Roma, 7 apr. (Adnkronos Salute) - "Ci attendiamo una decisione positiva e lungimirante da parte degli emeriti giudici della Corte Costituzionale: la questione investe un ruolo importante per le future coppie in Italia, un Paese con una denatalità sempre in aumento". Lo afferma Elisabetta Coccia, presidente del Cecos Italia (associazione che riunisce i principali centri che combattono la sterilità in Italia), alla vigilia dell'udienza della Consulta sulla fecondazione eterologa, vietata in Italia dalla legge 40.
Su questo tema delicato, "che molti Paesi europei hanno già regolamentato - ricorda l'esperta - auspico che la Corte Costituzionale prenda domani una decisione che rispetti tutte le diverse etiche dei cittadini, e sia in linea con quelle riforme sanitarie che l’Unione europa ci richiede, per avere un senso più ampio di appartenenza comune e sociale. Ammettere la fecondazione eterologa non significa far piombare l’Italia in un’anarchia e nel Far west - sottolinea - ma consentire a tante coppie di avere un figlio da amare, evitando la realtà e i costi individuali e sociali dell'attuale turismo procreativo".
"Le istituzioni, ministero della Salute, Istituto superiore di sanità e Centro trapianti saranno i garanti di tale procedura - prosegue Coccia - e noi medici specialisti nel campo della Pma, siamo disponibili a collaborare affinché siano rispettate tutte le procedure. Molte sono le argomentazioni che pongono una riflessione su un tema così delicato, ma credo che la nostra società sia pronta a dare regole precise che favoriscano le nascite nel nostro Paese e nello stesso tempo pongano in piena sicurezza ogni tecnica eseguita, non solo dal punto di vista medico ma anche giuridico". Le coppie "i cui gameti sono gravemente compromessi da patologie o nel caso peggiore completamente assenti", ripongono nella Consulta "una speranza genitoriale che non può rimanere muta e cieca".
