e coordinatrice del centro di fecondazione dell'ospedale fiorentino. In giornata al Careggi ci sono stati i primi colloqui e le prime visite per le coppie che vogliono l'eterologa. Per completare la parte diagnostica delle coppie richiedenti servirà circa un mese. La Toscana è stata la prima regione a stilare le linee guida per applicare la fecondazione.

Sono poco meno di 200 (per la precisione 184) le prenotazioni per la fecondazione eterologa all'ospedale Careggi. Circa il 75% delle coppie in lista d'attesa per l'intervento proviene da fuori Toscana. Le coppie sopra ai 45 anni di età che intendono accedere all'eterologa sono il 23%.

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